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Torna la cessione del credito multipla con il DL 13/2022

Con l’approvazione del DL 13/2022 correttivo al DL Sostegni ter torna la cessione del credito multipla!

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Il 19 maggio 2020, in piena pandemia, l’allora governo Conte si trovò costretto ad approvare delle misure di sostegno all’economia. Fra queste figurava l’oramai famoso Decreto Rilancio, una misura storica e dall’enorme portata il cui scopo era quello di introdurre agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica e sismica degli edifici. Sebbene queste agevolazioni erano rivolte principalmente ed edifici residenziali, la normativa ha avuto importanti ricadute anche per le imprese.

Fra le novità più significative introdotte dalla misura infatti figurano le alternative alla fruizione del beneficio alla detrazione in dichiarazione dei redditi. Ci riferiamo in particolare allo sconto in fattura ed alla cessione del credito, recentemente prorogate fino al 2024 e 2025 per il superbonus (ne parliamo anche qui).

La normativa, fin dalla sua approvazione, è stata oggetto di continue revisioni. Se prima non c’era nessun limite al numero di cessioni del credito, adesso invece il credito può essere ceduto fino a tre volte. Queste limitazioni e revisioni sono state introdotte con l’obiettivo di imitare le frodi ai danni dello stato. Una cessione del credito indiscriminata infatti ha corrisposto a dei continui tentativi di frode realizzati ai danni dello stato. Per questo motivo, da una cessione illimitata, il legislatore è passato ad una cessione unica, per poi tornare su suoi passi e prevedere una cessione del credito multipla fino a 3 passaggi con il D. Legge 13/2022.

Analizziamo queste modifiche alla normativa qui di seguito.

Il Decreto Rilancio in breve

Riportiamo gli aspetti più importanti del Decreto Rilancio in merito alla cessione del credito ed allo sconto in fattura qui di seguito per comodità. In questo modo ci sarà più facile comprendere appieno i cambiamenti apportato dal DL 13/2022.

Coloro che effettuano interventi di efficientamento energetico e sismico che danno diritto alla maturazione dei crediti d’imposta (anche le imprese dunque), potevano decidere di optare:

  • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati. In questo caso il fornitore consenziente, recupera il contributo anticipato, sotto forma di credito d’imposta di importo pari alla detrazione spettante nel proprio cassetto fiscale;
  • per la cessione di un credito d’imposta illimitata a favore di altri soggetti tra cui banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario e imprese di assicurazione.

La nuova cessione del credito multipla

Il D. Legge 13/2022, ha quindi modificato nuovamente la cessione del credito d’imposta, portandola a massimo 3 passaggi (2 oltre il primo relativo allo sconto in fattura). Cerchiamo di spiegare meglio quanto appena espresso.

Analizziamo il caso di un fornitore, come ad esempio noi di Solar Cash, che opera tramite lo sconto in fattura. Ai sensi del DL 13/2022 costui potrà:

  • Cedere il credito d’imposta ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione da parte di questi soggetti se non verso banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario, imprese di assicurazione per un massimo di due volte;
  • Cedere il credito per un massimo di 2 volte a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario, imprese di assicurazione.

Nel caso in cui il beneficiario della detrazione decida di optare per la cessione del credito invece potrà cederla, per un massimo di due volte, solamente a:

  • banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’art. 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (banche, intermediari);
  • società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’art. 64 del predetto testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia;
  • imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia ai sensi del D.Lgs. 7 settembre 2005, n. 209.

Cessione del credito multipla: Introduzione del codice univoco

Il D. Legge 13/2022 non si limita a ripristinare, seppur parzialmente, il meccanismo della cessione del credito multipla.

Con questo decreto, in particolare, il legislatore ha previsto che a partire dal 1° maggio 2022, l’Agenzia delle Entrate assegni un codice univoco ai crediti d’imposta. I crediti d’imposta diverranno a questo punto indivisibili e quindi non potranno più essere praticate ulteriori cessioni parziali.

Perché cedere o acquistare un credito d’imposta?

Ma perché il ritorno alla cessione del credito multipla era cosi atteso? Quali sono i vantaggi che si possono ricavare dalla cessione o dall’acquisto del credito?

Abbiamo cercato di analizzare questi vantaggi sia dal punto di vista di chi cede che di chi acquista il credito d’imposta qui di seguito partendo dai primi soggetti.

Solitamente, chi cede un credito d’imposta ha necessità di monetizzare questo credito. Ad esempio, un fornitore che realizza i lavori per il Superbonus 110%, dovendo anticipare i costi del materiale per realizzare il cantiere, potrebbe trovarsi a corto di liquidità. Cedere quindi il credito d’imposta permetterebbe di fatto a questo soggetto di trovare una liquidità certa e pressoché immediata. Inoltre, proprio perché si trova in difficoltà potrebbe essere costretto a rinunciare a parte della detrazione pur di ottenere la liquidità e quindi a vendere il credito ad un importo inferiore al suo valore.

Anche gli acquirenti hanno i loro vantaggi. Il primo di questi, senza dubbio, deriva da quanto abbiamo espresso poco fa. Se i crediti d’imposta vengono ceduti ad un importo inferiore al loro reale valore allora, l’acquirente può ricavarne un guadagno immediato dato dalla differenza tra il valore reale ed il prezzo pagato.

A questo punto però entra anche in gioco il fattore che è possibile utilizzare questi crediti d’imposta in compensazione orizzontale. In sostanza quindi, acquistando un credito d’imposta è possibile utilizzarlo per regolare la posizione nei confronti dell’erario (come spieghiamo qui). Ma acquistando questo credito ad un importo inferiore al suo reale valore, di fatto significa ottenere uno sconto sulle imposte da versare all’erario.

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Compensazione orizzontale: è possibile utilizzare i crediti d’imposta anche nel 2022?

I crediti fiscali possono essere utilizzati in compensazione orizzontale anche nel 2022 anche per i titolari di partita IVA!

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Oramai da qualche anno a questa parte, il legislatore ha previsto la possibilità di utilizzare i crediti fiscali vantati nei confronti dell’erario in compensazione orizzontale. Un’ottima notizia quindi per tutti quei soggetti che avendo fruito di bonus fiscali che fanno maturare crediti d’imposta (come quelli per le imprese di cui parliamo qui), possono avvalersi di questi crediti per regolare la propria posizione con l’erario.

La compensazione orizzontale infatti è la possibilità di regolarizzare la propria posizione fiscale utilizzando dei crediti fiscali per coprire debiti fiscali relativi ad imposte di natura diversa. Ad esempio possiamo utilizzare un credito Irpef, come quelli provenienti dai bonus edilizi, per compensare un debito INPS (ne parliamo anche qui).

La compensazione orizzontale per quanto sia un concetto semplice ed intuitivo può però essere complicato dal punto di vista della sua gestione pratica. Non è semplice infatti intercettare i tentativi di frode così come monitorare il reale stato di debiti e crediti nei confronti dell’erario. Per questo motivo, nel corso degli anni le compensazioni orizzontale hanno subito limitazioni a più riprese.

Qui di seguito abbiamo cercato di riassumere brevemente alcune delle norme attualmente vigenti che riguardano appunto la compensazione orizzontale. 

