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Cosa è il raffrescamento evaporativo o adiabatico?

Alla scoperta del raffrescamento evaporativo o adiabatico

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Il principio fisico del raffrescamento evaporativo o adiabatico (Wikipedia) è conosciuto dall’uomo da oramai diversi secoli. Tuttavia fino a questo ultimo periodo non è stato possibile utilizzarlo in maniera sistematica per raffrescare gli ambienti, siano essi di edifici residenziali o produttivi.

In poche parole, questo sistema sfrutta la capacità dell’aria di trattenere l’umidità (vapore acqueo) ed al tempo stesso riuscire a diminuire la propria temperatura. L’aria molto calda e con una bassa percentuale di umidità relativa è in grado di assorbire molto vapore acqueo e di conseguenza di abbassare la propria temperatura. Ecco perché grazie al raffrescamento evaporativo è possibile avere ambienti di lavoro freschi e quindi più vivibili.

Il processo che abbiamo appena descritto ha un grande lato positivo: non necessita di grandi quantitativi di energia. Avvalersi di condizionatori adiabatici o evaporativi quindi consente di ridurre i consumi energetici. Consumi che praticamente si azzerano se questi impianti vengono abbinati a impianti fotovoltaici aziendali. Inoltre, questo sistema, garantisce degli ottimi risultati soprattutto in ambienti ampi e spaziosi, a condizione che sia garantito un costante ricambio d’aria. Sono quindi un ottimo sistema di raffrescamento per capannoni industriali, magazzini, centri commerciali, ospedali, ecc.

Per questo motivo abbiamo cercato insieme ai nostri esperti di fare il punto sul raffrescamento evaporativo adiabatico .

Come funziona un raffrescatore evaporativo nello specifico?

Abbiamo appena accennato al funzionamento di un climatizzatore di tipo evaporativo. Tuttavia riteniamo che per comprenderne appieno il funzionamento sia necessario approfondire questo argomento, come abbiamo fatto qui di seguito.

Il raffrescamento evaporativo utilizza una delle proprietà fisiche dell’aria. A seconda della sua temperatura, l’aria è in grado di assorbire più o meno vapore acqueo. Il rapporto tra la quantità effettiva di vapore acqueo contenuto in un certo momento nell’aria e la quantità massima che questa piò contenere è quella che chiamiamo umidità relativa (U.R.). Il raffrescamento evaporativo dunque consente di aggiungere all’aria tutto il vapore acqueo possibile facendo in modo che essa perda il calore che contiene dentro di si.

L’obiettivo quindi è quello di saturare di umidità l’aria, ovvero portare l’umidità relativa dell’aria al 100% in modo da abbassarne la temperatura il più possibile. Questo significa che se una certa quantità di aria ha una Umidità Relativa bassa è in grado di assorbire molta acqua e viceversa. Anche la temperatura dell’aria influenza questo processo: più l’aria è calda, più umidità può assorbire.

Ma perché l’aria può assorbire umidità?

Il calore contenuto nell’aria, consente di far evaporare una certa quantità di acqua. Il calore impiegato in questo processo, di fatto viene sottratto alla stessa aria che quindi si raffredda. L’aria quindi:

  • aumenta la sua % di U.R. relativa;
  • perde al tempo stesso parte del suo calore e quindi abbassa la sua temperatura.

Come funziona un sistema di raffrescamento adiabatico industriale

I condizionatori adiabatici quindi sono apparecchiature di raffrescamento evaporativo costruite per utilizzare al meglio questo principio.

Sostanzialmente questi condizionatori prelevano l’aria calda dall’esterno umidificandola e quindi raffreddandola. Una volta raffreddata quest’aria viene inviata all’interno degli edifici con enormi benefici per coloro che si trovano all’interno di essi visto che possono sentire sulla loro pelle il calo della temperatura. Una raffrescamento che si dimostra particolarmente efficiente negli edifici di grandi dimensioni.

Questi condizionatori sono dunque composti da un ventilatore e da piccola pompa per il ricambio dell’acqua. E’ tale pompa a garantire la possibilità di introdurre nuovo vapore acqueo nell’aria immessa dall’esterno e quindi dare il via a tutto il processo di raffreddamento evaporativo. L’unità dovrà quindi essere connessa in modo permanente all’impianto idrico ed a quello elettrico in modo da alimentare il ventilatore e la pompa. Il condizionatore adiabatico provvederà in modo autonomo, grazie alla sua elettronica, ad effettuare i vari riempimenti ed integrazione dell’acqua in funzione dell’effettiva evaporazione. Stesso discorso per lo scarico dei residui d’acqua con elevata concentrazione di calcare. L’unica cosa che può ancora migliorare l’efficienza di questi dispositivi è di fatto un comando a distanza che ne garantisce la gestione da remoto.

I vantaggi del raffrescamento  evaporativo o adiabatico

Il principio alla base del funzionamento e la struttura interna dei dei climatizzatori adiabatici industriali è molto semplice. Ovviamente, questi aspetti, influiscono in maniera considerevole sul prezzo di questo dispositivo. Costo che ovviamente è nettamente inferiore rispetto ai classici condizionatori. Tra l’altro anche i consumi sono notevolmente ridotti con evidenti vantaggi nelle bollette degli imprenditori come te. Quest’ultima infatti è una questione di vitale importanza nel contesto attuale, soprattutto se consideriamo che oggi il prezzo dell’energia per le imprese come la tua è aumentato anche di 3 volte rispetto ad un anno fa. Inoltre, la loro semplicità strutturale ne agevola anche la manutenzione.

I sistemi di raffrescamento evaporativo sono quindi la soluzione ideale per le imprese e le attività che vogliono dare un taglio alle loro bollette. I climatizzatori evaporativi sono particolarmente adatti per alleviare le temperature di locali di lavoro come:

  • centri commerciali
  • interni ospedalieri
  • sale macchinari
  • scuole
  • locali di aziende agricole
  • allevamenti

Fra i vantaggi non possiamo non menzionare anche la loro facilità di installazione. Il raffrescatore può essere facilmente posizionato sul tetto o a parete in base alla conformazione dell’edificio.

Un altro vantaggio dei raffrescatori adiabatici è che sono caratterizzati da una composizione modulare. Tale composizione consente di scegliere specifiche zone da raffrescare, evitando, così, inutili sprechi di energia. Inoltre, il fatto che si tratti di un sistema modulare, permette di potenziare l’impianto anche in un momento successivo alla sua installazione.

Alcuni consigli per l’installazione di un sistema di raffrescamento evaporativo

Quando si deve installare un sistema di raffrescamento evaporativo all’interno di un edificio è necessario valutare attentamente se l’edificio possiede i requisiti necessari.

Nel caso di un edificio industriale o commerciale di notevoli dimensioni è utile considerare che un condizionatore adiabatico può essere posizionato a pochi metri dal suolo (in genere 4 o 5m), ottimizzando la climatizzazione interna, poiché si evita di rinfrescare inutilmente le zone che si trovano ad altezze non frequentate da operatori o clienti.

L’edificio in questione deve assicurare un costante ricambio d’aria nei locali lasciando uscire l’aria precedentemente immessa da finestroni, portoni e simili che dovrebbero sempre essere lasciati aperti. Ciò è un ulteriore vantaggio perché l’aria nei locali perché si evita la permanenza di aria viziata nei locali. In caso contrario è necessario installare opportune condotte di estrazione dell’aria.

Un altro vantaggio dei raffrescatori adiabatici è che sono caratterizzati da una composizione modulare. Tale composizione consente di scegliere specifiche zone da raffrescare, evitando, così, inutili sprechi di energia. Inoltre, il fatto che si tratti di un sistema modulare permette di potenziare l’impianto anche in un momento successivo alla sua installazione.

Vuoi installare un sistema di raffrescamento evaporativo all’interno della tua azienda? Compila il modulo che trovi qui sotto con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!

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Cos’è il raffrescamento adiabatico o evaporativo?

Alla scoperta del raffrescamento adiabatico o evaporativo

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Il raffrescamento adiabatico o evaporativo (Wikipedia) è un principio fisico che l’uomo conosce da secoli. Tuttavia, solo da pochi anni a questa parte, è stato possibile utilizzarlo come un innovativo sistema di climatizzazione degli ambienti commerciali e industriali.

Il fenomeno del raffrescamento adiabatico sfrutta la naturale capacità dell’aria di trattenere vapore acqueo ed al tempo stesso di diminuire la propria temperatura. In altre parole, il processo consente di aumentare l’umidità dell’aria per renderla al contempo più fresca utilizzando il calore contenuto in essa per trasformare in vapore l’umidità in essa contenuta. Ciò significa che minore sarà il tasso di umidità presente nell’aria in entrata, maggiore sarà la quantità di calore trasformata in vapore acqueo. Meno calore nell’aria significa quindi ambienti di lavoro più freschi e vivibili.

Essendo un processo termodinamico questo procedimento non necessita di grandi quantitativi di energia, pertanto contribuisce senza dubbio a ridurre i consumi energetici, soprattutto se abbinato con gli impianti fotovoltaici aziendali. Tra le altre cose si tratta di una metodologia particolarmente adatta e che garantisce ottimi risultati nelle strutture di dimensioni importanti. Proprio come quelle di un magazzino, di una fabbrica o di un’impresa.

Per questo motivo abbiamo cercato insieme ai nostri esperti di fare il punto sul raffrescamento adiabatico o evaporativo.

Principio di funzionamento del raffrescatore evaporativo

Prima di procedere oltre, riteniamo sia importante analizzare più nel dettaglio il meccanismo alla base del raffrescamento adiabatico. Cosa che abbiamo fatto qui di seguito.

Come abbiamo visto, il raffrescamento evaporativo utilizza una delle proprietà fisiche dell’aria. L’aria è infatti in grado assorbire/contenere una certa quantità di vapore acqueo a seconda della sua temperatura. Il rapporto tra la quantità effettiva di vapore acqueo contenuto in un certo momento nell’aria e la quantità massima che questa piò contenere è quella che chiamiamo umidità relativa (U.R.).

Questo sistema di raffrescamento quindi consente di aggiungere all’aria tutto il vapore acqueo necessario a renderla satura o con umidità al 100% (o comunque molto vicino a questo livello). Questo significa che se una certa quantità di aria ha una Umidità Relativa bassa è in grado di assorbire molta acqua e viceversa. Inoltre, la quantità assoluta di vapore acqueo che l’aria può contenere dipende dalla sua temperatura: più l’aria è calda e più è in grado di assumere vapore acqueo e viceversa.

