Conto Termico PA: cosa è e come funziona
Non solo privati cittadini o imprenditori, il Conto Termico è accessibile anche dalle PA. Ne parliamo qui
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In un panorama energetico in continua evoluzione, la capacità di orientarsi tra le diverse opportunità di incentivi può trasformarsi in un vantaggio tangibile per il futuro energetico di un’istituzione. In un contesto dove i Certificati Bianchi rappresentano il fiore all’occhiello per gli interventi di efficientamento nel settore industriale, il Conto Termico si distingue come una preziosa risorsa per la Pubblica Amministrazione. Il Conto Termico non è solo un incentivo, ma una vera e propria leva strategica, offrendo alle PA una via privilegiata per ridurre i costi energetici e promuovere un’efficienza energetica sostenibile degli edifici.
Con l’introduzione del Conto Termico 2.0 nel 2016, questo strumento ha assunto un ruolo sempre più centrale nella strategia energetica del nostro paese. Un montante di incentivi notevole, con ben 400 milioni di euro dedicati esclusivamente alla Pubblica Amministrazione (ne abbiamo parlato qui), è l’espressione di un impegno concreto verso una transizione energetica sostenibile. Eppure, una parte significativa di questi fondi rimane inutilizzata.
L’attuale disallineamento tra fondi disponibili e quelli effettivamente utilizzati mette in luce una sfida chiave: la necessità di aumentare la consapevolezza e la comprensione del conto termico PA. Per questo, il GSE ha introdotto le “Mappe del Conto termico”, strumenti progettati per offrire chiarezza e semplificare l’accesso a questi preziosi incentivi.
Se appartieni al mondo della Pubblica Amministrazione e miri a un efficientamento energetico e a una transizione ecologica consapevole, sei nel posto giusto. Prosegui nella lettura per scoprire tutte le informazioni che ti saranno indispensabili nella tua avventura energetica.
Cosa è il Conto termico in poche parole?
Il contesto energetico attuale richiede un’attenta navigazione tra incentivi e soluzioni, e il Conto termico PA rappresenta una bussola fondamentale in questo percorso. Per guidare la Pubblica Amministrazione verso un futuro più sostenibile, non puoi trascurare il valore e la portata di questo strumento. Ideato appositamente per stimolare interventi mirati all’efficientamento energetico e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili, esso si pone come uno dei cardini su cui si fonda la transizione ecologica italiana.
Il Conto termico 2023, in particolare, emerge come una potente leva finanziaria, mirata a favorire l’adozione di soluzioni energetiche a fonti rinnovabili per gli edifici con impianti termici. Emerge come una risposta chiara e tangibile ai crescenti costi energetici e alle sfide ambientali del nostro secolo. Un aspetto da non sottovalutare è che l’appoggio finanziario offerto dal conto termico garantito direttamente dal GSE in tempi decisamente brevi.
Ma la sua portata non si ferma qui. Al di là del settore privato, anche la Pubblica Amministrazione, le cooperative e altre entità hanno la possibilità di usufruire delle opportunità offerte dal conto termico PA. L’ammontare del rimborso, che varia tra il 40% e il 65% dei costi sostenuti, è influenzato da diversi fattori, rendendo essenziale una conoscenza approfondita dei criteri e delle modalità di accesso.
È evidente, dunque, che con il Conto Termico hai le carte in regola per:
- migliorare sensibilmente le prestazioni energetiche degli edifici pubblici,
- ridurre notevolmente i costi dei consumi,
- rientrare in breve tempo di parte dell’investimento effettuato.
La versione 2.0 del Conto Termico, in particolare, amplia significativamente le possibilità di accesso e le categorie di soggetti beneficiari, includendo la Pubblica Amministrazione. Ma non solo, con questa nuova versione è stata resa più agile anche la procedura di accesso diretto per apparecchiature certificate e approvate nel Catalogo GSE.
Interventi agevolabili con il Conto Termico PA
In un’epoca in cui l’efficienza energetica e la sostenibilità sono al centro dell’agenda di molte amministrazioni, è essenziale comprendere a fondo quali opportunità si presentano per raggiungere questi obiettivi. Il Conto termico PA è parte integrante della strategia di transizione ecologica italiana visto che fornisce incentivi economici tangibili per favorire misure di efficientamento energetico e riduzione dei consumi.
Le Pubbliche Amministrazioni (PA) possono attingere al conto termico per una serie di interventi chiave. Questi includono:
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con soluzioni innovative basate su generatori di calore a condensazione.
- Isolamento termico attraverso superfici opache verticali, come i cappotti termici, per garantire un comfort interno e limitare le dispersioni.
- Sostituzione degli infissi e l’adozione di soluzioni per la schermatura e/o l’ombreggiamento, al fine di migliorare l’efficienza termica.
- Conversione degli edifici in strutture nZEB (Nearly Zero Energy Building), puntando verso l’avanguardia della sostenibilità edilizia.
- Ottimizzazione dei sistemi di illuminazione, privilegiando tecnologie efficienti e riducendo gli sprechi.
- Implementazione di avanzate tecnologie di building automation, sia per gli impianti termici che elettrici, garantendo una gestione intelligente degli ambienti.
Tali interventi prevedono un rimborso del 40%. Tuttavia, per gli edifici nZEB, questa percentuale si eleva al 65%.