Se vuoi conoscere le novità sulla cessione del credito d’imposta dopo l’approvazione del Decreto Legge 11/2023, leggi il nostro articolo aggiornato qui.

L’utilizzo del credito d’imposta in compensazione in F-24

Come abbiamo avuto modo di anticipare precedentemente è possibile utilizzare i crediti d’imposta in compensazione orizzontale tramite il modello F-24. I crediti d’imposta in questione sono sia quelli derivati dai bonus edilizi e per l’efficientamento energetico, ma anche quelli per le misure di sostegno alle imprese.

Questi crediti d’imposta possono essere usati in compensazione orizzontale per regolare la propria posizione fiscale saldando i debiti relativi alle imposte:

  • Irpef;
  • Ires;
  • Irap
  • tutti gli altri crediti compensabili tramite il modello F24 ordinario.

Tuttavia, usufruire dei bonus fiscali non è l’unico modo per venire in possesso dei crediti d’imposta. E’ infatti possibile acquistare questi crediti e portarli poi in compensazione orizzontale. Ma perché dovrei acquistare questi crediti d’imposta? Non è più semplice semplicemente regolare la propria posizione con l’erario direttamente?

Il vantaggio di acquistare dei crediti fiscali risiede nel fatto che essi i vengono ceduti ad un importo inferiore al loro reale valore. Ad esempio è possibile acquistare 100.000 euro di crediti fiscali a soli 87.000 € ottenendo un guadagno immediato di 13.000 €. Un guadagno che a tutti gli effetti è anche uno sconto sulle imposte che dovresti pagare allo stato dal momento che puoi utilizzare i crediti prevenienti da questi bonus fiscali in compensazione orizzontale.

Limite massimo alle compensazioni nel 2022

Qualè l’importo massimo dei crediti d’imposta che posso portare in compensazione orizzontale?

Dal 2022 il limite alle compensazioni è stato incrementato a 2 milioni di euro (Legge di Bilancio 2022). Precisiamo inoltre che il limite alla compensazione di cui all’art. 34

“opera cumulativamente, per anno solare, per tutti i crediti d’imposta dei quali è titolare il contribuente, e non singolarmente per ciascun credito d’imposta”.

La compensazione in presenza di debiti fiscali

L’articolo 122 del decreto Rilancio, prevede espressamente che, ai crediti d’imposta ottenuti tramite le detrazioni cedibili:

“non si applicano i limiti di cui all’articolo 31, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122”.

I limiti alla compensazione orizzontale introdotti dall’ art. 31, comma 1, del decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010 non sono quindi più in vigore. Ricordiamo brevemente che l’articolo in questione bloccava l’utilizzo in compensazione dei crediti fiscali in presenza di cartelle esattoriali non pagate per almeno 1500 euro.

In sostanza quindi è comunque possibile utilizzare il credito d’imposta in compensazione orizzontale anche qualora il soggetto che lo porta in detrazione ha dei debiti verso l’erario. L’importante è che questo credito riguardi dei tributi erariali.

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Utilizzo del credito d’imposta in compensazione orizzontale con l’F24

Tutte le possibilità di utilizzo del credito d’imposta maturato dalle agevolazioni fiscali come quelli per l’efficientamento energetico delle imprese in compensazione orizzontale

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Le agevolazioni per le imprese riguardano soprattutto la concessione loro di contributi tramite credito d’imposta. Le imprese quindi, una volta verificato il rispetto dei requisiti necessari possono usufruire di credito d’imposta che possono utilizzare in compensazione orizzontale per saldare all’erario le imposte che devono.

L’utilizzo del credito d’imposta in compensazione orizzontale, non solo per i titolari di partita IVA ma anche per coloro che ne sono sprovvisti, ha scatenato la curiosità di molti imprenditori. Precisiamo che per compensazione orizzontale ci riferiamo alla possibilità di utilizzare un credito per compensare un debito relativo a imposte di natura diversa. In sostanza quindi l’utilizzo dei crediti d’imposta può servire a regolare la propria posizione nei confronti dell’erario.

Una possibilità a dir poco eccezionale sia per i privati che per le imprese che si trovano a dover pagare ogni anno cifre a dir poco importanti di imposte. La possibilità di utilizzo del credito d’imposta in compensazione orizzontale inoltre è stata estesa dal Decreto Rilancio anche a tutti i contribuenti che hanno debiti iscritti a ruolo maggiori di 1500 euro.

Cerchiamo di esaminare i dettagli di quanto appena affermato qui di seguito.

La cessione del credito o lo sconto in fattura

Il Decreto Rilancio, oltre ad introdurre delle detrazioni fiscali per l’efficientamento energetico e sismico degli edifici rivolte alle persone fisiche e non alle imprese, ha anche introdotto delle modalità alternative per usufruire della detrazione fiscale. 

Queste modalità alternative non sono però relative solamente al Superbonus 110%, ma riguardano più in generale a tutte quelle detrazioni che generano, a favore del beneficiario, un credito d’imposta.

Ci riferiamo in particolar modo allo sconto in fattura, ed alla cessione del credito. Chi beneficia delle detrazioni può quindi optare:

  • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati. In questo caso il fornitore consenziente, recupera il contributo anticipato, sotto forma di credito d’imposta di importo pari alla detrazione spettante nel proprio cassetto fiscale;
  • per la cessione di un credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante, ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successive cessioni.

I cambiamenti introdotti D.L. 13/2022

I crediti provenienti dallo sconto in fattura, essendo maturati direttamente dal fornitore che ha realizzato e gli interventi potranno, ai sensi del D.L. 13/2022 possono:

  • essere oggetto di cessione ad altri soggetti compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione da parte di questi soggetti se non verso anche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario, imprese di assicurazione per un massimo di due volte;
  • essere oggetto di cessione per un massimo di 2 volte a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario, imprese di assicurazione.

I crediti d’imposta non maturati da sconto in fattura invece potranno solamente essere ceduti, per un massimo di due volte a:

  • banche e intermediari finanziari iscritti all’albo;
  • società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all’albo;
  • imprese di assicurazione autorizzate

A questo punto c’è una doverosa considerazione da riportare che riguarda più in generale la cessione del credito. Se il credito d’imposta può essere ceduto, è quindi implicito che qualcuno lo acquisti.

Ma perché alcuni soggetti, che nel caso di un credito d’imposta maturato da sconto in fattura possono anche essere le imprese come la tua, dovrebbero acquistare il credito? Quale utilizzo del credito d’imposta è così vantaggioso da invogliare soggetti a comprarlo?

L’utilizzo del credito d’imposta in compensazione in F-24

A questo punto è venuto il momento di spiegare l’utilizzo dei crediti d’imposta in compensazione orizzontale tramite il modello F-24.

Acquistare o utilizzare questi crediti fiscali significa aver la possibilità di utilizzarli per regolare la propria posizione nei confronti dell’erario portando a compensazione questi crediti con il modello F-24. Possono essere utilizzati così i crediti:

  • Irpef;
  • Ires;
  • Irap.
  • tutti gli altri crediti compensabili tramite il modello F24 ordinario.

