Partono le comunità energetiche rinnovabili. Fotovoltaico da 37 KW in costruzione
Il nostro primo impianto fotovoltaico da 37 KW dedicato all’avvio delle comunità energetiche rinnovabili è in costruzione!
Home »L’arrivo del nuovo anno porta con sé tante novità, sia buone che brutte.
Come da tradizione cominciamo con quelle non buone come il rincaro delle materie prime per la produzione di energia, fino al 55% in più per quanto riguarda l’energia elettrica. Aumenti pesanti che vanno ad incidere in maniera pesante sui bilanci delle famiglie, ma soprattutto delle aziende o imprese. Come possono le imprese nel 2022, sopravvivere a questi aumenti dopo due annus horribilis come quelli del 2020 e 2021 segnati dalla pandemia?
Ricorrere alle energie rinnovabili, ad esempio installando un impianto fotovoltaico potrebbe essere una soluzione.
Tuttavia la sola installazione di impianti fotovoltaici potrebbe non essere sufficiente. Per ottenere ancora più vantaggi, la cosa migliore è quella di entrare a far parte delle comunità energetiche rinnovabili.
E’ proprio questo il caso che vogliamo esaminare in questo approfondimento. Un caso che sicuramente può essere preso come esempio e che possiamo sfruttare per ricapitolare un po’ il discorso sulle comunità energetiche. Perché quindi le imprese dovrebbero entrare a far parte delle comunità energetiche rinnovabili?
Per scoprirlo continua a leggere.
Le comunità energetiche rinnovabili adesso sono realtà
Prima di procedere oltre riteniamo opportuno ricapitolare brevemente in cosa consistono le comunità energetiche rinnovabili.
La comunità energetica rinnovabile è un’associazione fra più utenti che decidono di collaborare tra loro per la produzione, per il consumo, e per la gestione dell’energia prodotta da impianti locali. La produzione di energia avviene tramite gli impianti a fonti rinnovabili come gli impianti fotovoltaici magari collegati a batterie di accumulo.
Il concetto di comunità energetica è basato su quello di autoconsumo collettivo. In sostanza i soggetti che partecipano ad una comunità energetica consumano in loco l’energia prodotta dagli impianti di produzione dell’energia locali per far fronte ai propri fabbisogni energetici. L’energia che producono questi impianti viene pertanto condivisa fra i membri della comunità energetica. Per partecipare alle comunità energetiche rinnovabili non è necessario possedere un impianto, ma vi si può prendere parte anche come soggetti consumatori.
Se oggi le comunità energetiche rinnovabili possono essere attuate pienamente è merito della recente approvazione del Decreto Red II (d.lgs 8 novembre 2021, 199). Grazie a questo decreto infatti vengono recepite le normative europee Red II che normano le comunità energetiche rinnovabili, ed anzi ne ampliano le potenzialità.
La nostra prima Comunità energetica rinnovabile
Abbiamo potuto realizzare la nostra prima comunità energetica rinnovabile grazie alla lungimiranza di un’azienda di medie dimensioni che si trova a Magione, in Umbria. L’ attività produttiva dell’azienda richiede un impiego molto elevato di energia elettrica, energia che ha un peso enorme sui bilanci aziendali. Un peso che un semplice investimento in un impianto fotovoltaico aziendale non è in grado di alleviare, ma che anzi, proprio per le cifre dell’investimento potrebbe contribuire ancora di più ad aggravare la situazione aziendale.
Per questo motivo, tramite la consulenza degli esperti Solar Cash, l’azienda in questione ha deciso di intraprendere un’altra strada. Quella dell’entrare a far parte di una comunità energetica che adesso, anche grazie all’ approvazione del Decreto Red II è possibile intraprendere. Una consulenza che in questi giorni sta portando ad avviare il cantiere dei lavori per realizzare un impianto fotovoltaico da 37 KW che sarà il fulcro produttivo di una nuova comunità energetica.
In questo modo l’impresa ha potuto beneficiare sia degli incentivi statali per l’installazione di impianti di produzione dell’energia da fonti rinnovabili e potrà beneficiare, una volta terminato l’impianto delle tariffe incentivanti per le C.E.R. previste da ARERA così come di quelle per l’immissione di energia elettrica nella rete nazionale.
I vantaggi però ricadranno anche su coloro che si trovano nelle vicinanze dell’impresa. I vicini dell’azienda, decidendo di entrare a far parte di questa comunità energetica potranno beneficiare di tariffe incentivanti sul consumo dell’energia della C.E.R.. Tariffe che indubbiamente contribuiranno a ridurre le spese delle loro bollette per l’energia elettrica andando anche a rinsaldare quel tessuto sociale che è alla base di ogni comunità.
I vantaggi del far parte delle comunità energetiche rinnovabili
Ma perché un impresa dovrebbe affrontare un investimento importante come quello per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 37KW?
Per le imprese che vogliono dotarsi di un impianto a fonti rinnovabili, far parte delle comunità energetiche significa avere accesso ad una moltitudine di vantaggi. Abbiamo cercato di riassumere i principali qui di seguito:
- Accesso alle agevolazioni fiscali per la transizione ecologica. In particolare le imprese possono accedere agli incentivi, sotto forma di credito d’imposta, previsti per gli investimenti in beni strumentali 4.0, agli incentivi previsti dalla Nuova Legge Sabatini ed a quelli previsti dal bonus sud. Grazie a queste agevolazioni, la spesa per l’investimento relativo all’installazione del nuovo impianto fotovoltaico aziendale sarà notevolmente ridotta;
- Usufruire degli incentivi per le comunità energetiche. Gli incentivi vengono erogati anche sull’energia immessa nella rete nazionale dagli impianti a fonti rinnovabili che fanno parte delle comunità energetiche rinnovabili. Il prezzo per il ritiro dedicato di questa energia da parte del GSE o dalla vendita al mercato si aggira intorno ai 50 €/MWh.
- Beneficiare delle tariffe incentivanti per i soggetti produttori di energia. I soggetti che possiedono impianti fotovoltaici, come ad esempio l’azienda in questione, potranno usufruire di una tariffa incentivante che, secondo quanto stabilito da ARERA può arrivare fino a 110 €/MWh portando quindi un notevole risparmio a bilancio. Non solo tariffe incentivanti, ma anche una notevole riduzione della quota di energia prelevata dalla rete elettrica nazionale. Proprio l’energia il cui consumo costa di più!;
- Benefici per la comunità. L’energia prodotta in eccesso da questo impianto fotovoltaico aziendale verrà immessa all’interno della comunità, e quindi redistribuita fra i suoi membri, senza passare per la rete energetica nazionale. I soggetti consumatori di energia, alias i vicini dell’azienda membri della C.E. che non hanno un impianto F.E.R., potranno usufruire di una tariffa incentivante che ammonta a 9 €/MWh sull’energia che consumano;
- Vantaggi ambientali e d’immagine. Auto-consumare l’energia che si produce, significa consumarne molta di meno di quella da prelevare dalla rete elettrica nazionale. Pertanto, anche la necessità di produzione di questo tipo energia sarà minore, contribuendo a ridurre le immissioni dei gas serra che si creano quando si produce energia elettrica. Ciò, ovviamente ha anche un ritorno d’immagine permettendo all’azienda di produrre in maniera più sostenibile.
Anche la tua impresa necessità di ridurre i costi energetici? Richiedi una consulenza a Solar Cash per un impianto fotovoltaico o per le comunità energetiche compilando il modulo che trovi qui sotto con i tuoi dati!