Ma perché l’aria può assorbire umidità?

Questo assorbimento è possibile grazie al calore contenuto nell’aria: tale calore consente infatti di far evaporare una certa quantità di acqua che si trasforma appunto in vapore acqueo. Questo calore viene quindi sottratto alla stessa aria che quindi a sua volta:

  • aumenta la sua % di U.R. relativa;
  • perde al tempo stesso parte del suo calore e quindi abbassa la sua temperatura.

I condizionatori adiabatici quindi sono apparecchiature di raffrescamento costruite per utilizzare al meglio questo principio. Il loro funzionamento prevede di raffreddare l’aria esterna umidificandola e quindi inviarla all’interno degli edifici. Coloro che saranno al loro interno quindi percepiranno un flusso d’aria più o meno fredda rispetto all’esterno in funzione della temperatura e dell’umidità dell’aria esterna.

Come funziona un sistema di raffrescamento adiabatico industriale

Oggi è possibile sfruttare in maniera efficace il fenomeno del raffrescamento adiabatico o evaporativo. L’obiettivo è quello di rinfrescare gli ambienti interni di un edificio ed è possibile ottenere degli ottimi risultati soprattutto con strutture di grandi dimensioni.

I condizionatori adiabatici infatti riescono a prelevare aria calda dall’esterno ed a raffrescarla opportunamente secondo il principio che abbiamo appena esposto. Tale aria viene dunque immessa all’interno dei locali da raffrescare in modo da assicurare una temperatura piacevole a tutti i lavoratori (operai, clientela, personale ospedaliero e pazienti, oppure animali di allevamento, etc.). Tali condizionatori sono infatti composti principalmente da un ventilatore e da piccola pompa per il ricambio dell’acqua. E’ tale pompa che garantisce la possibilità di introdurre nuovo vapore acqueo nell’aria immessa dall’esterno e quindi dare il via a tutto il processo di riscaldamento adiabatico.

Per il funzionamento l’unità ha bisogno di un allacciamento idrico di acqua e di un’alimentazione elettrica a 230 V per la pompa e per il ventilatore. L’allacciamento idrico sarà connesso in modo permanente tramite un apposito tubo flessibile fornito a corredo. Il condizionatore adiabatico provvederà in modo autonomo, grazie alla sua elettronica ad effettuare i vari riempimenti ed integrazione dell’acqua in funzione dell’effettiva evaporazione. Stesso discorso per lo scarico dei residui d’acqua con elevata concentrazione di calcare.

L’installazione dei raffrescatori non richiede altro se non il posizionamento del comando di controllo a distanza oltre a dover garantire un il totale ricambio nell’aria dell’ambiente servito. E’ quindi necessario che esso abbia ampie aperture verso l’esterno sempre aperte o che sia dotato di efficienti estrattori d’aria.

I vantaggi del raffrescamento adiabatico o evaporativo

Il principio alla base del funzionamento dei climatizzatori adiabatici industriali è quindi semplice. Stesso discorso anche per quanto riguarda la struttura interna di tale apparecchio.

Questi aspetti influiscono quindi in maniera decisiva i costi di questi dispositivi molto più contenuti rispetto ai normali condizionatori. Essi sono infatti incredibilmente ridotti rispetto ai classici condizionatori, soprattutto per quanto riguarda quelli energetici. Una questione non da poco se consideriamo che oggi il prezzo dell’energia per le imprese come la tua è aumentato anche di 3 volte rispetto solamente ad un anno fa. Inoltre, il fatto di non avere al loro interno nessuno liquido refrigerante ne agevola la manutenzione e ne riduce i costi di installazione.

I sistemi di raffrescamento adiabatico sono quindi la soluzione ideale per le imprese e le attività che vogliono dare un taglio alle loro bollette. I climatizzatori adiabatici sono particolarmente adatti per alleviare le temperature di locali di lavoro come:

  • centri commerciali
  • interni ospedalieri
  • sale macchinari
  • scuole
  • locali di aziende agricole
  • allevamenti

Fra i vantaggi non possiamo non menzionare anche la loro facilità di installazione. Il raffrescatore può essere facilmente posizionato sul tetto o a parete in base alla conformazione dell’edificio.

Alcuni consigli per l’installazione di un sistema di raffrescamento adiabatico

Quando si deve installare un sistema di raffrescamento all’interno di un edificio è necessario valutare attentamente quale possa essere il migliore. Nel caso di un edificio industriale o commerciale di notevoli dimensioni, è anche utile considerare un ulteriore vantaggio del condizionatore adiabatico. può essere posizionato a pochi metri dal suolo (in genere 4 o 5m), ottimizzando la climatizzazione interna, poiché si evita di rinfrescare inutilmente le zone che si trovano ad altezze non frequentate da operatori o clienti.

Ovviamente, l’edificio in questione deve assicurare un costante ricambio d’aria nei locali lasciando uscire l’aria precedentemente immessa da finestroni, portoni e simili. Questi ultimi, quindi, dovrebbero sempre essere lasciati aperti. Ciò è un ulteriore vantaggio perché l’aria nei locali è sempre ricambiata evitando la permanenza di aria viziata nei locali. In caso contrario è necessario installare opportune condotte di estrazione dell’aria.

Un altro vantaggio dei raffrescatori adiabatici è che sono caratterizzati da una composizione modulare. Tale composizione consente di scegliere specifiche zone da raffrescare, evitando, così, inutili sprechi di energia. Inoltre, il fatto che si tratti di un sistema modulare permette di potenziare l’impianto anche in un momento successivo alla sua installazione.

I sistemi di affrescamento adiabatico si confermano efficienti, economici e facili da gestire.

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Agevolazioni fotovoltaico aziende 2023: quali potrebbero rimanere in vigore?

Agevolazioni fotovoltaico aziende 2023: Il punto su quelle che potrebbero essere valide anche il prossimo anno

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La mancanza di informazioni concrete, semplici e precise, oltre la difficoltà a reperirle, rende piuttosto difficile destreggiarsi tra norme e bandi. In questo modo è davvero difficile per gli imprenditori come te capire quali possono essere le agevolazioni fotovoltaico aziende 2023.

Tra l’altro, quella di usufruire di agevolazioni fotovoltaico aziende 2023 è una questione di fondamentale importanza. Il prezzo dell’energia infatti, dopo la fine delle misure di lockdown e con l’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, non ha fatto altro che salire. Rispetto al 2019, alcune imprese si sono trovate a pagare fino a 3 o 4 volte di più le loro bollette della luce. Una spesa che rischia seriamente di far chiudere molte di queste attività, già messe a dura prova dalla pandemia. Installare un impianto fotovoltaico quindi, specie sfruttando le agevolazioni in vigore, è l’unico modo certo di ridurre i consumi e quindi risparmiare sulle bollette. Risparmi che, uniti ai guadagni di un impianto fotovoltaico, possono far diminuire e non di poco il tempo di rientro dall’investimento.

Un impianto fotovoltaico aziendale costituisce un vantaggio enorme per tutte le aziende che sono stufe di spendere migliaia di euro in bolletta ogni mese. Un impianto fotovoltaico, se adeguatamente progettato e realizzato ed a patto di avere sufficiente superficie, permette all’azienda di coprire autonomamente almeno il 60% del proprio fabbisogno energetico. In pratica in questo modo la tua azienda potrebbe rendersi per buona parte  indipendente dal sistema di distribuzione energetica nazionale. Perché dunque non ottenere questo vantaggio sfruttando anche le agevolazioni fotovoltaico aziende 2023?

Se sei titolare di un’azienda e stai cercando informazioni concrete sui pannelli fotovoltaici e sugli incentivi di cui puoi usufruire, quanto segue ti interesserà sicuramente.

Attenzione! Leggi l’ultimo aggiornamento sugli incentivi fotovoltaico aziende 2024 cliccando qui!

Tutte le agevolazioni fotovoltaico aziende 2023 che sono valide in questo momento

Vediamo ora di fare chiarezza sugli incentivi per impianto fotovoltaico per le aziende italiane che è possibile ottenere in questo momento e quelle che potrebbero essere in vigore nel prossimo anno.

Attenzione! Il Decreto Legge 11/2023 ha impattato sulla cessione del credito d’imposta bloccandola. Clicca qui per conoscere le ultime novità.

1. Agevolazioni fotovoltaico aziende 2023: Credito d’imposta al 6%

La Legge Bilancio del 2022 ha ridotto il precedente credito d’imposta al 10% al 6% (per approfondire clicca qui). Il massimale è però rimasto invariato ed ammonta a 2 milioni di euro.

Questo significa che se vuoi installare un impianto fotovoltaico per la tua azienda potrai usufruire di questo incentivo se il progetto prevede un costo inferiore ai 2 milioni di euro. Il credito d’imposta che otterrai così è valido fino al 31/12/2022. Tuttavia se avrai versato un acconto per la realizzazione di questo impianto pari al 20% entro la fine del 2022 potrai usufruire di questo incentivo fino al al 30/06/2023.

Il credito sarà disponibile per tutte le aziende: a cambiare saranno però le modalità di ricezione a seconda del fatturato delle stesse. In particolare le modalità saranno le seguenti:

  • aziende con un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro hanno diritto a un’unica quota annuale di compensazione;
  • le aziende con un fatturato annuo superiore ai 5 milioni di euro, invece, riceveranno una compensazione ripartita in 3 quote annuali di pari importo, a partire dall’anno di entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico.

2. Reverse Charge

Il reverse charge, introdotto per contrastare il fenomeno dell’evasione IVA, consiste nell’applicazione dell’imposta dal venditore al compratore, e resta invariato anche per il 2022.

Tale meccanismo fiscale permette alle aziende come la tia che acquistano un impianto fotovoltaico di essere esentate dal pagamento immediato dell’IVA. In questo modo, le aziende possono beneficiare di tempi e modi più accomodanti per effettuare il pagamento dell’IVA allo Stato.

Al momento non è dato sapere se questo incentivo rientri fra le agevolazioni fotovoltaico aziende 2023. Tuttavia siamo fiduciosi che venga prorogato entro la fine dell’anno.

3. Nuova Sabatini

Il provvedimento denominato “Nuova Sabatini”, è finalizzato a migliorare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. Questo credito dovrebbe però essere utilizzato per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, era stato confermato fino al 31 dicembre 2021.