Requisiti e modalità d’accesso
Come abbiamo già spiegato, nell’ambito del Conto Termico 2.0, le Pubbliche Amministrazioni possono attingere a notevoli incentivi per progetti d’efficientamento. Ma è cruciale assicurarsi che:
- Gli interventi utilizzino solo apparecchi e componenti di nuova costruzione.
- Gli impianti siano adeguatamente dimensionati alle esigenze di energia termica.
- Venga garantita l’efficienza e durabilità dell’intervento nel tempo.
Per l’accesso agli incentivi conto termico, le Pubbliche Amministrazioni hanno due opzioni:
- Accesso diretto: una modalità pratica per progetti già delineati.
- Prenotazione: per chi desidera riservare gli incentivi prima dell’implementazione.
Le domande vengono poi analizzate dal GSE, garantendo trasparenza e correttezza nel processo, conformemente alle regolamentazioni della Legge 241/90.
Modalità ad accesso diretto
La modalità ad accesso diretto offerta dal Conto termico PA è una delle soluzioni più immediate e lineari. Con questa modalità infatti, le Pubbliche Amministrazioni hanno la possibilità di:
- Presentare le richieste di rimborso al termine dei lavori.
- Rispettare la scadenza chiave: la domanda di rimborso deve pervenire entro 60 giorni dalla conclusione degli interventi, assicurando una rapida verifica e approvazione.
Con l’avvento del conto termico 2.0, l’approccio è diventato ancor più semplificato. La procedura di accesso diretto si adatta perfettamente, soprattutto quando si tratta di:
- Installare apparecchi elencati nel Catalogo del GSE, un documento costantemente aggiornato che facilita e velocizza l’iter amministrativo.
In sintesi, optare per la modalità ad accesso diretto non solo accelera l’iter di efficientamento, ma rende le Pubbliche Amministrazioni protagoniste attive nella realizzazione di progetti sostenibili.
Modalità a prenotazione
Per le Pubbliche Amministrazioni o le ESCO che ne rappresentano gli interessi, la modalità a prenotazione si presenta come un’opzione vantaggiosa. Con questa modalità, è possibile:
- Assicurarsi l’incentivo conto termico prima dell’avvio dei lavori.
- Ottenere un acconto per dare impulso al progetto, con la certezza di un saldo finale dopo la realizzazione.
Per usufruire di questa opzione, è necessario inviare al GSE documenti specifici:
- Una Diagnosi Energetica con un atto amministrativo che conferma l’obbligo di implementazione di almeno un’azione specificata nella diagnosi.
- Un Contratto di prestazione energetica con una ESCO o la copia dell’accordo stipulato per la gestione energetica associata all’intervento.
- Un documento o atto ufficiale che certifichi l’assegnazione e consegna dei lavori.
La cumulabilità con altri incentivi del conto termico PA
Nel panorama degli incentivi per l’efficientamento energetico, il Conto Termico 2.0 rappresenta una svolta significativa, offrendo copertura per una quota rilevante delle spese sostenute. Si tratta di una copertura che arriva a toccare il 65% delle spese per interventi mirati all’involucro edilizio e agli impianti.-. Tale contributo si estende anche alle operazioni di demolizione e ristrutturazione sismica, inserendosi nel contesto della trasformazione verso edifici a bassissimo consumo energetico, noti come nZeb.
Il quadro si arricchisce ulteriormente considerando che il conto termico Pubblica Amministrazione prevede la copertura completa dei costi legati alla Diagnosi Energetica. Questo strumento, infatti, rappresenta un pilastro nell’identificazione degli interventi più opportuni per ciascuna struttura.
Ma il vero punto di forza risiede nella cumulabilità degli incentivi conto termico. Per le Pubbliche Amministrazioni, questo aspetto rappresenta un enorme vantaggio. È possibile, infatti, sommare gli incentivi del Conto Termico 2.0 ad altri finanziamenti pubblici, ma non di natura statale, con un’importante precisazione:
- La somma totale dei contributi non deve superare il 100% del costo totale degli interventi pianificati.
Questo aspetto amplifica notevolmente le opportunità di finanziamento, spianando la strada verso una transizione energetica più agevole e sostenibile, garantendo alle Pubbliche Amministrazioni un percorso ottimizzato verso l’obiettivo dell’efficientamento energetico, nel pieno rispetto delle direttive previste dal conto termico 2023.
Conto termico PA: un’opportunità da non perdere!
Nel contesto odierno di trasformazione energetica e di crescente attenzione alla sostenibilità, il Conto termico PA emerge come uno strumento strategico. Riveste un ruolo centrale nell’agevolare le Pubbliche Amministrazioni nella realizzazione di interventi mirati all’efficientamento energetico degli edifici e nella promozione di una transizione ecologica responsabile.
Il conto termico 2.0 ha introdotto miglioramenti e incentivi significativi, garantendo alle Pubbliche Amministrazioni una copertura delle spese che può arrivare fino al 65% per interventi mirati, ampliando così le possibilità e rendendo concretamente realizzabile la visione di edifici energeticamente efficienti. Non bisogna dimenticare che l’orizzonte di validità del conto termico Pubblica Amministrazione va ben oltre il 2023. L’incentivo infatti non ha una scadenza prefissata, ma solo un budget annuale da esaurire, rendendo quest’opportunità ancor più interessante per le PA.
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