Cosa è il raffrescamento evaporativo o adiabatico?
Alla scoperta del raffrescamento evaporativo o adiabatico
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Il principio fisico del raffrescamento evaporativo o adiabatico (Wikipedia) è conosciuto dall’uomo da oramai diversi secoli. Tuttavia fino a questo ultimo periodo non è stato possibile utilizzarlo in maniera sistematica per raffrescare gli ambienti, siano essi di edifici residenziali o produttivi.
In poche parole, questo sistema sfrutta la capacità dell’aria di trattenere l’umidità (vapore acqueo) ed al tempo stesso riuscire a diminuire la propria temperatura. L’aria molto calda e con una bassa percentuale di umidità relativa è in grado di assorbire molto vapore acqueo e di conseguenza di abbassare la propria temperatura. Ecco perché grazie al raffrescamento evaporativo è possibile avere ambienti di lavoro freschi e quindi più vivibili.
Il processo che abbiamo appena descritto ha un grande lato positivo: non necessita di grandi quantitativi di energia. Avvalersi di condizionatori adiabatici o evaporativi quindi consente di ridurre i consumi energetici. Consumi che praticamente si azzerano se questi impianti vengono abbinati a impianti fotovoltaici aziendali. Inoltre, questo sistema, garantisce degli ottimi risultati soprattutto in ambienti ampi e spaziosi, a condizione che sia garantito un costante ricambio d’aria. Sono quindi un ottimo sistema di raffrescamento per capannoni industriali, magazzini, centri commerciali, ospedali, ecc.
Per questo motivo abbiamo cercato insieme ai nostri esperti di fare il punto sul raffrescamento evaporativo adiabatico .
Come funziona un raffrescatore evaporativo nello specifico?
Abbiamo appena accennato al funzionamento di un climatizzatore di tipo evaporativo. Tuttavia riteniamo che per comprenderne appieno il funzionamento sia necessario approfondire questo argomento, come abbiamo fatto qui di seguito.
Il raffrescamento evaporativo utilizza una delle proprietà fisiche dell’aria. A seconda della sua temperatura, l’aria è in grado di assorbire più o meno vapore acqueo. Il rapporto tra la quantità effettiva di vapore acqueo contenuto in un certo momento nell’aria e la quantità massima che questa piò contenere è quella che chiamiamo umidità relativa (U.R.). Il raffrescamento evaporativo dunque consente di aggiungere all’aria tutto il vapore acqueo possibile facendo in modo che essa perda il calore che contiene dentro di si.
L’obiettivo quindi è quello di saturare di umidità l’aria, ovvero portare l’umidità relativa dell’aria al 100% in modo da abbassarne la temperatura il più possibile. Questo significa che se una certa quantità di aria ha una Umidità Relativa bassa è in grado di assorbire molta acqua e viceversa. Anche la temperatura dell’aria influenza questo processo: più l’aria è calda, più umidità può assorbire.
Ma perché l’aria può assorbire umidità?
Il calore contenuto nell’aria, consente di far evaporare una certa quantità di acqua. Il calore impiegato in questo processo, di fatto viene sottratto alla stessa aria che quindi si raffredda. L’aria quindi:
- aumenta la sua % di U.R. relativa;
- perde al tempo stesso parte del suo calore e quindi abbassa la sua temperatura.
Come funziona un sistema di raffrescamento adiabatico industriale
I condizionatori adiabatici quindi sono apparecchiature di raffrescamento evaporativo costruite per utilizzare al meglio questo principio.
Sostanzialmente questi condizionatori prelevano l’aria calda dall’esterno umidificandola e quindi raffreddandola. Una volta raffreddata quest’aria viene inviata all’interno degli edifici con enormi benefici per coloro che si trovano all’interno di essi visto che possono sentire sulla loro pelle il calo della temperatura. Una raffrescamento che si dimostra particolarmente efficiente negli edifici di grandi dimensioni.