Con la nuova Legge di Bilancio questo incentivo resta in vigore anche nel 2022. La stessa Legge ha però introdotto una semplificazione. Il finanziamento per le PMI sarà sempre ripartito in sei quote ma la possibilità di versamento dell’intera somma dei prestiti è estesa a qualsiasi cifra compresa tra i 20 mila e i 4 milioni di euro. Il finanziamento dovrà comunque avere una durata non superiore a 5 anni. I settori produttivi che possono beneficiari di questa agevolazione sono praticamente tutti, anche agricoltura e pesca. Le uniche eccezioni sono le attività finanziarie e assicurative o le attività connesse all’esportazione. Queste aziende possono inoltre sfruttare gli incentivi sull’agrofotovoltaico di cui parliamo qui.

Al momento non c’è nessuna dichiarazioni di intenti del governo che lascia intendere che questa agevolazione fotovoltaico aziende rimanga in vigore anche nel 2023. Tuttavia una cosa è certa: come saprai benissimo le imprese hanno bisogno di sostegno, così come lo stato ha bisogno di ridurre le emissioni di CO2 per rispettare gli accordi presi in sede europea. Probabile quindi che questa agevolazione venga comunque prorogata.

4. Decreto FER1

Il Decreto FER1 è un’agevolazione fiscale fotovoltaico per le aziende che intendono installare impianti fotovoltaici tri 20 kW ed 1MW. Per poter beneficiare di questa agevolazione in questo momento è necessario che tu iscriva la tua impresa in un apposito registro. Una cosa da poco se pensi al guadagno che potrai ottenere in base alla quantità di energia che la tua imprese reimmetterà in rete. Tale quantità sarà calcolata e remunerata in base a criteri specifici.

Precisiamo inoltre che il Decreto si rivolge alle aziende che vogliono sostituire le coperture dei propri edifici in amianto o in eternit con pannelli fotovoltaici, così da produrre energia pulita.

Il Decreto FER1 è oramai scaduto ma lo abbiamo inserito tra le agevolazioni fotovoltaico imprese 2023 perché attualmente è in studio un Nuovo Decreto FER1 che potrebbe confluire in un ver e proprio decreto FER2.

Fine dello scambio sul posto e le agevolazioni fotovoltaico aziende 2023 per le comunità energetiche

Tra le agevolazioni per impianti fotovoltaici vi rientra, anche il cosiddetto Scambio sul Posto. Si tratta di un ulteriore incentivo sia per le aziende, sia per i privati valido a livello nazionale fino alla fine del 2022. Si tratta di uno strumento di immagazzinamento energetico, grazie al quale l’azienda o il privato può vendere al sistema nazionale l’energia prodotta in eccesso e non autoconsumata. L’erogazione del contributo è effettuata dal GSE in conto scambio sia su base semestrale, in caso di acconto, sia su base annuale, in caso di conguaglio.

Tuttavia questa agevolazione è in scadenza. Dal 31 dicembre 2022 non sarà più possibile richiedere lo scambio sul posto. Solo gli impianti che già ne fruiscono potranno continuare a goderne fino a dicembre 2024.

Lo scambio sul posto lascerà quindi il posto a nuove agevolazioni fotovoltaico aziende 2023: ovvero quelle previste per le comunità energetiche. Tali agevolazioni, cumulabili in ogni caso con quelle per l’installazione degli impianti fotovoltaici prevedono delle tariffe agevolate per il consumo di energia (12 c€ / kWh). Tali tariffe, se unite all’energia autoprodotta dall’impianto aziendale, generano ulteriori risparmi. Inoltre, l’energia non autoconsumata dalla comunità viene reimmessa in rete e viene pagata al produttore a un prezzo unitario fisso. Tale prezzo è lo stesso che viene riconosciuto dal RID (il Ritiro Dedicato equivale storicamente a circa 5 c€ / kWh).

In sostanza è possibile ottenere un guadagno di circa 17 c€ / kWh sull’energia prodotta e consumata all’interno della comunità. Molto più di quanto si poteva ottenere con lo Scambio sul Posto.

Incentivi automatici per le imprese dall’UE

L’Unione Europea infatti ha da poco ammesso gli incentivi automatici per impianti fotovoltaici o a fonti rinnovabili. Tali incentivi ammonterebbero fino al 65% della spesa per le piccole imprese e fino al 45% per le grandi. Potranno ricevere questi incentivi tutti i nuovi impianti con capacità installata pari o inferiore a 1 MW per le grandi imprese e a 6 MW per le Pmi. Gli incentivi automatici per il fotovoltaico aziendale potranno essere rendicontati sulle spese sostenute a partire dal 20 luglio 2022.

La palla quindi passa in mano ai singoli stati membri dell’Unione Europea. Saranno infatti loro a rendere fruibili alle imprese questi incentivi automatici per il fotovoltaico aziendale e per gli altri impianti a fonti rinnovabili.

Il revamping fotovoltaico inoltre rappresenta un’opportunità per massimizzare l’efficienza del tuo impianto industriale. Questo processo di ammodernamento può portare benefici economici notevoli, grazie agli incentivi disponibili. Vuoi scoprire come i tuoi investimenti possano fruttare ancora di più? Clicca qui per saperne di più sugli incentivi per il revamping

Bando Parco Agrisolare

Segnaliamo infine il Nuovo Decreto Parco Agrisolare, reso ufficiale il 24 luglio 2023, rappresenta un’opportunità senza precedenti per chi opera nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale. Questo decreto mira a finanziare la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo. Il tutto rientra nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare”.

Ricorda, le domande per il bando agrisolare potranno essere presentate dal 12 settembre al 12 ottobre 2023.

Il bando Parco Agrisolare prevede un totale di 993.031.470,19 euro, suddivisi come segue:

  1. 693.031.470,19 euro sono destinati alle imprese del settore della produzione agricola primaria .
  2. 150 milioni di euro sono riservati alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli.
  3. 75 milioni di euro sono allocati alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli .
  4. Un altro importo di 75 milioni di euro va alle imprese del settore della produzione agricola primaria che non rispettano il vincolo dell’autoconsumo

Questo finanziamento rappresenta un’opportunità senza precedenti per le imprese che desiderano installare un Parco Agrisolare o migliorare le prestazioni degli impianti fotovoltaici già esistenti. Per approfondire puoi cliccare qui!

E ora che sei a conoscenza di tutte le agevolazioni fotovoltaico aziende 2023 contattaci compilando il modulo che trovi qui sotto ed aspetta la chiamata del nostro operatore! Ti illustreremo l’impianto fotovoltaico più adatto alla tua azienda.

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DL Energia: il punto sulle nuove semplificazioni fotovoltaico

Il punto su tutte le nuove procedure e semplificazioni fotovoltaico per privati e imprese contenute nel Decreto Energia

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Possiamo sintetizzare nei seguenti tre punti le principali novità per il rilancio delle energie rinnovabili contenute nel Decreto Energia (dl 17/2022) come modificato dalla legge di conversione:

  • Procedura abilitativa semplificata (PAS) per l’installazione di fotovoltaico,
  • semplificazioni determinate tipologie di impianti nelle aree industriali,
  • piano nazionale per l’agrovoltaico.

Non solo misure di contrasto al caro energia quindi, ma anche molte liberalizzazioni per incentivare le rinnovabili come appunto le semplificazioni fotovoltaico (forse potrebbe interessarti anche questo articolo qui). D’altronde se la tua impresa vuole davvero risolvere il problema dei costi energetici allora devi prendere soluzioni definitive come l’installazione di un impianto fotovoltaico. Solo così potrai abbattere le bollette e consumare l’energia che produci ottenendo risparmi considerevoli che ti permetteranno di rientrare in tempi brevi dell’investimento! Dunque perché non approfittarne adesso con l’introduzione delle nuove semplificazioni fotovoltaico?

A questo proposito abbiamo cercato di fare il punto qui di seguito.

Semplificazioni fotovoltaico: una nuova procedura abilitativa

L’articolo 9 del (dl 17/2022) stabilisce che per gli impianti fotovoltaici connessi alla rete di alta tensione si possa applicare la procedura semplificata. Questa procedura era in effetti prevista fino a questo momento solo per i fotovoltaici collegati tramite la media tensione. Dopo il DL Energia invece, queste semplificazioni fotovoltaico (procedura PAS) sono invece consentite per tutti gli impianti a pannelli solari con potenza fino a 20 MW e relative opere di connessione e infrastrutture. Questi impianti possono essere localizzati in:

“aree di destinazione industriale, produttiva o commerciale, in discariche o lotti di discarica chiusi e ripristinati, in cave o lotti di cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento, per i quali l’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione abbia attestato l’avvenuto completamento delle attività di recupero e di ripristino ambientale”.

Tali semplificazioni si applicano quindi anche alle industrie o alle attività e possono comunque fruire dei nuovi incentivi fotovoltaico PMI.

Fotovoltaico: nuovo Modello Unico e Ritiro Dedicato

Le semplificazioni fotovoltaico sono anche estese ai progetti di nuovi impianti fotovoltaici di potenza fino a 10 MW da realizzare nelle aree classificate idonee. Fra questi impianti figurano quindi anche quelli agro-voltaici che:

“adottino soluzioni integrative innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi, e distino non più di tre chilometri da aree a destinazione industriale, artigianale e commerciale.”

Infine la PAS si può applicare anche agli impianti fotovoltaici flottanti di potenza fino a 10 MW, fatte salve le disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di tutela delle risorse idriche. Non rientrano fra questi impianti quelli installati in bacini d’acqua che si trovano all’interno delle aree di notevole interesse pubblico, delle aree naturali protette e di siti della Rete Natura 200.

Impianti fotovoltaici con moduli a terra

Gli impianti fotovoltaici con moduli a terra la cui potenza elettrica risulta inferiore a 1 MW, e relative infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli stessi impianti ed altre opere connesse sono realizzati mediante dichiarazione di inizio lavori asseverata (Dila). Ovviamente questi impianti devono essere situati in aree idonee, non sottoposte alle norme di tutela, culturale e paesaggistica.

Impianti rinnovabili in zone industriali

Questa semplificazione fotovoltaici per le PMI riguardano gli impianti solari fotovoltaici e termici. Si può evincere da questa normativa che l’installazione in aree industriali, anche su strutture di sostegno appositamente realizzate, è prevista in deroga ai piani urbanistici, fino a copertura del 60% dell’area industriale. Una buona notizia quindi per tutti quegli imprenditori che, proprio come te, stanno cercando una valida alternativa per ridurre i loro costi energetici.