Il limite annuo di crediti compensabili per il 2022 è di 2 milioni di euro (art. 72 Legge n. 234/2021).

Ma il punto non è tanto la possibilità di utilizzo del credito d’imposta in compensazione.

Il punto è che l’acquisto del credito di solito avviene ad un importo inferiore rispetto al suo reale valore. Ad esempio è possibile acquistare un credito di 100.000 euro pagandolo 87.000 euro ed ottenendo di fatto uno sconto, sulle imposte da versare all’Agenzia delle Entrate di 13.000 euro.

La compensazione in presenza di debiti fiscali

L’art. 31, comma 1, del decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010 bloccava l’utilizzo in compensazione dei crediti fiscali in presenza di debiti fiscali che ammontano almeno a 1500 euro. Un divieto che però riguardava solamente la compensazione orizzontale. Tuttavia oggi non è più così.

L’articolo 122 del decreto Rilancio, prevede espressamente che, ai crediti d’imposta leggi alle detrazioni cedibili:

“non si applicano i limiti di cui all’articolo 31, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122”.

Questo significa quindi che il fatto che anche in presenza di irregolarità nei pagamenti verso il fisco italiano si può procedere con l’utilizzo del credito in compensazione orizzontale.  Una possibilità che non riguarda solamente la prima cessione, ma anche tutte le successive, ovvero le altre due.

I vantaggi del credito d’imposta

L’ utilizzo del credito d’imposta in compensazione orizzontale quindi è conveniente, soprattutto nel caso in cui lo acquisti. Abbiamo provato a ricapitolare i vantaggi di questa operazione qui di seguito perché acquistare dei crediti d’imposta potrebbe convenirti:

  • Acquistare un credito d’imposta significa realizzare un guadagno certo. Il punto è che solitamente i crediti d’imposta sono venduti ad un importo inferiore rispetto al loro reale valore. Ad esempio, puoi acquistare un credito d’imposta del valore di 100.000 euro, a 87.000 euro guadagnando di fatto 13.000 euro.
  • Abbattere il carico fiscale maniera legale. Come abbiamo spiegato prima, il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione orizzontale tramite il modello F-24. Acquistare un credito d’imposta ad un importo inferiore rispetto al suo reale valore significa quindi di fatto pagare meno tasse!
  • Investimento sicuro. L’articolo 121 del DL Rilancio, commi 5,6 e 7, stabilisce che eventuali violazioni di norme e requisiti sono a carico del beneficiario della detrazione. Questo significa che Fornitori e cessionari rispondono solamente quando venga provato il loro concorso di colpa nella nascita del credito, oppure per l’utilizzo del credito in modo irregolare.

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Solar Cash è in possesso di tutte le Global System Certification previste dalla normativa ISO!

Solar Cash è finalmente in possesso di tutte le Global System Certification previste dal pacchetto della normativa ISO

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Quando un’azienda attraversa una crescita, sia in termini di fatturato che di personale, è necessario cercare di armonizzare questa crescita attraverso l’implementazione di precise procedure. Non solo per evitare che l’anarchia possa farsi strada tra le dinamiche aziendali, ma anche per garantire il continuo miglioramento dei propri standard produttivi e quindi una presenza sul mercato sempre competitiva. In particolare, le procedure di gestione che servono a garantire la qualità dei servizi ai clienti che possono essere raggruppate all’interno della famosa normativa che prevede il rilascio delle certificazioni ISO.

Ebbene, siamo orgogliosi di annunciare che Solar Cash ha finalmente ottenuto il pacchetto completo della normativa ISO (scopri di più qui) che comprende le seguenti certificazioni.

  • ISO 9001:2015;
  • ISO 14001:2015;
  • ISO 45001:2018.

Un risultato straordinario questo, se pensiamo che in questi due anni abbiamo dovuto affrontare momenti drammatici come l’esplodere della pandemia. Ancor più straordinario se lo contestualizziamo con la nostra crescita non indifferente che oggi ci porta ad essere una delle realtà più importanti del centro Italia per quanto riguarda il settore dell’efficientamento energetico. L’ottenimento di queste certificazioni però non è solo un traguardo che siamo orgogliosi di aver raggiunto, ma un punto di partenza per fare ancora meglio.

Per essere più chiari abbiamo cercato di riassumere brevemente tutto il discorso legato alla normativa ISO 9001 qui di seguito.

Cos’è la normativa ISO 9001?

La normativa ISO 9001 specifica i requisiti di un sistema di gestione per la qualità quando un’organizzazione ha l’esigenza di dimostrare la propria capacità di fornire con regolarità prodotti o servizi che soddisfano i requisiti del cliente. La norma in questione quindi serve anche per individuare i requisiti applicabili a ciò, specie quando l’organizzazione mira ad accrescere la soddisfazione del cliente tramite l’applicazione efficace del sistema, compresi i processi per il miglioramento del sistema stesso, e ad assicurare la conformità ai requisiti.

La norma si basa su sette principi:

  • Attenzione al cliente
  • Leadership
  • Coinvolgimento delle persone
  • Approccio per processi
  • Miglioramento
  • Processo decisionale basato sull’evidenza
  • Gestione delle relazioni con le parti interessate

Tutti i requisiti della ISO 9001 sono generici e destinati ad essere applicati da tutte le organizzazioni, indipendentemente dalla tipologia, dimensione e natura dei prodotti/servizi forniti, che intendano migliorare il proprio modo di operare.

Il miglioramento non rappresenta semplicemente l’aspirazione ad una performance sempre migliore, ma anche la gestione del continuo cambiamento che le organizzazioni devono attuare per rispondere alle esigenze e necessità del mercato in continua e veloce mutazione.

Solar Cash ha quindi adottato un Sistema di Gestione della Qualità Certificato con lo scopo di aumentare la quota di mercato, ridurre i costi aziendali e migliorare la soddisfazione del cliente oltre che per adattarsi in maniera efficace al cambiamento. In questo modo cerchiamo di guardare al futuro tramite strumenti gestionali finalizzati al successo dell’organizzazione a completa disposizione del nostro management.

Le certificazioni della normativa ISO di Solar Cash

Il pacchetto completo delle certificazioni ISO che abbiamo ottenuto è il seguente.

  • ISO 9001:2015;
  • ISO 14001:2015;
  • ISO 45001:2018.

Proviamo a descrivere brevemente qui di seguito in cosa consistono queste certificazioni.

ISO 9001:2015

La norma ISO 9001:2015 individua lo standard inerente la gestione della qualità. Questo riguarda un insieme di procedure che assicuri da parte dell’azienda la cura della soddisfazione del cliente, in accordo con lo sviluppo continuo e il miglioramento delle performance aziendali.

ISO 14001:2015

L’ambito di riferimento di questa norma è quello ambientale. A un’azienda in possesso di certificazione ISO 14001:2015 è riconosciuto il rispetto dei requisiti individuati dallo standard rispetto al sistema di gestione ambientale. Nel dettaglio questo si traduce nell’adozione di una serie di procedure atte alla valutazione e al controllo dell’impatto delle attività di un’azienda.