Questi condizionatori sono dunque composti da un ventilatore e da piccola pompa per il ricambio dell’acqua. E’ tale pompa a garantire la possibilità di introdurre nuovo vapore acqueo nell’aria immessa dall’esterno e quindi dare il via a tutto il processo di raffreddamento evaporativo. L’unità dovrà quindi essere connessa in modo permanente all’impianto idrico ed a quello elettrico in modo da alimentare il ventilatore e la pompa. Il condizionatore adiabatico provvederà in modo autonomo, grazie alla sua elettronica, ad effettuare i vari riempimenti ed integrazione dell’acqua in funzione dell’effettiva evaporazione. Stesso discorso per lo scarico dei residui d’acqua con elevata concentrazione di calcare. L’unica cosa che può ancora migliorare l’efficienza di questi dispositivi è di fatto un comando a distanza che ne garantisce la gestione da remoto.
I vantaggi del raffrescamento evaporativo o adiabatico
Il principio alla base del funzionamento e la struttura interna dei dei climatizzatori adiabatici industriali è molto semplice. Ovviamente, questi aspetti, influiscono in maniera considerevole sul prezzo di questo dispositivo. Costo che ovviamente è nettamente inferiore rispetto ai classici condizionatori. Tra l’altro anche i consumi sono notevolmente ridotti con evidenti vantaggi nelle bollette degli imprenditori come te. Quest’ultima infatti è una questione di vitale importanza nel contesto attuale, soprattutto se consideriamo che oggi il prezzo dell’energia per le imprese come la tua è aumentato anche di 3 volte rispetto ad un anno fa. Inoltre, la loro semplicità strutturale ne agevola anche la manutenzione.
I sistemi di raffrescamento evaporativo sono quindi la soluzione ideale per le imprese e le attività che vogliono dare un taglio alle loro bollette. I climatizzatori evaporativi sono particolarmente adatti per alleviare le temperature di locali di lavoro come:
- centri commerciali
- interni ospedalieri
- sale macchinari
- scuole
- locali di aziende agricole
- allevamenti
Fra i vantaggi non possiamo non menzionare anche la loro facilità di installazione. Il raffrescatore può essere facilmente posizionato sul tetto o a parete in base alla conformazione dell’edificio.
Un altro vantaggio dei raffrescatori adiabatici è che sono caratterizzati da una composizione modulare. Tale composizione consente di scegliere specifiche zone da raffrescare, evitando, così, inutili sprechi di energia. Inoltre, il fatto che si tratti di un sistema modulare, permette di potenziare l’impianto anche in un momento successivo alla sua installazione.
Alcuni consigli per l’installazione di un sistema di raffrescamento evaporativo
Quando si deve installare un sistema di raffrescamento evaporativo all’interno di un edificio è necessario valutare attentamente se l’edificio possiede i requisiti necessari.
Nel caso di un edificio industriale o commerciale di notevoli dimensioni è utile considerare che un condizionatore adiabatico può essere posizionato a pochi metri dal suolo (in genere 4 o 5m), ottimizzando la climatizzazione interna, poiché si evita di rinfrescare inutilmente le zone che si trovano ad altezze non frequentate da operatori o clienti.
L’edificio in questione deve assicurare un costante ricambio d’aria nei locali lasciando uscire l’aria precedentemente immessa da finestroni, portoni e simili che dovrebbero sempre essere lasciati aperti. Ciò è un ulteriore vantaggio perché l’aria nei locali perché si evita la permanenza di aria viziata nei locali. In caso contrario è necessario installare opportune condotte di estrazione dell’aria.
Un altro vantaggio dei raffrescatori adiabatici è che sono caratterizzati da una composizione modulare. Tale composizione consente di scegliere specifiche zone da raffrescare, evitando, così, inutili sprechi di energia. Inoltre, il fatto che si tratti di un sistema modulare permette di potenziare l’impianto anche in un momento successivo alla sua installazione.
Vuoi installare un sistema di raffrescamento evaporativo all’interno della tua azienda? Compila il modulo che trovi qui sotto con i tuoi dati ed attendi la chiamata del nostro operatore!