Semplificazioni fotovoltaici sugli edifici

Le semplificazioni fotovoltaici non riguardano solo le PMI ma anche gli edifici residenziali. Anzi, le semplificazioni più sostanziose riguardano proprio questo tipo di edifici. L’installazione di impianti fotovoltaici non necessita più alcun permesso, questi interventi sono quindi realizzabili in edilizia libera. Questo perché l’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici è considerata come un intervento di manutenzione ordinaria e non è subordinata all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi.

Il medesimo discorso vale anche nel caso in cui gli impianti fotovoltaici siano realizzati su strutture e manufatti fuori terra già esistenti diversi dagli edifici. Inoltre si applica anche per la realizzazione delle opere funzionali alla connessione alla rete elettrica, gli eventuali potenziamenti o adeguamenti.

Non vi rientrano invece gli immobili o le aree di interesse pubblico per i quali sono necessarie autorizzazioni specifiche per l’installazione degli impianti.

Estensione modello unico semplificato

Il modello unico introdotto dal decreto legislativo 199/2021 viene esteso agli impianti fotovoltaici sul tetto degli edifici di potenza superiore a 50 kW e fino a 200 kW.

In realtà, non è chiaro se la misura riguardi solo gli impianti fotovoltaici o anche per altre energie rinnovabili. La formulazione fa riferimento agli impianti solari fotovoltaici e termici realizzati sugli edifici anche se il modello unico in realtà si riferisce in genere ai soli impianti fotovoltaici. Il fatto che si parli di estensione agli impianti sopra i 50 kW conferma questa interpretazione.

Agrovoltaico

Tra le semplificazioni fotovoltaico è previsto fra le altre cose, un Piano nazionale per la riconversione degli impianti serricoli in siti agroenergetici. L’obiettivo di questo piano è piuttosto ambizioso dal momento che è quello di contrastare il degrado ambientale e paesaggistico che deriva dal progressivo deterioramento strutturale del patrimonio serricolo nazionale. In questo modo si cercherebbe di prendere due piccioni con una fava visto che si andrebbe anche a favorire la riconversione per un efficiente reimpiego di tali edifici.

Il Piano dovrà, fra le altre cose, rinnovare strutturalmente gli impianti serricoli favorendone la riconversione da strutture di consumo a strutture di produzione e di condivisione dell’energia. Le serre  potrebbero quindi essere autonome da un punto di vista energetico producendo da sole tutta l’energia necessaria al loro funzionamento tramite gli impianti fotovoltaici installati sui loro tetti. Ma non solo questo, il piano dovrebbe servire anche a:

  • incentivare lo sviluppo di impianti geotermici a bassa entalpia,
  • favorire la diffusione di impianti di riscaldamento e di raffrescamento, compreso il teleriscaldamento,
  • agevolare la diffusione di impianti trasformazione di biomasse e da centrali a biogas.

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Nuovi incentivi fotovoltaico PMI, privati ed aziende

Nuovi incentivi fotovoltaico PMI: ecco tutte le ultime novità per privati ed aziende

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Il Decreto Energia pubblicato lo scorso 2 marzo 2022 contiene numerose novità per il contrasto del caro bollette di luce e gas. Fra queste novità figurano anche nuovi incentivi fotovoltaico PMI e privati assieme ad agevolazioni più generiche per tutti gli impianti a fonti rinnovabili.

Il decreto destina a queste agevolazioni circa 8 miliardi di Euro tra misure di contrasto al caro energia e misure a sostegno delle filiere produttive. Da precisare inoltre che in questi giorni è in corso di approvazione il Decreto Aiuti bis che introduce nuove semplificazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici. Semplificazioni rivolte anche, ed in maniera più specifica così come i nuovi incentivi fotovoltaico alle PMI. In particolare, le imprese che possono fruire dei nuovi incentivi fotovoltaico PMI sono quelle agricole, agroalimentari e agroindustriali. Precisiamo inoltre che i beneficiari di queste agevolazioni  potranno investire esclusivamente in capacità fotovoltaiche che non superino il loro fabbisogno energetico.

Abbiamo cercato di fare il punto su queste semplificazioni e nuovi incentivi fotovoltaico PMI qui di seguito.

Attenzione! Leggi l’ultimo aggiornamento sugli incentivi fotovoltaico aziende 2024 cliccando qui!

Semplificazioni

L’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici diventa manutenzione ordinaria. Per questo motivo non ci sarà più alcun bisogno di permessi, autorizzazioni o altri titoli finora richiesti. Ma non solo: in tredici articoli, il decreto introduce semplificazioni a tutto tondo, dal fotovoltaico in agricoltura all’eolico in mare. Fra le semplificazioni per l’installazione degli impianti fotovoltaici possiamo brevemente elencare le seguenti:

  • Procedura abilitativa semplificata (PAS) per l’installazione di fotovoltaico,
  • semplificazioni determinate tipologie di impianti nelle aree industriali,
  • piano nazionale per l’agrovoltaico (approfondiamo l’argomento agrofotovoltaico qui).

Pannelli solari e impianti termici

L’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici diventa intervento di manutenzione ordinaria. Per realizzarli, si può utilizzare il modello unico semplificato fino a installazioni di 200 kW di potenza.

I nuovi incentivi Fotovoltaico PMI in agricoltura, invece, stabiliscono un nuovo limite: gli impianti non devono occupare una superficie complessiva superiore al 10% di quella agricola aziendale totale.

Impianti per autoconsumo: nuovi incentivi fotovoltaico PMI

Il decreto energia ha istituito il Fondo Rinnovabili PMI con una dotazione di 267 milioni di euro per favorire l’autoconsumo. A valere sulle risorse del Fondo potranno essere concessi contributi a fondo perduto dal GSE per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili fino a 200 kW. Questi 267 milioni sono quindi a tutti gli effetti dei nuovi incentivi fotovoltaico PMI.

Nuovi incentivi fotovoltaico per le PMI del sud

Per le imprese del Sud, fino al 31 dicembre 2023, è previsto un credito d’imposta nella misura massima consentita dal regolamento (Ue) n. 651/2014 della commissione, del 17 giugno 2014, utilizzabile esclusivamente in compensazione. L’importante è che questi nuovi incentivi fotovoltaico PMI siano utilizzati per investimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, e che siano volti ad una migliore efficienza energetica e a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili. Si tratta quindi a tutti gli effetti di un nuovo Bonus Sud.

Le direttive da Bruxelles

Da Bruxelles inoltre è arrivato il via libera per il regime italiano di aiuti di Stato destinati a sostenere gli investimenti per impianti fotovoltaici nel settore agricolo, agroalimentare e agroindustriale. Si tratta di una misura da 1,2 miliardi di euro che servirà a sostenere i nuovi incentivi fotovoltaico PMI contenuta nel recovery fund.

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato:

“Questo regime da 1,2 miliardi di € approvato oggi contribuirà al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Italia incoraggiando gli operatori del settore agricolo, come gli agricoltori e le imprese di trasformazione, a utilizzare le energie rinnovabili. Oltre a contribuire agli obiettivi del Green Deal europeo, questo provvedimento sosterrà anche lo sviluppo economico delle zone rurali italiane, mantenendo al minimo possibili distorsioni della concorrenza.”

Tale provvedimento notificato dall’Italia, sarà interamente finanziato con il dispositivo per la ripresa e la resilienza, a seguito della valutazione positiva, effettuata dalla Commissione e adottata dal Consiglio, del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia. I nuovi incentivi fotovoltaico PMI saranno in vigore fino al 30 giugno 2026. L’obiettivo è in ogni caso quello di sostenere gli investimenti delle imprese agricole, agroalimentari e agroindustriali nell’uso delle energie rinnovabili, con il conseguente miglioramento della competitività del settore e effetti positivi sul clima. Effetti positivi che sono anche gli obiettivi del cosiddetto Green Deal europeo.

Il sostegno concesso tramite il regime approvato consisterà in sovvenzioni dirette fino al 90% dei costi di investimento ammessi. Tali costi saranno ovviamente soggetti a massimali in funzione della capacità dell’impianto fotovoltaico interessato.

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Contattaci per saperne di più, saremo lieti di rispondere alle tue domande. Per farlo ti basta compilare il modulo che trovi qui sotto con i dati della tua azienda.

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Impianto fotovoltaico imprese: la soluzione per chi ha un’attività che consuma energia durante il giorno.

Se hai un’attività che consuma elevate quantità di energia elettrica durante il giorno, come una carrozzeria, un distributore o un autolavaggio, e non sai come fare per abbattere i costi energetici, la soluzione è installare un impianto fotovoltaico imprese!

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La tua azienda consuma elevate quantità di energia elettrica durante le ore diurne e non sai più come fare a pagare le bollette? Hai mai pensato di installare un impianto fotovoltaico sul tetto del tuo autolavaggio, della tua carrozzeria o della tua stazione di rifornimento?

Il fotovoltaico può rivelarsi una scelta davvero conveniente, soprattutto se possiedi un attività che consuma molta energia. E distributori di benzina, autolavaggi e carrozzerie sono senza dubbio fra queste attività, soprattutto in un momento come questo dove il costo dell’energia è salito alle stelle.

Il lockdown prima, ed il conflitto tra Russia ed Ucraina adesso, hanno contribuito non poco a far lievitare il prezzo di luce e gas. In alcuni casi si è arrivati anche a pagare il 131% in più per la luce ed il 95% in più per il gas. Ecco che allora, risparmiare sui costi energetici, è una scelta strategia per il futuro della tua azienda. Un risparmio che è possibile ottenere solo installando un impianto fotovoltaico imprese come si deve.

In questo approfondimento abbiamo cercato di elencare i motivi per cui ad imprese che operano prevalentemente di giorno e che consumano molta energia, come ad esempio autolavaggi, distributori e carrozzerie, potrebbe convenire installare un impianto fotovoltaico imprese.

Impianto fotovoltaico imprese industriale

Un impianto fotovoltaico imprese per attività come le carrozzerie, gli autolavaggi e le stazioni di rifornimento, può essere definito anche come impianto fotovoltaico industriale. In questa tipologia di impianti quello che conta è la dimensione. Possiamo infatti definire questi impianti come industriali se superano i 20 kWh di potenza.

Ovviamente, prima di installare un impianto fotovoltaico imprese, è necessario effettuare alcune valutazioni. Innanzitutto è necessario considerare il fabbisogno energetico dell’impresa: inutile installare un impianto da 1000 kWh se l’azienda consuma questa quantità di energia in qualche giorno. Il costo sarebbe troppo elevato, e potresti sprecare molta energia che produce questo impianto.