Ci teniamo a sottolineare come, visto che il settore della nostra azienda è quello dell’efficientamento energetico, siamo particolarmente orgogliosi di aver ottenuto questa certificazione. Siamo infatti convinti che l’Efficienza Energetica non sia solo un investimento per ridurre i costi ma anche una priorità per l’ambiente e per la nostra vita. 

ISO 45001:2018

La norma ISO 45001:2018 individua i requisiti standard di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro da parte di un’azienda. Quest’ultimo è applicabile a tutte le realtà produttive e mira al rispetto della normative, al miglioramento continuo e al raggiungimento degli obiettivi prefissati in tema salute e sicurezza sul lavoro.

Conclusioni

Scegliere Solar Cash, anche alla luce di quanto abbiamo appena cercato di spiegare tramite l’ottenimento del pacchetto completo di certificazioni ISO, significa quindi scegliere un’azienda seria, solida ed affidabile oltre che attenta alle persone che ne fanno parte.

Un’azienda che non solo mette al centro l’esigenze dei propri clienti ma anche quelle del pianeta in cui viviamo contribuendo attivamente alla riduzione dell’emissione di gas serra in atmosfera. Un doppio obiettivo che sicuramente mette d’accordo tutte le esigenze, anche e soprattutto quelle delle persone che verranno dopo di noi.

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Come proteggere i tuoi soldi dai costi conti corrente con il credito d’imposta

I costi conti conto corrente sono in forte rialzo. Scopri come proteggere i tuoi risparmi investendo nel credito d’imposta

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Il 2022 sarà l’anno dei rincari come purtroppo si può facilmente desumere dalle bollette di gas e luce (ne parlavamo anche qui a suo tempo). Purtroppo però ad aumentare non saranno solo utenze di luce e gas, ma a mettere in crisi le imprese e le famiglie italiane saranno anche gli aumenti sui costi dei conti corrente che già si vanno ad aggiungere ai pesanti oneri finanziari passivi.

A rendere bene l’idea di questi rincari sui costi di gestione dei conti corrente è l’analisi condotta da Altroconsumo su un campione di oltre 400 conti corrente che prende in esame anche gli altri servizi bancari. Da questa inchiesta emerge come questi costi dei c/c bancari abbiano subito un aumento che va dal 7 al 14%. Emerge anche inoltre che altri servizi bancari, come ad esempio il canone di pagamento per il bancomat o per la carta di credito, o quello per operazioni come i bonifici, soprattutto se effettuati presso le filiali anziché online.

Ma esiste un modo per proteggere i nostri soldi da questi aumenti dei costi del conto corrente? Cosa c’entra il credito d’imposta?

Abbiamo cercato di fare il punto della situazione qui di seguito per poi spiegare brevemente perché conviene acquistare il credito d’imposta.

L’aumento delle spese dei conti corrente

Gli aumenti delle spese dei conti corrente sembrano risparmiare solo i giovani. Famiglie, pensionati, ma soprattutto imprese stanno subendo dei rincari compresi tra il 7 ed il 14%.

Non solo aumenti relativi ai costi dei C/C ma anche ad altri servizi bancari come ad esempio l’aumento per il canone della carta di debito ovvero il bancomat. Aumento che, qualora l’Antitrust accolga la richiesta di Bancomat spa di abolire la commissione a carico del cliente sul prelievo di contante per spostarla sulla banca proprietaria dello sportello automatico potrebbe anche essere più sostanzioso.

A queste spese inoltre dobbiamo per forza di cosa sommare limposta di bollo di 34,20 euro per le giacenze sopra i 5 mila euro e la ritenuta fiscale sulle sulle giacenze di conto da parte dello stato che ammonta al 26%.

Le commissioni delle banche sui bonifici e le carte di credito

Anche le commissioni sulle varie operazioni bancarie, sempre da quanto emerge dall’analisi di Altroconsumo, sono aumentate.

In particolare, i costi dei bonifici effettuati in filiale sono aumentati mediamente dell’8,8 % mentre quelli online del 5,26 %. Il web, in questo caso, conviene sempre non tanto per il minor aumento di questi costi, quanto perché la spesa media tra online e sede fisica cambia rispettivamente dai circa 40 centesimi del web ai 4,71€ dei bonifici effettuati in filiale. Il bonifico istantaneo invece ha subito un sovrapprezzo intorno all’euro e mezzo.

Il rincaro del canone per la carta di credito invece è di circa il 7,4%, portando il costo sui 29€ all’anno di media.

Una dato sorprendente inoltre riguarda conti correnti aperti da molti anni presso lo stesso istituto. Paradossalmente, i nuovi conti appena aperti hanno un costo inferiore rispetto a quelli aperti da più di 10 anni della metà: 113,50 euro l’anno contro i 54 euro.

Come faccio a sapere quanto costa un conto corrente?

Quanto costa ogni anno un c/c bancario? Sono in pochi i correntisti italiani in grado di rispondere a questa domanda.

Quello che forse in molti di loro non sanno è che in realtà ogni banca fornisce questi dati ogni anno nel documento chiamato “Riepilogo annuale delle spese”. Il documento riporta infatti tutti i movimenti e le spese relative al C/C bancario dell’anno appena trascorso ed è inviato o tramite e-mail, o posta, oppure è presente nelle apposite sezioni di homebanking.

In questo documento sono contenute:

  • le spese di gestione dell’eventuale conto titoli e le spese di liquidazione interessi, che le banche applicano alla chiusura dell’anno per tirare le somme tra giacenze, interessi attivi, spese e interessi passivi;
  • i costi fissi come il canone mensile del conto e quello annuale della carta di debito e della carta di credito, se chiesta alla stessa banca;
  • spese di comunicazione, per estratti conto e comunicazioni di trasparenza, e il canone dell’home banking.

Come proteggersi dai rincari delle spese dei c/C in maniera efficace?

C’è solo un modo davvero efficace per difendersi dagli aumenti delle spese relative ai C/C bancari: non avere giacenze su questi conti, soprattutto se superiori ad una certa cifra.

Ma cosa significa non avere giacenze sui conti corrente? Significa per caso spendere tutti i soldi senza effettuare degli investimenti oculati? 

Tranquillo. Quello che ti stiamo suggerendo è semplicemente la possibilità di utilizzare questi soldi, che altrimenti sarebbero soggetti a degli oneri finanziari passivi, per un investimento certo e sicuro. Acquistare il credito d’imposta è infatti un investimento certo e sicuro che permette di ottenere un guadagno certo ed immediato (ne parliamo meglio qui).

Quello che devi assolutamente sapere è che le banche applicano degli oneri finanziari passivi sulle giacenze dei conti corrente sopra i 100.000 euro. Questi oneri ammontano a circa lo 0,5% mensile, il che significa che ogni anno i conti con giacenze superiori ai 100.000 € sono soggetti ad oneri finanziari del 6%.Depositando quindi 100.000 euro, dopo un anno l’azienda si troverebbe una liquidità di 94.000 euro.

Acquistando il credito d’imposta invece, potrai eliminare questi oneri finanziari fissi che ne diminuiscono la liquidità ed effettuare un investimento certo e sicuro!

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Perché acquistare il credito d’imposta conviene?

