Credito d’imposta 10 % per il fotovoltaico industriale

Credito d’imposta 10 % per il fotovoltaico industriale

Alla scoperta dell’agevolazione che permette di installare un impianto fotovoltaico industriale o per le imprese con un credito d’imposta 10 %

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Se sei un imprenditore probabilmente stai cercando un modo per risparmiare sui costi energetici della tua azienda. Per questo probabilmente hai pensato di installare un impianto fotovoltaico in azienda. Tuttavia, prendere una decisione di questo tipo implica il fatto di dover affrontare un investimento davvero oneroso!

Fortunatamente però, gli impianti fotovoltaici delle imprese sono considerati a tutti gli effetti dei beni strumentali dal momento che sono dei beni che vengono utilizzati da imprese e professionisti per svolgere la propria attività produttiva. Ed è proprio per questo motivo gli imprenditori possono usufruire del credito d’imposta 10% per affrontare queste spese. A ben vedere, rispetto al passato, il credito d’imposta 10% è stato addirittura potenziato rispetto al passato dal momento che l’aliquota precedente era solamente al 6%.

Ma in quale contesto si inserisce il credito d’imposta 10 %? Come funziona? Fino a quando sarà valido?

Abbiamo cercato di fare il punto della situazione qui di seguito.

Il credito d’imposta 10% nel Piano di Transizione 4.0

La legge italiana prevede ovviamente incentivi ed agevolazioni per queste categorie di beni strumentali. Agevolazioni che dovrebbero servire ad incentivarne l’acquisto e l’installazione in una logica complessiva di transizione ecologica.

Un esempio di queste agevolazioni è il Piano di Transizione 4.0 (ex Piano Industria 4.0) che riguarda i beni materiali e immateriali connessi alla trasformazione tecnologica e digitale. E’ proprio questa misura a prevedere infatti il credito d’imposta 10 % per gli impianti fotovoltaici per le aziende. La misura, in realtà, non riguarda solo gli impianti fotovoltaici, ma i beni strumentali più in generale e si articola in questo modo:

  • credito d’imposta 10% fino al 31 dicembre 2021;
  • 10% fino al 30 giugno 2022 se entro il 31 dicembre 2021 è stato pagato almeno il 20% del costo totale;
  • 6% per il 2022.

Il limite di spesa massimo per ottenere queste detrazioni ammonta a 2 milioni di euro.

La misura di cui abbiamo appena parlato di fatto sostituisce il famoso Super ammortamento. Quest’ultima era la possibilità di applicare una extra deducibilità fiscale (fino al 130%) ai beni strumentali materiali acquistati dalle imprese. Rimane quindi possibile contenere le spese per questi beni tramite il principio della compensazione in F24: ciò significa che il credito d’imposta è uno sconto applicato direttamente sull’imposta, da spalmare in 5 anni.

Esempio

Per spiegare meglio in cosa consiste questo credito d’imposta al 10% forse è necessario fare un esempio.

Ammettiamo che un’impresa o un imprenditore acquisti e installi un impianto fotovoltaico entro la fine del 2021, o un altro bene strumentale ordinario, per un valore di 80.000 euro + IVA. Il credito d’imposta cui avrebbe diritto ammonta a 8.000 euro. Sarà quindi questo credito ad essere portato in detrazione tramite la compensazione in F24 che comporta una ripartizione in 5 rate di pari importo per i prossimi 5 anni.

I vantaggi del fotovoltaico industriale

Investire nel fotovoltaico industriale è conveniente, a prescindere dagli incentivi in vigore. Si, certo, la presenza degli incentivi ti garantisce un minore tempo di rientro dall’investimento, però la vera convenienza del fotovoltaico non è questa.

Un impianto fotovoltaico è sempre più appetibile sia per il forte calo del prezzo dei pannelli, ma anche per risparmiare sui costi energetici. Le imprese che hanno un’elevata richiesta di energia elettrica infatti possono beneficiare di una notevole riduzione delle bollette, soprattutto se l’impianto è dimensionato nel modo più appropriato a favorire l’auto consumo. Inoltre, c’è sempre da considerare il fatto che, l’elettricità prodotta dall’impianto fotovoltaico industriale che non viene auto-consumata può essere ceduta (Scambio sul posto e Ritiro dedicato) producendo così profitto.

Tra i beni strumentali nuovi, agevolati dal credito d’imposta 10% del Piano di Transizione 4.0, rientrano quelli di uso durevole connessi con il processo produttivo dell’impresa. Ciò significa che non vi rientrano solo gli impianti fotovoltaici industriali, ma anche gli impianti di cogenerazione. Questi impianti godono degli stessi meccanismi di quelli fotovoltaici per la cessione di energia non auto-consumata. I cogeneratori possono essere proficuamente applicati in molti settori industriali e dei servizi (dal manifatturiero all’alimentare, dalla sanità agli hotel al teleriscaldamento), a condizione che l’impresa sia caratterizzata da un fabbisogno contemporaneo di elettricità e calore.

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