Inoltre, è necessario considerare anche la superficie a disposizione dell’attività per l’installazione dell’impianto fotovoltaico imprese. Più superficie avrai a disposizione, più pannelli potrai installare, più elettricità potrai produrre.

Un fotovoltaico, sfrutta l’energia del sole per produrre energia elettrica. Un impianto 50 kW produce, in media, ogni anno tra i 55.000 e i 65.000 kWh di energia elettrica. È quindi la soluzione ideale se hai un’attività che richiede grandi quantità di energia durante il giorno, cioè nelle ore di insolazione. Abbiamo scelto non a caso, un impianto da 50 Kwh perché attività come le carrozzerie, le stazioni di rifornimento o gli autolavaggi hanno bisogno di un impianto di queste dimensioni per i loro consumi.

Abbiamo cercato di riassumere come possono utilizzare quest’energia qui di seguito.

Fotovoltaico per una carrozzeria

Le carrozzerie sono fra quelle attività i cui consumi energetici, e quindi i costi, sono particolarmente elevati.

La cabina di verniciatura di una carrozzeria rappresenta senza dubbio una grossa fonte di spesa dal punto di vista energetico. Specialmente quando questa cabina è particolarmente vecchia oppure quando si tratta di un modello non particolarmente all’avanguardia.  I compressori sono dei veri e propri divoratori di energia. Basta pensare che di tutta l’energia che consumano, solo il 10-15% di essa viene convertita in aria compressa. Il resto è invece disperso sotto forma di calore. Le carrozzerie, specie quelle di grandi dimensioni, potrebbero risparmiare anche gestendo attentamente i loro sistemi di illuminazione.

Fotovoltaico per autolavaggi

Per lavare un auto, soprattutto se si utilizzano macchinari specifici come i classici rulli, è necessario un enorme quantitativo di energia. Tuttavia anche le pistole ad alta pressione o gli aspiratori non sono da meno.

Inoltre, per essere a norma di legge, un’attività di questo tipo deve dotarsi anche di impianti di depurazione dell’acqua. In questo modo si evitano di disperdere nell’ambiente sostanze altamente inquinanti e dannose per ambiente ed animali oltre che per l’uomo.

Infine, c’è anche da tenere in considerazione è l’età dell’impianto dell’autolavaggio. Più gli autolavaggi sono vecchi, più il consumo di energia sarà maggiore.

Fotovoltaico per distributori

Le stazioni di rifornimento, al contrario di quanto si possa pensare, hanno costi energetici davvero elevati.  Basti pensare al fatto che sono obbligate dalla legge, ma anche per una semplice questione di sicurezza, a tenere illuminate le proprie pompe di benzina sia di giorno che di notte. Inoltre, le pompe di benzina stesse, consumano un discreto quantitativo di energia per il loro funzionamento. Un quantitativo che sarà tanto maggiore quanto più grande sarà il volume di auto che frequentano il distributore in questione.

I vantaggi di un impianto fotovoltaico imprese

Abbiamo cercato di riassumere i principali vantaggi di un impianto fotovoltaico imprese qui di seguito.

Abbattimento dei costi energetici

Installare un impianto fotovoltaico nella tua carrozzeria, sul tuo distributore e sul tuo autolavaggio, ti permette di produrre energia elettrica sfruttando quella solare. In sostanza puoi quindi consumare l’energia che produce l’impianto per svolgere le attività connesse al tuo svolgimento del lavoro. In questo modo potresti, almeno teoricamente raggiungere l’indipendenza energetica e non dover pagare più le bollette.

Potrebbe inoltre verificarsi il caso che, il tuo fotovoltaico produca più energia di quanta consumi la tua attività. Ad esempio, durante le ore centrali della giornata, con magari i tuoi operai in pausa pranzo, il tuo fotovoltaico potrebbe produrre energia a pieno regime. Ecco che l’installazione di una batteria di accumulo permetterebbe di conservare l’energia prodotta in eccesso dall’impianto e di riutilizzarla nei momenti più opportuni.

Vendere o condividere l’energia che il tuo impianto fotovoltaico imprese produce in eccesso

Stoccare l’energia prodotta in eccesso dal tuo impianto fotovoltaico imprese in delle batterie di accumulo non è l’unica opzione che hai a disposizione. L’energia in eccesso, può essere ceduta alla rete elettrica nazionale e valorizzata secondo le regole del mercato elettrico.

In questo caso potresti avvalerti di ben 3 alternative tramite cui vendere questa energia:

  • Scambio sul Posto per impianti fotovoltaici di potenza fino a 500 kW,
  • Ritiro Dedicato,
  • Vendita sul mercato libero.

Ma i vantaggi del fotovoltaico carrozzeria non finiscono qui. L’energia prodotta in eccesso può infatti anche essere condivisa con altri soggetti, sia privati che pubblici, e dare vita così ad una comunità energetica. In questo caso potresti usufruire anche degli incentivi fiscali rivolti alle comunità energetiche.

valorizza il tuo immobile

Uno stabile che possiede già un impianto fotovoltaico vale più di uno che non lo ha. Ergo, nel caso in cui dovessi vendere la tua attività ed il suo impianto fotovoltaico imprese, potresti indubbiamente chiedere di più al compratore. Un prezzo che non sarà dato solo dalla somma del valore dell’impianto e dello stabile ma che dovrà tenere conto anche del risparmio che tale impianto potrà garantire alla stazione di rifornimento.

Ottieni gli incentivi fiscali

Prima di parlare di incentivi fiscali per il fotovoltaico ci teniamo ad informarti che il prezzo dei pannelli solari infatti si è notevolmente ridotto in questi ultimi anni. Oggi un pannello fotovoltaico costa la metà rispetto a qualche anno fa.

Tuttavia, il calo dei prezzi dei pannelli non è ancora abbastanza alto da invogliare gli imprenditori come te ad investire nell’energia solare. Soprattutto per le piccole e medie imprese, come appunto possono essere carrozzerie, stazioni di rifornimento, o autolavaggi, il prezzo da sostenere è troppo alto.

Ed è anche per questo motivo che in Italia, così come in altri paesi Europei, sono previsti degli incentivi e delle agevolazioni per le imprese che intendono puntare sulla riqualificazione energetica. Ad esempio agevolazioni come il Credito d’imposta 4.0, il Bonus Sud, oppure gli incentivi per le Comunità Energetiche sono senza dubbio alla portata del tuo autolavaggio!

Non solo, ottenere questi incentivi, magari grazie all’aiuto degli esperti di Solar Cash, contribuisce a farti rientrare prima dell’investimento sostenuto grazie al notevole risparmio energetico in grado di garantirti.

Il valore aggiunto di un’ immagine “green”

L’impianto fotovoltaico non è solo un investimento economico con un buon ritorno. Ricorrere alle energie rinnovabili per il fabbisogno elettrico della tua attività ti permette anche di offrire un’immagine di un’ azienda attenta all’ambiente che la circonda. 

In un’epoca come questa, con gli effetti dei cambiamenti climatici che si fanno sempre più tangibili, puntare sulla responsabilità ambientale è un punto di forza in ambito comunicativo. Un punto di forza che contribuirà senza dubbio a diversificare la tua attività dalla concorrenza. Sono molti gli studi che dimostrano che promuovere un immagine green contribuisce a migliorare la percezione che i clienti hanno della tua carrozzeria, del tuo distributore o del tuo autolavaggio.

Conclusioni

Il fotovoltaico può rivelarsi una scelta davvero conveniente, soprattutto se hai un’ un’attività con macchinari e impianti che consumano molta energia. Con un impianto fotovoltaico imprese puoi finalmente ridurre i consumi per l’energia elettrica e liberarti dai continui aumenti del costo dell’elettricità al kWh che, per le aziende, rappresenta una voce di spesa davvero pesante. Una spesa che puoi facilmente ridurre della metà con un investimento mirato e calibrato ad hoc sulle tue esigenze.

Posizionando i pannelli sul tetto e collegandoli alla rete interna è possibile sfruttare la corrente elettrica autoprodotta, pulita e sostenibile, per far funzionare macchinari e impianti a costo praticamente zero, riducendo al contempo le emissioni inquinanti nell’atmosfera.

Se poi consideri anche tutti gli incentivi che il governo ha messo a disposizione degli imprenditori, puoi facilmente intuire come l’investimento sul fotovoltaico sia davvero conveniente!

Sei curioso di sapere quali incentivi per il fotovoltaico aziendale potrebbero essere in vigore nel 2023? Clicca qui!

Per maggiori informazioni sugli impianti fotovoltaici imprese per richiedere una consulenza energetica a Solar Cash srl, compila il form che trovi in questa pagina con i tuoi dati!

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Tutti i vantaggi del fotovoltaico per autolavaggi

Quali sono i vantaggi del fotovoltaico per autolavaggi?  Scopri perché se possiedi un autolavaggio dovresti installarne uno per ridurre i costi energetici

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Le imprese e le famiglie italiane sono alle prese con il caro energia che impatta pesantemente sui bilanci aziendali e familiari. Le bollette sono arrivate ad aumentare anche del 131% per quanto riguarda la luce e 95% per il gas. Aumenti così consistenti non si vedevano da anni e sono aumenti che davvero rischiano di mettere in ginocchio imprese e famiglie.

Ad aggravare la situazione sono state in particolare due situazioni. Le misure di lockdown imposte dalla pandemia con conseguente chiusura delle attività hanno provocato un calo della domanda di gas e luce con conseguente calo anche dei prezzi. Tuttavia però, i prezzi di gas e luce, sono saliti non appena le attività hanno riaperto, provocando un deciso aumento dei prezzi e della domanda di gas e luce. Il problema è che il prezzo di questi materiali è salito ben oltre i livelli del 2019.

La seconda situazione invece il conflitto tra Russia ed Ucraina. La Russia infatti, il primo esportatore di gas nel mondo, ha alzato e di molto il prezzo del gas come risposta alle sanzioni che gli altri paesi hanno imposto nei suoi confronti.  Il gas però viene anche utilizzato per produrre energia elettrica, ecco perché è aumentato anche il costo dell’elettricità.

In questo contesto quindi è evidente che famiglie ed imprenditori si adoperino sempre più a cercare dei metodi per consumare meno energia o per prodursela da soli.