Acquistare il credito d’imposta conviene. Alla scoperta dei 4 motivi principali per cui dovresti comprarlo

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La pandemia ha colpito duramente l’economia italiana costringendo i governi ad adottare misure straordinarie per il sostegno dell’economia. Misure straordinarie, il cui esempio più importante è senza dubbio il Decreto Rilancio, che hanno avuto successo soprattutto anche per la possibilità di usufruirne tramite il credito d’imposta e lo sconto in fattura. L’importanza della misura si è percepita fin da subito vista l’enorme quantità di domande per l’esercizio di queste opzioni pervenute all’Agenzia delle Entrate.

Tuttavia, come spesso accade, quando lo stato approva degli incentivi fiscali, deve fare i conti con i tentativi di frode dei soliti furbetti. Sono molti infatti i tentativi di frode che si sono registrati soprattutto per quanto riguarda misure come il bonus facciate. Per questo, alcune settimane fa è approvato il DL Sostegni ter che limita ad una volta sola il meccanismo della cessione del credito d’imposta. Una misura che ha raccolto fin da subito un crescente dissenso tanto che adesso si sta pensando di portare a 3 volte il limite di queste cessioni.

Acquistare il credito d’imposta può quindi significare due cose: o acquistarlo ad un prezzo vantaggioso per rivenderlo, oppure portarlo in compensazione in dichiarazione dei redditi per detrarlo dalle tasse. Per questo acquistare il credito d’imposta è vantaggioso sia per soggetti con abbastanza capienza fiscale come le imprese o anche istituti di i credito ma anche per i privati cittadini.

Ma perché conviene comprare il credito d’imposta? Quali sono i vantaggi principali di cui si può beneficiare acquistandolo?

Abbiamo esaminato a fondo la questione insieme ai nostri esperti cercando di sviscerare tutti i motivi per cui acquistare il credito d’imposta conviene.

1) Comprare il credito d’imposta ti permette di ottenere un guadagno certo

Affermare che acquistare il credito d’imposta ti permette di ottenere un guadagno certo ed immediato non è la solita frase acchiappa click ma è la pura e semplice verità. Quando si acquista del credito d’imposta infatti solitamente lo si fa ad un valore inferiore rispetto al suo reale valore: il cessionario ha infatti spesso la necessità di liquidare il credito d’imposta nel più breve tempo possibile.

Proviamo a spiegare il concetto che abbiamo riportato qui sopra tramite un semplice esempio.

Il signor Bianchi sta per effettuare dei lavori di efficientamento energetico usufruendo del Superbonus 110% per un valore di 100.000 €. Il sig. Rossi avrà quindi diritto ad una detrazione fiscale del valore di 110.000 euro.

A questo punto il sig. Rossi avrà due opzioni a sua disposizione: detrarre la cifra nei successivi 4 anni tramite altrettante rate di pari importo, oppure,  qualora non abbia abbastanza capienza fiscale, dovrà cedere questo credito. Nel caso in cui il sig. Rossi abbia invece usufruito dello sconto in fattura, sarà invece l’impresa che effettua i lavori a poter beneficiare di questo credito. Sarà quindi interesse dell’impresa monetizzare subito questo credito per rientrare delle spese che ha anticipato per eseguire i lavori.

L’acquirente potrà quindi avvalersi del fatto che il beneficiario della detrazione o l’impresa abbiano necessità di monetizzare subito questo credito. Per monetizzarlo subito hanno solo un’opzione: vendere questo credito ad un valore inferiore rispetto all’ammontare della detrazione.

Per fare un esempio pratico: è possibile acquistare un credito d’imposta del valore di 110.000 € pagandolo solo 100.000 € ed ottenendo così un guadagno di 10.000 €. In questo modo l’acquirente potrà detrarre dalle tasse che dovresti pagare ogni anno per i successivi 4 anni  27.500 euro (27.500×4=110.000) anziché solo 25.000.

Acquistare il credito d’imposta quindi equivale a pagare meno tasse!

2) Il credito d’imposta è un investimento sicuro

Acquisire del credito d’imposta significa effettuare un investimento conveniente e sicuro per almeno due motivi. Proviamo a spiegarli brevemente qui di seguito.

Il primo motivo è che l’articolo 121 del DL Rilancio ai commi 5,6, 7 stabilisce che eventuali violazioni delle norme che stabiliscono l’accesso alla detrazione fiscale sono a carico del beneficiario. In particolare forniamo un breve estratto del testo della legge:

“Qualora sia accertata la mancata sussistenza, anche parziale, dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta, l’Agenzia delle entrate provvede al recupero dell’importo corrispondente alla detrazione non spettante nei confronti dei soggetti effettuano i lavori oggetto di detrazione. Il recupero dell’importo di cui al comma 5 è effettuato nei confronti del soggetto beneficiario “

Proseguendo nella lettura emerge inoltre come la colpa di un eventuale frode, con le conseguenti sanzioni, possa ricadere sull’impresa che effettua i lavori solamente nel caso in cui venga provata la sua complicità alla frode. L’acquirente di un credito d’imposta non rischia praticamente nulla quindi, a patto che non sia complice del tentativo di frode ai danni dello stato.

Comprare del credito d’imposta è un investimento sicuro anche perché é un investimento duraturo nel tempo. Qualora la tua impresa acquisti del credito d’imposta, questo credito andrà a finire nel suo cassetto fiscale. Se pertanto dopo aver acquistato questo credito deciderai di vendere la tua attività potrai rivenderla assieme a questo credito fiscale. In sostanza quindi, il credito d’imposta che hai comprato oggi, qualora sia conservato all’interno del cassetto fiscale della tua impresa, concorre alla determinazione del valore di compravendita della tua attività.

3) Basta oneri finanziari passivi

I soldi che lasci in giacenza nei conti corrente “fruttano” sempre di meno. Gli interessi che le banche concedono sui depositi infatti hanno subìto un calo costante, ma non solo. I costi di gestione dei conti correnti e gli oneri finanziari passivi possono addirittura andare ad intaccare le giacenze nei conti.

Acquisendo dei crediti d’imposta quindi il primo effetto che si ottiene è quello di mobilizzare queste giacenze eludendo così questi oneri finanziari passivi. L’altro effetto è realizzare un guadagno immediato visto che pagherai il credito d’imposta meno del suo reale valore.

Proviamo comunque a spiegare in maniera un po’ più specifica il discorso degli oneri finanziari passivi. Le banche applicano alle giacenze sopra i 100.000 euro ammontano a circa lo 0,5% mensile. Questo significa che ogni anno i conti con giacenze superiori ai 100.000 € sono soggetti ad oneri finanziari del 6%. Depositando quindi 100.000 euro, dopo un anno l’azienda si troverebbe una liquidità di 94.000 euro.

4) Aumento del M.O.L.

Il M.O.L. (Margine Operativo Lordo o EBITDA – Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) è un indicatore che esprime la redditività della gestione caratteristica della tua impresa. Il MOL è un indicatore fondamentale da tenere sotto controllo per monitorare lo stato di salute della tua azienda ed è presente nel conto economico.

Acquistare un credito d’imposta pagandolo meno del suo valore nominale quindi può generare un margine operativo lordo che va ad aggiungersi a quello aziendale.

Vuoi saperne di più sulla cessione del credito d’imposta e sulle detrazioni fiscali in vigore?

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Riscaldare i capannoni con soluzioni efficienti riducendo il consumo medio di gas

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Come conciliare la riduzione del consumo medio di gas con il riscaldamento dei capannoni industriali? È una domanda molto comune, che interessa numerose realtà aziendali essenzialmente per due ragioni.

In primo luogo, alla luce dei recenti rincari delle materie prime, il contenimento del fabbisogno energetico e dei costi correlati è ormai un imperativo per qualunque impresa. In attesa di misure strutturali che risolvano le problematiche di approvvigionamento a livello nazionale, investire in soluzioni efficienti è l’unica alternativa a disposizione per abbattere l’incidenza della spesa sul bilancio aziendale.

In secondo luogo, la specificità dei siti rende più complessa l’individuazione di sistemi ad hoc per riscaldare gli ambienti. Difatti, sovente si tratta di fabbricati caratterizzati da ampie altezze e superfici, di rado ben isolati termicamente. Inoltre, occorre garantire ai dipendenti il comfort termico e la corretta climatizzazione, indispensabili anche per il funzionamento di macchinari e attrezzature sensibili all’umidità e agli sbalzi di temperatura.

Fortunatamente sul mercato esistono molteplici tecnologie che consentono di ridurre il consumo medio di gas. Un’accurata diagnosi energetica permette di identificare la soluzione su misura più adatta alle proprie esigenze.

Come ridurre il consumo medio di gas: le pompe di calore

Le pompe di calore rappresentano dei dispositivi ottimali per la climatizzazione invernale ed estiva dei fabbricati industriali, sia in termini economici che di efficientamento energetico.

In modalità riscaldamento, questi sistemi utilizzano sorgenti naturali definite fredde, quali l’aria, il terreno e l’acqua, portando ad alta temperatura il calore estratto dall’ambiente esterno per poi rilasciarlo nel sito da riscaldare. Funzionano per lo più tramite energia elettrica, che tra l’altro potrebbe essere autoprodotta optando per l’installazione di un impianto fotovoltaico.

Dunque, questi apparecchi sono una valida alternativa sia in sostituzione che ad integrazione dei tradizionali impianti e permettono di abbattere in modo significativo il consumo medio di gas, così come gli importi della bolletta.

Oltretutto, l’impiego delle pompe di calore è incentivato attraverso la detrazione IRES nella misura del 65% sulle spese sostenute, fruibile anche come cessione del credito e sconto in fattura. Infatti, la Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 31 dicembre 2024 il cosiddetto Ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

Consumo medio di gas: le opzioni ad alta efficienza per ridurlo

Tra le altre opzioni ad elevata efficienza figurano:

  • i tubi microforati sono ideali per soffitti molto alti o stabilimenti aperti, poiché se i canali vengono posizionati nella parte superiore si favorisce la propagazione omogenea del calore
  • le soluzioni a irraggiamento, al contrario della precedente, consentono di direzionare il calore solo su specifiche aree selezionate
  • il riscaldamento a pavimento distribuisce il calore attraverso apposite serpentine collocate al di sotto della superficie. La centrale termica in questo caso può sfruttare la tecnologia della cogenerazione, abbinando l’energia elettrica a quella termica, oppure si può utilizzare una caldaia a condensazione o la stessa pompa di calore

Se desiderate, potete visualizzare gli incentivi fiscali approvati dalla Legge di Bilancio 2022 sul sito della Gazzetta Ufficiale a questa pagina.

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La qualità e miglioramento continuo: le chiavi della crescita di Solar Cash

La qualità ed il miglioramento continuo sono gli obiettivi ed al tempo stesso le premesse per una crescita aziendale sana, sostenibile e costante

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Come può una piccola impresa del settore delle energie rinnovabili arrivare ad essere leader nel settore? Quali sono i segreti per raggiungere il successo in questo settore?

Niente trucchi, niente segreti. Per avere un successo continuo e duraturo c’è solo una cosa da fare: puntare tutto sulla qualità. Solo chi offre dei servizi validi e quindi di qualità, come ad esempio l’installazione di impianti a fonti rinnovabili che siano rapide ed efficienti e durature, può ambire ad avere successo. Anche stabilire delle relazioni di fiducia e stima cliente/azienda è fondamentale per la crescita dell’azienda. I clienti soddisfatti sono infatti il primo modo per le aziende di farsi pubblicità e di farsi conoscere tramite il passaparola.

Noi di Solar Cash siamo ben consapevoli di tutto ciò. Abbiamo infatti fin da subito puntato sulla qualità revisionando costantemente i nostri fornitori, le nostre procedure, la nostra comunicazione, la formazione dei nostri collaboratori e dipendenti per ottenere solo e soltanto il meglio. Proviamo a spiegare qui di seguito cosa significa, per un’azienda come la nostra puntare tutto sulla qualità.

Il concetto di qualità all’interno di Solar Cash

Il concetto di qualità all’interno di dinamiche aziendali come la nostra è molto difficile da definire in maniera univoca. Ricercare infatti la qualità può avere un significato diverso per ogni settore in cui è divisa la nostra realtà. In generale però possiamo associare alla qualità un concetto che per certi versi può rappresentare un suo sinonimo: quello di efficienza. Questo perché un’azienda che lavora seguendo alti standard qualitativi è anche un’azienda efficiente ovvero che produce meglio o fornisce più servizi di qualità spendendo di meno.

La qualità all’interno di Solar Cash si traduce quindi in un miglioramento continuo dei servizi che siamo in grado di offrire ai nostri clienti. Un miglioramento che va di pari passo con la riduzione dei costi che sosteniamo per fornirli. Ciò implica un lavoro enorme a livello organizzativo dal momento che i processi attraverso cui forniamo i nostri servizi devono essere corretti almeno fino a quando non presentano livelli accettabili di qualità.

Siamo inoltre consapevoli che ogni prodotto o servizio che offriamo è sostanzialmente un insieme di risorse, procedure, conoscenze che a sua volta è organizzato secondo una struttura ben precisa. La qualità dei nostri servizi è quindi strettamente legata anche al livello della struttura organizzativa che sta alla base della nostra azienda. Una struttura che in questo ultimo anno è cresciuta molto, soprattutto da un punto di vista numerico e che quindi necessita ancora di più di un costante lavoro volto alla ricerca della qualità.

Non c’è qualità senza formazione

Se i nostri prodotti sono servizi che sono un insieme di risorse, procedure e conoscenze, è logico che dobbiamo anche investire nella formazione di queste conoscenze.

Indubbiamente è necessario, ai fini di quella ricerca della qualità di cui parlavamo poc’anzi, insistere sulla formazione delle nostre risorse da un punto di vista tecnico. In questo modo soltanto possiamo che i nostri tecnici ed operatori conoscano ed applichino a dovere le ultime innovazioni tecnologiche e che mettano a disposizione dei nostri clienti questo know-how per la realizzazione dei loro sogni.