Per un autolavaggio quindi, auto-consumare l’energia che serve al suo funzionamento significa dotarsi di un impianto di produzione di questa energia. In sostanza quello che stiamo cercando di dire è che installare un impianto fotovoltaico per autolavaggi ha diversi vantaggi per questo tipo di attività.

Vantaggi del fotovoltaico per autolavaggi che abbiamo deciso di riassumere qui di seguito insieme ai nostri esperti.

I vantaggi del fotovoltaico per autolavaggi

Per lavare un auto, soprattutto se si utilizzano macchinari specifici come i classici rulli, è necessario un enorme quantitativo di energia. Tuttavia anche le pistole ad alta pressione o gli aspiratori non sono da meno. Inoltre, per essere a norma di legge, un’attività di questo tipo deve dotarsi anche di impianti di depurazione dell’acqua. In questo modo si evitano di disperdere nell’ambiente sostanze altamente inquinanti e dannose per ambiente ed animali oltre che per l’uomo.

Inoltre, c’è anche da tenere in considerazione è l’età dell’impianto. Più gli autolavaggi sono vecchi, più il consumo di energia sarà maggiore.

Ma allora come fare a rendere sostenibili economicamente queste attività? La soluzione è senza ombra di dubbio il fotovoltaico per autolavaggi.

Abbiamo riassunto tutti i motivi per cui installare un fotovoltaico per autolavaggi qui di seguito.

Vantaggi del fotovoltaico sugli autolavaggi: autoconsumo

L’unica soluzione per abbattere in maniera permanente i costi energetici di un autolavaggio è quella di ricorrere ad un impianto fotovoltaico. Grazie ad esso, i macchinari del tuo autolavaggio potranno sfruttare il sole per produrre l’energia necessaria al funzionamento dei macchinari per lavare auto, moto e veicoli commerciali. Basterà installare alcuni pannelli solari sul tetto delle pensiline degli autolavaggi, oppure sui tetti delle strutture pertinenti alla tua attività.

La quantità di energia prodotta dal tuo impianto è ovviamente direttamente dipendente dalla superficie che potrai dedicare alla sua installazione. Più superficie riuscirai a mettere a disposizione più produrrai energia che potrà essere utilizzata dai macchinari del tuo autolavaggio. In alcuni casi, specie quando le superfici sono ampie, potresti riuscire a produrre più energia di quanta ne riesci a consumare. In questo caso, sto caso allora potrebbe essere opportuno immagazzinare questa energia in delle batterie di accumulo e riutilizzarla, magari di notte, quando l’impianto non produce energia a sufficienza.

Valorizzazione del Tuo autolavaggio

Il discorso delle superfici a disposizione si lega indissolubilmente a quello della valorizzazione della struttura in cui si trova. Una struttura, come quella del tuo autolavaggio, che possiede un impianto fotovoltaico installato sul suo tetto, ha infatti un valore maggiore rispetto ad una che non lo ha.

Un valore maggiore che è dato dal fotovoltaico sul tetto dell’autolavaggio ma anche dal risparmio che questo impianto può garantire alla struttura. Ergo, nel caso in cui dovessi vendere la tua stazione di rifornimento ed il suo fotovoltaico, potresti indubbiamente chiedere di più al compratore.

Ottieni gli incentivi fiscali

Prima di parlare di incentivi fiscali per il fotovoltaico sugli autolavaggi, abbiamo una buona notizia da darti. Il prezzo dei pannelli solari infatti si è notevolmente ridotto in questi ultimi anni. Oggi un pannello fotovoltaico costa la metà rispetto a qualche anno fa.

Tuttavia, il calo dei prezzi dei pannelli non è ancora abbastanza alto da invogliare gli imprenditori ed i proprietari autolavaggi ad investire nell’energia solare. Soprattutto per le piccole e medie imprese il prezzo da sostenere è troppo alto.

Ed è anche per questo motivo che in Italia, così come in altri paesi Europei, sono previsti degli incentivi e delle agevolazioni per le imprese che intendono puntare sulla riqualificazione energetica. Ad esempio agevolazioni come il Credito d’imposta 4.0, il Bonus Sud, oppure gli incentivi per le Comunità Energetiche sono senza dubbio alla portata del tuo autolavaggio!

Non solo, ottenere questi incentivi, magari grazie all’aiuto degli esperti di Solar Cash, contribuisce a farti rientrare prima dell’investimento sostenuto grazie al notevole risparmio energetico in grado di garantirti.

Vendere o condividere l’energia che i fotovoltaici autolavaggi producono in eccesso

Durante le ore centrali della giornata, l’energia elettrica prodotta dai fotovoltaici sugli autolavaggi potrebbe essere maggiore di quella consumata. L’energia prodotta in eccesso, qualora non si disponga di una batteria di accumulo, può essere ceduta alla rete elettrica nazionale e valorizzata secondo le regole del mercato elettrico. In questo caso potresti avvalerti di ben 3 alternative tramite cui vendere questa energia:

  • Scambio sul Posto per impianti fotovoltaici di potenza fino a 500 kW,
  • Ritiro Dedicato
  • Vendita sul mercato libero.

Ma i vantaggi del fotovoltaico autolavaggi non finiscono di certo qui. L’energia prodotta in eccesso può infatti anche essere condivisa con altri soggetti, sia privati che pubblici, e dare vita così ad una comunità energetica. In questo caso potresti usufruire anche degli incentivi fiscali rivolti alle comunità energetiche.

Un autolavaggio più green grazie al fotovoltaico ed altri accorgimenti

La svolta green non è data solamente dall’installazione di un impianto fotovoltaico sugli autolavaggi. Certo, già questo significa molto. Installare un impianto fotovoltaico sulla coperture degli impianti di lavaggio auto significa infatti che, durante il giorno, potresti arrivare a prelevare l’energia necessaria al funzionamento del tuo autolavaggio direttamente dai pannelli solari.

Ma per rendere un autolavaggio più green non basta ricorrere al fotovoltaico.

Ad esempio, per limitare i consumi energetici di impianti di questo tipo, potrebbe essere opportuno utilizzare tecnologie di autolavaggio che garantiscono un’azione più efficiente rispetto ai lavaggi di vecchia concezione. In questo modo si limitano al minimo gli sprechi d’acqua e di energia, ma garantendo comunque un ottimo livello di detersione del veicolo.

Inoltre potrebbe essere buona norma utilizzare solo prodotti detergenti eco-friendly, biodegradabili e privi di distillati del petrolio in modo da limitare la dispersione in ambiente di sostanze inquinanti. Altro trucco potrebbe essere quello di utilizzare acqua osmotizzata, filtrata finemente. L’acqua così trattata rilascia sulla carrozzeria particelle molto piccole d’acqua, che non necessitano di un passaggio di ceratura e asciugatura finale, in quanto essendo molto fini, sono facilmente asciugabili e non rilasciano fastidiosi aloni di calcare.

Infine, il consumo di energia può essere ridotto anche grazie ad un apposito sistema di illuminazione come un impianto di luce a LED. Tale impianto ha infatti un bassissimo tasso di consumo elettrico, garantendo al tempo stesso luci molto più luminose e durature di normali lampade alogene.

Il valore aggiunto di un’ immagine “green”

L’impianto fotovoltaico non è solo un investimento economico con un buon ritorno. Ricorrere alle energie rinnovabili per il fabbisogno elettrico del tuo autolavaggio ti permette anche di offrire un’immagine di un’ azienda attenta all’ambiente che la circonda. 

In un’epoca come questa, con gli effetti dei cambiamenti climatici che si fanno sempre più tangibili, puntare sulla responsabilità ambientale è un punto di forza in ambito comunicativo. Un punto di forza che contribuirà senza dubbio a diversificare la tua attività dalla concorrenza. Sono molti gli studi che dimostrano che promuovere un immagine green contribuisce a migliorare la percezione che i clienti hanno della tua azienda, in questo caso del tuo autolavaggio..

Solar Cash è la soluzione del fotovoltaico per autolavaggi

Solar Cash offre un servizio di consulenza per autolavaggi come il tuo per aiutarti ad abbattere i costi energetici del tuo autolavaggio e, perché no, raggiungere l’indipendenza energetica. I nostri consulenti sono infatti in grado non solo di identificare le potenziali aree di risparmio ma anche di proporre degli impianti fotovoltaici per autolavaggi su misura. Impianti in grado di rispettare tutte le normative sulla sicurezza ed i più alti standard qualitativi garantendo un ritorno dell’investimento sicuro, rapido e duraturo. I pannelli fotovoltaici sono infatti garantiti almeno 20 anni!

Inoltre, Solar Cash è specializzata nell’ottenimento di incentivi fiscali, cosa che, la burocrazia italiana rende alquanto complessa e difficile. Pertanto per avere la garanzia di riuscire a sfruttare queste opportunità l’unica garanzia che puoi avere è quella di affidarti ad esperti del settore!

Per maggiori informazioni sugli impianti fotovoltaici per autolavaggi o per ottenere una consulenza energetica Solar Cash srl, compila il form che trovi in questa pagina con i tuoi dati!

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Fotovoltaico per autolavaggio: la svolta green per un futuro sostenibile

Come il fotovoltaico per autolavaggio può essere la svolta per questo tipo di attività limitando i consumi di energia

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Il caro energia sta influenzando pesantemente tutti gli italiani: sia a livello di famiglie che a livello di aziende ed imprese. Ovviamente, molto può dipendere dalla tipologia di imprese: alcune, proprio per la natura della loro attività, consumano più energia di altre. Gli autolavaggi sono fra queste attività.

Per lavare un auto, utilizzando i macchinari specifici è necessario un enorme quantitativo di energia. Basti pensare ai rulli che ruotano per il lavaggio auto, all’energia delle pistole ad alta pressione o degli aspiratori o all’energia necessaria a riscaldare l’acqua che una volta utilizzata deve essere filtrata. Inoltre, un altro fattore da tenere in considerazione è l’età dell’impianto. Più gli autolavaggi sono vecchi, più il consumo di energia sarà maggiore.

Ma allora come fare a rendere sostenibili economicamente queste attività? Esiste un modo per abbattere drasticamente i costi energetici? La soluzione è senza ombra di dubbio il fotovoltaico per autolavaggi.

In questo approfondimento abbiamo cercato di fare il punto della situazione sul fotovoltaico per autolavaggi insieme ai nostri esperti.

Il perché del caro energia

Le ragioni dietro al rincaro dell’energia sono molte. Ci limitiamo a riepilogare le due principali qui di seguito.

La pandemia e le conseguenti misure di lockdown, dopo un primo abbassamento dei prezzi, hanno fatto sì che con la riapertura ed il conseguente aumento della domanda, i prezzi dell’energia si alzassero a dei livelli ben superiori a quelli del 2019. Prezzi che almeno per il momento, non sono destinati a scendere.

A complicare ulteriormente la situazione ci si è messo anche il conflitto tra Russia ed Ucraina. La Russia infatti, il primo esportatore di gas nel mondo, ha alzato e di molto il prezzo del gas come risposta alle sanzioni che gli altri paesi hanno imposto nei suoi confronti.  Il gas però viene anche utilizzato per produrre energia elettrica, ecco perché è aumentato anche il costo dell’elettricità.

A pagare il prezzo di questi rincari sono senza dubbio i proprietari di questi autolavaggi, ma anche i clienti. Il rincaro dell’energia infatti non può non ripercuotersi sugli utenti finali che secondo una stima spendono dai 5 ai 10€ ogni volta che portano la propria auto all’autolavaggio. Un rituale che, per molti italiani si ripete almeno una volta al mese arrivando quindi a spendere anche 120 € l’anno per lavare le proprie auto. Con questi rincari quindi, lavare le proprie auto, moto o mezzi aziendali, può farsi sempre più caro!

In questo contesto quindi, ricorrere al fotovoltaico per autolavaggi potrebbe essere un’ottima soluzione per diminuire i costi energetici di queste attività. Diminuzione di costi energetici che può voler dire anche rimanere competitivi sul mercato offrendo prezzi inferiori alla concorrenza.

Un autolavaggio più green grazie al fotovoltaico ed altri accorgimenti

La svolta green non è data solamente dall’installazione di un impianto fotovoltaico sugli autolavaggi. Certo, già questo significa molto. Installare un impianto fotovoltaico sulla coperture degli impianti di lavaggio auto significa infatti che, durante il giorno, potresti arrivare a prelevare l’energia necessaria al funzionamento del tuo autolavaggio direttamente dai pannelli solari. Meccanismo che potrebbe ripetersi anche di notte, qualora l’impianto sia dotato di batterie di accumulo. In questo modo è possibile utilizzare energie rinnovabili per l’attività e favorire il risparmio energetico.

Ovviamente tutto dipende dalla quantità di superficie che potrai mettere a disposizione per l’installazione del tuo impianto fotovoltaico per autolavaggi. Più la superficie sarà ampia, più pannelli sarà possibile installarvi, più risparmio potrai ottenere.

Ma per rendere un autolavaggio più green non basta ricorrere al fotovoltaico.

Ad esempio, per limitare i consumi energetici di impianti di questo tipo, potrebbe essere opportuno utilizzare tecnologie di autolavaggio che garantiscono un’azione più efficiente rispetto ai lavaggi di vecchia concezione. In questo modo si limitano al minimo gli sprechi d’acqua e di energia, ma garantendo comunque un ottimo livello di detersione del veicolo.

Inoltre potrebbe essere buona norma utilizzare solo prodotti detergenti eco-friendly, biodegradabili e privi di distillati del petrolio in modo da limitare la dispersione in ambiente di sostanze inquinanti. Altro trucco potrebbe essere quello di utilizzare acqua osmotizzata, filtrata finemente. L’acqua così trattata rilascia sulla carrozzeria particelle molto piccole d’acqua, che non necessitano di un passaggio di ceratura e asciugatura finale, in quanto essendo molto fini, sono facilmente asciugabili e non rilasciano fastidiosi aloni di calcare.

Infine, il consumo di energia può essere ridotto anche grazie ad un apposito sistema di illuminazione come un impianto di luce a LED. Tale impianto ha infatti un bassissimo tasso di consumo elettrico, garantendo al tempo stesso luci molto più luminose e durature di normali lampade alogene.

.Il valore aggiunto di un’ immagine “green” per il tuo autolavaggio

L’impianto fotovoltaico per autolavaggi non è solo un investimento economico con un buon ritorno. Ricorrere alle energie rinnovabili per il proprio fabbisogno elettrico ti permette anche di offrire un’immagine di un’ azienda attenta all’ambiente che la circonda. 

Puntare su di un immagine green è sicuramente molto utile in ambito comunicativo visto che potrebbe contribuire a diversificare il tuo autolavaggio dalla concorrenza. Sono molti gli studi che dimostrano che promuovere un immagine green contribuisce a migliorare la percezione che i clienti hanno della tua azienda, in questo caso del tuo autolavaggio.

Solar Cash è la soluzione del fotovoltaico per autolavaggi

Solar Cash offre un servizio di consulenza per autolavaggi come il tuo per aiutarti a vincere la sfida dell’aumento dei costi energetici. I nostri consulenti sono infatti in grado non solo di identificare le potenziali aree di risparmio ma anche di proporre degli impianti fotovoltaici per autolavaggi su misura. Impianti in grado di rispettare tutte le normative che riguardano gli impianti elettrici nei distributori di carburante, la loro sicurezza ed i più alti standard qualitativi.

Inoltre, Solar Cash è specializzata nell’ottenimento di incentivi fiscali. Approfitta quindi delle agevolazioni come il Credito d’imposta 4.0, il Bonus Sud, oppure gli incentivi per le Comunità Energetiche per abbattere il costo dell’investimento e risparmiare per sempre sui costi energetici.

Per maggiori informazioni sugli impianti fotovoltaici per autolavaggi o per ottenere una consulenza energetica Solar Cash srl, compila il form che trovi in questa pagina con i tuoi dati!

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Fotovoltaico e stazioni di rifornimento: tutti i vantaggi

Alla scoperta di tutti i vantaggi del fotovoltaico sulle stazioni di rifornimento

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Il caro energia ha messo a dura prova molte attività italiane e le stazioni di rifornimento sono fra queste attività. La differenza nei costi di gestione è elevatissima. Se nel dicembre del 2020 per 1000 kWh di energia elettrica si registrava una spesa di 1.000 euro, oggi, la stessa quantità di energia elettrica costa ben 2.500 euro.

Le cause del caro energia sono molteplici e sono da ricercarsi in una molteplicità di fattori anche se principalmente sono riconducibili a due aspetti: la pandemia ed il conflitto tra Russia ed Ucraina. La pandemia e le conseguenti misure di lockdown, dopo un primo abbassamento dei prezzi, hanno fatto sì che con la riapertura ed il conseguente aumento della domanda, i prezzi si alzassero a dei livelli ben superiori a quelli del 2019. Il conflitto invece ha infatti avuto l’innegabile effetto di far alzare il prezzo del gas e conseguentemente anche quello dell’elettricità.

Ma come fanno i gestori delle stazioni di rifornimento a far fronte a questi costi?

Le strade sono due: o tagliarli drasticamente, magari riducendo i loro orari di apertura, oppure ricorrendo a soluzioni green ed innovative. In questo contesto si colloca il fotovoltaico sulle stazioni di rifornimento. Un soluzione che indubbiamente permette di risparmiare sui costi di gestione ma che porta con sé anche altri vantaggi.

Abbiamo cercato di fare il punto sul fotovoltaico per le stazioni di rifornimento qui di seguito.

Quali sono i vantaggi del fotovoltaico sulle stazioni di rifornimento?

Sopravvivere al caro energia è diventata una “mission impossible” anche per i distributori di carburante.

Una soluzione per abbattere questi costi è ovviamente rappresentata dal fotovoltaico per le stazioni di rifornimento. D’altronde queste attività hanno dei costi energetici davvero ingenti. Basti pensare al fatto che sono obbligate dalla legge, ma anche per una semplice questione di sicurezza, a tenere illuminate le proprie pompe di benzina sia di giorno che di notte. Inoltre, le pompe di benzina stesse, consumano un discreto quantitativo di energia per il loro funzionamento. Un quantitativo che sarà tanto maggiore quanto più grande sarà il volume di auto che frequentano il distributore in questione.

Il vantaggio più grande di questa soluzione è senza dubbio quello di produrre da soli la gran parte dell’energia che consumerebbe la stazione di rifornimento anche se di certo non è l’unico. Abbiamo cercato di riassumere qui di seguito alcuni dei vantaggi dei pannelli solari sulle stazioni di rifornimento qui di seguito.

Vantaggi di un fotovoltaico sulla stazione di rifornimento: autoconsumo

L’unica soluzione per abbattere in maniera permanente i costi energetici di un distributore è quella di ricorrere ad un impianto fotovoltaico. Grazie ad esso, la tua stazione di rifornimento potrà sfruttare il sole per produrre l’energia necessaria al funzionamento delle pompe di benzina e delle luci della stazione di rifornimento. Basterà installare alcuni pannelli solari sul tetto delle pensiline delle pompe di rifornimento, oppure sul tetto della struttura che ospita il bar oppure altre attività della stessa stazione.

Tuttavia, qualora queste superfici dovessero essere particolarmente ampie, potresti addirittura riuscire, in alcune fasi della giornata, a produrre più energia di quanta ne consumi. In questo caso allora potrebbe essere opportuno immagazzinare questa energia in delle batterie di accumulo e riutilizzarla, magari di notte, quando l’impianto non produce energia a sufficienza.

Ovviamente tutto dipende dalla quantità di superficie che potrai mettere a disposizione per l’installazione del tuo impianto fotovoltaico per stazioni di rifornimento. Più la superficie sarà ampia, più pannelli sarà possibile installarvi, più risparmio potrai ottenere.

Valorizzazione della tua stazione di rifornimento

Il discorso delle superfici a disposizione si lega indissolubilmente a quello della valorizzazione dell’immobile.

Uno stabile che possiede già un impianto fotovoltaico vale più di uno che non lo ha. Ergo, nel caso in cui dovessi vendere la tua stazione di rifornimento ed il suo fotovoltaico, potresti indubbiamente chiedere di più al compratore. Un prezzo che non sarà dato solo dalla somma del valore dell’impianto e dello stabile ma che dovrà tenere conto anche del risparmio che tale impianto potrà garantire alla stazione di rifornimento.

Ottieni gli incentivi fiscali

Il prezzo dei pannelli solari si è notevolmente ridotto in questi ultimi anni. Ma questo non è ancora abbastanza per invogliare gli imprenditori ed i proprietari di stazioni di servizio ad investire nell’energia solare.

Per questo motivo lo stato italiano ha previsto degli incentivi e delle agevolazioni per le imprese che intendono puntare sulla riqualificazione energetica. Ad esempio agevolazioni come il Credito d’imposta 4.0, il Bonus Sud, oppure gli incentivi per le Comunità Energetiche sono senza dubbio alla portata della tua stazione di rifornimento!