D’altro canto è anche necessario fornire loro una formazione continua che li tenga al corrente con le evoluzioni della normativa, specie quella che riguarda gli incentivi per le riqualificazioni energetiche. Si tratta infatti spesso di norme che necessitano di molti interventi chiarificatori da parte degli enti preposti, o che vengono continuamente aggiornate dal legislatore. E’ quindi normale che per tutelare da un punto di vista amministrativo e penale, sia noi che i nostri clienti, i nostri tecnici debbano essere sempre al corrente delle modifiche alle normative vigenti.

L’importanza della nostra struttura organizzativa

La formazione cui sono sottoposti i nostri tecnici, dipendenti e collaboratori è però a tutto tondo. Con questo intendiamo dire che parte di essa è dedicata anche alle cosiddette soft skills, dal momento che siamo ben consci del loro impatto decisivo all’interno della nostra struttura organizzativa.

Quando si lavora in un’azienda di medie e grandi dimensioni, specie se in forte espansione come Solar Cash, è necessario cercare di disinnescare i conflitti e le incomprensioni che possono nascere fra i membri dell’organizzazione. In altre parole, come i consulenti che ci fanno formazione amano ripetere, “è necessario fare squadra”.

Senza una formazione adeguata sulle soft skills le aziende possono essere esposte a gravi rischi. Se un prodotto o servizio non è all’altezza degli standard qualitativi individuati allora la causa può anche essere individuata in una errata gestione dei processi o dalle dinamiche interne alla struttura organizzativa. Un conflitto di competenze fra due uffici con mansioni diverse, può portare ad un decadimento della qualità del prodotto finale. Meglio allora risolvere sul nascere questi conflitti con tutti i vantaggi che potrebbe trarne sia l’azienda, che la sua struttura organizzativa e di conseguenza anche i clienti finali.

Le questioni sollevate poc’anzi sono tutt’altro che marginali. Si tratta di tematiche che possono dare adito anche problematiche in termini di percezione del brand e portare a drammatiche ripercussioni d’immagine. Stabilendo una relazione comunicativa trasparente e serena fra i membri di un organizzazione, e successivamente fra questi e l’esterno, le aziende come la nostra si assicurano dei rapporti interni e cliente/azienda duraturi e basati sulla fiducia. In altre parole, la qualità non è solo da ricercarsi nell’efficienza dei processi produttivi. La qualità deve essere anche il faro che orienta i rapporti all’interno della struttura organizzativa aziendale e fra la stessa e l’esterno.

Attestati e certificazioni

Quando si parla di qualità e di standard qualitativi sorge spontanea una domanda. Come si fa a determinare il livello di un certo standard qualitativo?

Non esiste un metodo assoluto o universalmente valido, tuttavia esistono delle certificazioni ed attestati che sono riconosciuti dalla legge o comunque da enti che sono considerati normalmente “esperti in materia”. Solitamente si tratta di corsi propedeutici, che prevedono degli aggiornamenti a cadenza pluriennale, e che sono obbligatori per legge anche per una questione di rispetto delle Leggi sulla Sicurezza sul Lavoro.

Per questo motivo i nostri operatori effettuano a cadenza regolare corsi di aggiornamento come quelli per la progettazione di impianti a fonti energetiche rinnovabili, per tecnici della refrigerazione e climatizzazione, per la sanificazione degli ambienti, per lo smaltimento di rifiuti o ancora corsi per la saldatura. Corsi che danno accesso a delle vere e proprie certificazioni di qualità, come ad esempio il patentino F.E.R. o quello F-Gas che si traducono poi nell’attuazione di elevati standard di qualità.

Il miglioramento continuo è la chiave per offrire servizi di qualità

Affermare che la nostra azienda ricerca i più alti standard qualitativi equivale ad affermare che, costantemente ed in tutti i livelli della di Solar Cash, è in atto un processo di miglioramento continuo al suo interno.

Il miglioramento continuo, consiste nell’inserimento di piccoli cambiamenti nei sistemi di produzione o nei circuiti organizzativi, allo scopo di ottenere un aumento lieve ma costante del livello di qualità dell’azienda. Per questo all’interno di Solar Cash ricerchiamo costantemente di impostare dei gruppi di lavoro che si occupano di individuare problemi o aree di miglioramento, proporre soluzioni e implementarle seguendo un percorso predefinito.

Pensiamo ad esempio quanto successo con il Superbonus 110%. Agli inizi, complice anche la normativa molto ingarbugliata e di difficile attuazione, la lavorazione delle pratiche era molto lenta e difficoltosa. Se siamo riusciti a raggiungere il risultato degli oltre 80 cantieri aperti (di cui alcuni già chiusi) legati a questa agevolazione non è stato un caso. E’ stato è frutto di un processo di miglioramento continuo delle nostre procedure che hanno portato questo numero a crescere in maniera esponenziale mano a mano che le procedure venivano migliorate. Una crescita esponenziale che dapprima era quasi impercettibile ma che ha manifestato la sua tendenza soprattutto nel periodo luglio-dicembre 2021. 

Solo attraverso il miglioramento continuo delle nostre procedure interne, dei servizi che offriamo ai nostri clienti, così come della nostra struttura organizzativa e della nostra comunicazione possiamo raggiungere standard qualitativi sempre più alti. Un percorso, quello verso la ricerca della sempre migliore qualità, che ci ha portato ad ottenere la Certificazione ISO 9001, lo standard più conosciuto e utilizzato per i sistemi di gestione della qualità di tutto il mondo.

Aggiungiamo infine che, adottare normative aziendali volte al miglioramento continuo e costante dell’azienda, con l’obiettivo di ottimizzare la struttura organizzativa è di fatto una scelta strategica. Scelta che siamo sicuri che nel medio e lungo periodo si rivelerà vincente più di quanto non lo sia stata fino ad adesso.

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Pianeta “Solar Cash srl”: il luogo dove puoi realizzare il tuo progetto di efficientamento energetico

Efficienza energetica a 360°. Immagina, finanzia e realizza il tuo progetto di efficientamento energetico con Solar Cash srl!

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Il concetto di efficienza energetica può sembrare banale ma in realtà non lo è affatto. Raggiungere l’efficienza energetica può sembrare un obiettivo alla portata di tutti, ma la realtà può anche essere ben diversa da questa. In ogni caso sono molti e variegati gli step da percorrere per ottenere l’efficienza energetica e sono molti i fattori da tenere in considerazione.

Secondo Wikipedia l’efficienza energetica è espressa da un rapporto quantitativo e misurabile tra un risultato, realizzato con un macchinario o un processo, e l’energia impiegata per ottenerlo. Più precisamente, ma anche semplicemente, nel settore delle energie rinnovabili, possiamo definire efficienti quegli impianti che permettono di ridurre significativamente i consumi di energia e quindi risparmiare. Ad esempio, un impianto fotovoltaico è efficiente se l’energia che produce è in grado di produrre un risparmio nelle bollette dell’elettricità tale da essere maggiore della spesa che si deve affrontare per installarlo. Sostituire una vecchia caldaia con una nuova aumenterà sicuramente l’efficienza di un impianto di riscaldamento visto che a parità di temperatura nei vari ambienti dell’edificio, si consumerà molto meno combustibile.