Vendere o condividere l’energia che il fotovoltaico sualla stazione di rifornimento produce in eccesso

Durante le ore centrali della giornata, l’energia elettrica prodotta dal tuo fotovoltaico sulle pensiline delle pompe di benzina della tua stazione di rifornimento potrebbe essere maggiore di quella consumata. Per questo, l’energia in eccesso, può essere ceduta alla rete elettrica nazionale e valorizzata secondo le regole del mercato elettrico. In questo caso potresti avvalerti di ben 3 alternative tramite cui vendere questa energia:

  • Scambio sul Posto per impianti fotovoltaici di potenza fino a 500 kW,
  • Ritiro Dedicato
  • Vendita sul mercato libero.

Ma i vantaggi del fotovoltaico stazioni di rifornimento non finiscono di certo qui. L’energia prodotta in eccesso può infatti anche essere condivisa con altri soggetti, sia privati che pubblici, e dare vita così ad una comunità energetica. In questo caso potresti usufruire anche degli incentivi fiscali rivolti alle comunità energetiche.

Il valore aggiunto di un’ immagine “green”

L’impianto fotovoltaico per le stazioni di rifornimento non è solo un investimento economico con un buon ritorno. Ricorrere alle energie rinnovabili per il proprio fabbisogno elettrico ti permette anche di offrire un’immagine di un’ azienda attenta all’ambiente che la circonda.

Puntare sulla responsabilità ambientale è un plus molto spendibile in ambito comunicativo e che potrebbe diversificare dalla concorrenza la stazione di servizio. Sono molti gli studi che dimostrano che promuovere un immagine green contribuisce a migliorare la percezione che i clienti hanno della tua azienda, in questo caso del tuo distributore.

Solar Cash è la soluzione del fotovoltaico stazioni di rifornimento

Solar Cash offre un servizio di consulenza per le stazioni di rifornimento come il tuo per aiutarti a vincere la sfida dell’aumento dei costi energetici. I nostri consulenti sono infatti in grado non solo di identificare le potenziali aree di risparmio ma anche di proporre degli impianti fotovoltaici per stazioni di rifornimento su misura. Impianti in grado di rispettare tutte le normative che riguardano gli impianti elettrici nei distributori di carburante, la loro sicurezza ed i più alti standard qualitativi

Per maggiori informazioni sugli impianti fotovoltaici per stazioni di rifornimento e per ottenere una consulenza energetica Solar Cash srl, compila il form che trovi in questa pagina con i tuoi dati!

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Il fotovoltaico per distributori di benzina

Il fotovoltaico per distributori di benzina è la soluzione contro il caro bollette!

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Il caro energia ha effetto anche su di una categoria, che almeno a prima vista, sembrerebbe esserne immune, quella dei distributori di benzina e delle stazioni di rifornimento più in generale. Sono molte le notizie che riportano la drammatica realtà ovvero che il costo dell’energia è aumentato talmente tanto da pregiudicare la sopravvivenza di queste attività.

La pandemia e le conseguenti misure di lockdown hanno infatti provveduto, in un primo momento, a far calare drasticamente il prezzo dell’energia. Tuttavia, con la riapertura di tutte le attività ed il conseguente aumento della domanda di gas ed elettricità, i prezzi dell’energia sono tornati a salire. Ovviamente sono saliti, ma non ai livelli pre-pandemia. Il prezzo dell’energia è infatti più alto anche se comparato a quello del 2019.

A complicare la situazione c’è anche il conflitto tra Russia ed Ucraina. Il conflitto ha infatti avuto l’innegabile effetto di far alzare il prezzo del gas e conseguentemente anche quello dell’elettricità. A pagare le conseguenze di tutto ciò sono, come al solito, i poveri cittadini ed imprenditori, che a causa di questi aumenti probabilmente si trovano costretti a dover quantomeno ridurre la loro attività.

Ma allora come riuscire a sopravvivere al caro energia?

Una soluzione è senza dubbio quella del fotovoltaico per distributori di benzina. Grazie ad esso infatti le stazioni di rifornimento potrebbero produrre molta dell’energia che consumano ed abbattere così i costi delle loro bollette. Ma non solo, grazie all’energia solare, le pompe di benzina potrebbero anche ridurre il loro impatto ambientale. D’altronde il gasolio, la benzina, il gpl o il metano sono pur sempre dei combustibili fossili che producono emissioni di CO2.

Abbiamo quindi cercato di fare il punto della situazione sul fotovoltaico per distributori di benzina qui di seguito.

I consumi dei distributori di benzina

Prima di spiegare perché potrebbe essere conveniente installare un impianto fotovoltaico per distributori di benzina abbiamo ritenuto opportuno riepilogare i principali costi energetici di una stazione di servizio.

Iniziamo subito con il dire che ovviamente, un grosso ruolo nei consumi di una stazione di servizio, lo gioca senza ombra di dubbio il volume di auto che vi transitano. Più auto si fermeranno a fare rifornimento, più le pompe di benzina dovranno lavorare, ergo consumeranno. Non si tratta di consumi di poco conto, visto che in alcune stazioni di rifornimento, il volume è notevole.

Oltre alla questione dell’utilizzo delle pompe di benzina c’è anche un’altra questione non di poco conto: l’illuminazione. Le stazioni di rifornimento infatti devono essere obbligatoriamente illuminate anche di notte. Certo, già passare da una illuminazione classica ad una a LED garantirebbe un buon risparmio. Tuttavia, ciò non basterebbe a ridurre il problema dei costi energetici delle stazioni di rifornimento. Accanto a questa misura potrebbero essere previsti anche dei sistemi automatici che aumentano o diminuiscono l’intensità della luce a seconda che sia presente o meno un’ auto.

Gli aspetti elencati qui sopra quindi, sebbene possano ridurre i consumi elettrici, non li eliminano del tutto con il risultato che i costi energetici possono comunque risultare elevati. L’unica soluzione per abbattere in modo permanente le bollette è quella di ricorrere ad un fotovoltaico per stazioni di servizio.

Perché installare un fotovoltaico per distributori di benzina?

Come abbiamo appena descritto, l’unica soluzione per abbattere in maniera permanente i costi energetici di un distributore è quella di ricorrere ad un impianto fotovoltaico. Grazie ai pannelli solari infatti è possibile sfruttare il sole per produrre l’energia necessaria al funzionamento delle pompe di benzina e delle luci della stazione di rifornimento. Installando i pannelli solari sul tetto delle pensiline delle pompe di rifornimento, ma anche sul tetto della struttura che ospita il bar oppure altre attività della stessa stazione, è possibile produrre l’energia di cui si ha bisogno.

Ma non solo, grazie ad una batteria di accumulo potresti riuscire a sfruttare l’energia che l’impianto produce in eccesso durante il giorno, durante la notte. In questo modo potresti ad esempio alimentare le lampadine del tuo distributore tutta la notte tagliando drasticamente il costo di questa spesa.

Certo, ovviamente l’entità del risparmio dipende dalla superficie da dedicare all’installazione dei pannelli fotovoltaici per distributori di benzina. Più la superficie delle pensiline saranno grandi, più grande potrà essere l’impianto fotovoltaico che potrai installare. Ergo, più grande è la superficie, più grande sarà il risparmio. Risparmio che ti permetterà, nel giro di pochi anni, di rientrare del costo dell’investimento che hai sostenuto e di liberare risorse per effettuare altri investimenti.

Fotovoltaico sui distributori di benzina: una soluzione intelligente e sostenibile

Quella del fotovoltaico sui distributori di benzina è senza dubbio una soluzione intelligente, visto il risparmio che permette di ottenere, ma anche sostenibile. Utilizzando l’energia solare per produrre l’energia elettrica di cui ha bisogno una stazione di rifornimento, di fatto si limita l’emissione di gas serra per la produzione di tale elettricità.

Certo, il carburante venduto dalla stazione di rifornimento produrrà comunque molto gas serra in più rispetto a quello non emesso in atmosfera grazie a pannelli solari. Se non altro però, l’attività della stazione di servizio, quella limitata al rifornimento di auto e mezzi, avverrà in maniera green ed ecosostenibile. Un primo passo importante verso il futuro e verso l’abbattimento delle emissioni di gas serra.

Ma è sostenibile anche da un punto di vista economico. Con i pannelli solari, una stazione di rifornimento, consumerà meno energia, ergo dovrà sostenere costi energetici minori. Ciò permetterà al titolare o gestore di liberare risorse per effettuare nuovi investimenti o assumere più personale.

Inoltre, un discorso simile può essere fatto anche per le auto elettriche. E’ infatti possibile immaginare come i distributori si dotino sempre più di colonnine di ricarica delle auto elettriche, colonnine che potrebbero fornire a loro volta l’energia alle auto grazie a quella ottenuta dal sole.

Il valore aggiunto di un’ immagine “green”

L’impianto fotovoltaico per i distributori di benzina non è solo un investimento economico con un buon ritorno. Ricorrere alle energie rinnovabili per il proprio fabbisogno elettrico ti permette anche di offrire un’immagine di un’ azienda attenta all’ambiente che la circonda. Puntare sulla responsabilità ambientale è un plus molto spendibile in ambito comunicativo e che potrebbe diversificare dalla concorrenza la stazione di servizio. Sono molti gli studi che dimostrano che promuovere un immagine green contribuisce a migliorare la percezione che i clienti hanno della tua azienda, in questo caso del tuo distributore.

Solar Cash è la soluzione del fotovoltaico per i distributori di benzina

Solar Cash offre un servizio di consulenza per i distributori di benzina come il tuo per aiutarti a vincere la sfida dell’aumento dei costi energetici. I nostri consulenti sono infatti in grado non solo di identificare le potenziali aree di risparmio ma anche di proporre degli impianti fotovoltaici per stazioni di rifornimento su misura. Impianti in grado di rispettare tutte le normative che riguardano gli impianti elettrici nei distributori di carburante, la loro sicurezza ed i più alti standard qualitativi

Infine Solar Cash è specializzata nell’ottenimento di incentivi fiscali volti alla riduzione del costo dell’investimento. Incentivi fiscali cui può accedere anche il tuo distributore di carburante!

Per maggiori informazioni sugli impianti fotovoltaici per il tuo distributore e per ottenere una consulenza energetica Solar Cash srl, compila il form che trovi in questa pagina con i tuoi dati!

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