Il concetto di efficienza energetica è quindi indissolubilmente legato a quello di risparmio. Tuttavia, come puoi facilmente intuire, i fattori che determinano questo risparmio sono diversi. Per questo motivo, un’azienda come Solar Cash srl che ambisce a diventare un punto di riferimento nel settore dell’efficienza energetica per contesti domestici ma anche aziendali, per offrire un servizio completo, non può occuparsi solo di progettazione degli impianti o solamente della loro installazione.

Accanto a questi aspetti che abbiamo appena elencato ne offriamo molti altri, altrettanto importanti, che andremo ad esaminare qui di seguito per offrire un quadro completo dei servizi di Solar Cash srl.

Progettazione degli impianti F.E.R.

In Solar Cash srl proponiamo soluzioni di progettazione di impianti a fonti rinnovabili all’avanguardia che integrano tecnologie moderne frutto del know-how accumulato ma sempre in continua evoluzione del nostro staff. Gli impianti sono inoltre progettati in modo che possano mantenere un’elevata efficienza nel corso del tempo.

Fra gli impianti che siamo grado di progettare figurano le seguenti tipologie:

  • fotovoltaici con o senza batterie di accumulo;
  • a palli solari per le aziende o industrie con o senza sistemi di accumulo dell’energia,
  • climatizzazione invernale ed estiva con pompe di calore;
  • riscaldamento con caldaie a condensazione o a biomassa;
  • solari termici;
  • impianti integrati come ad esempio quello fotovoltaico con pompa di calore.

Abbiamo deciso di adottare elevati standard qualitativi durante queste procedure proprio per garantire il massimo risultato in termini di efficienza e quindi risparmio ai nostri clienti.

Solar Cash srl: il servizio di installazione e posa in opera

La nostra orami pluriennale esperienza ci ha permesso di accumulare un notevole know-how anche in termini di installazioni e posa in opera di impianti fotovoltaici e termici. In questo senso, abbiamo allestito delle vere e proprie squadre con personale altamente specializzato in uno o nell’altro tipo di impianti che ci permettono di realizzare internamente molti dei progetti dei nostri clienti.

Tuttavia le nostre squadre di tecnici specializzati non sono sufficienti ad eseguire la mole di lavoro che abbiamo in carico. Per questo nel corso del tempo abbiamo creato e rafforzato una fitta rete di collaboratori composta da installatori qualificati che operano secondo i nostri standard qualitativi. Una garanzia in più per clienti esigenti proprio come te. 

Ma non finisce qui. Grazie al nostro doppio servizio di progettazione ed installazione siamo in grado di fornire impianti F.E.R. chiavi in mano a chiunque ne abbia bisogno!

Manutenzione degli impianti

Tutti gli impianti, sia di produzione dell’elettricità che termici, sono soggetti all’usura. I pannelli solari ad esempio possono risentire delle intemperie, anche se i materiali con cui sono realizzati sono sempre più resistenti.

Una buona manutenzione degli impianti è quindi necessaria se vogliamo preservarne sia durata che efficienza. Manutenzione che per forza di cosa deve essere effettuata da personale qualificato ed abilitato in modo da non compromettere irrimediabilmente il funzionamento dell’impianto.

Inoltre, un servizio di manutenzione effettuato da personale qualificato è indubbiamente un grosso grattacapo in meno per i nostri clienti. Clienti che, proprio come te, amano usufruire dei vantaggi degli impianti F.E.R. senza troppi pensieri per la testa!

Taratura degli impianti

Per utilizzare al meglio qualsiasi tipo di impianto professionale senza che si verifichi alcuna problematica, è necessario eseguire degli specifici controlli. La taratura, almeno secondo la definizione del Vocabolario Internazionale di Metrologia, è

un’operazione effettuata in condizioni specificate, che in una prima fase permette di stabilire una relazione tra i valori di una grandezza nei quali sono comprese le rispettive incertezze di misura, per poi successivamente impiegare tali informazioni con l’obbiettivo di stabilire una relazione che consenta di ottenere un risultato di misura certo a partire da una specifica indicazione.

I tecnici Solar Cash srl sono abilitati ad effettuare queste operazioni essendo in possesso di tutti i requisiti e degli attestati abilitanti necessari. Operazioni che in sostanza servono a verificare che l’impianto funzioni correttamente e sia in linea con le produzioni di energia o calore individuate nei progetti. Operazioni che a nostro modo di vedere sono fondamentali in questo settore e che contribuiscono a certificare ancora di più la qualità e la bontà del lavoro effettuato dai nostri tecnici.

Studi di fattibilità a cura di Solar Cash srl

Prima di progettare o installare un qualsiasi tipo di impianto è necessario fare i conti con quella che è la realtà. Non è sempre facile o possibile realizzare gli impianti che i nostri clienti vorrebbero, anzi spesso è il contrario. 

E’ infatti necessario fare i conti con la burocrazia e le normative vigenti che spesso limitano i nostri interventi. Nei centri storici ad esempio è sempre un problema installare un impianto fotovoltaico a causa delle leggi di tutela per il patrimonio storico ed artistico. Come se non bastasse la normativa prevede dei requisiti stringenti per accedere alle detrazioni fiscali, il vero motore dietro al successo di questi ultimi due anni degli impianti a fonti rinnovabili. Le normative prevedono inoltre delle enormi sanzioni pecuniari ed in alcuni casi anche penali qualora dovessero essere verificati, da parte degli enti preposti, installazioni non a norma (ad esempio in presenza di abusi edilizi). Sanzioni che di certo non vorresti mai trovarti a dover pagare.

Per questo motivo, prima ancora di progettare impianti, è necessario effettuare uno studio di fattibilità del lavoro da realizzare. Solo così potrai avere un quadro completo della situazione ancora prima di iniziare i lavori e decidere se procedere o meno con i lavori avendo a disposizione tutti gli elementi.

Sconto in fattura

Una delle novità implementate dalle agevolazioni fiscali in questi ultimi anni è quella di poter applicare degli sconti in fattura sul totale dei lavori da parte delle imprese edili o impiantistiche come la nostra. In sostanza, se il cliente che deve effettuare i lavori decide di cedere il credito d’imposta cui avrebbe diritto grazie alle agevolazioni fiscali, può avere in cambio uno sconto di pari ammontare sulla spesa totale dei lavori che deve sostenere.

Se ad esempio devi installare un impianto fotovoltaico accedendo agli ecobonus 50% spendendo 10.000€, grazie allo sconto in fattura vedrai dimezzarsi l’onere totale dell’investimento pagando solamente la metà ovvero 5.000 euro. L’altro 50% sarà anticipato di fatto dall’impresa che esegue i lavori, quindi noi, in cambio del credito d’imposta del 50% che maturerai nel caso tu acceda all’agevolazione.

Come avrai capito, per poter operare con lo sconto in fattura in maniera seriale è necessario avere un’adeguata preparazione finanziaria. Non tutte le imprese sono infatti in grado e di anticipare le spese per l’acquisto del materiale per i cantieri riscuotendo solo la metà di quanto avrebbero dovuto.

Gestione del credito d’imposta

La controparte dello sconto in fattura, è rappresentata dal credito d’imposta. Solar Cash infatti è in grado di offrirti degli sconti in fattura soprattutto perché siamo in grado di gestire in maniera appropriata il credito d’imposta che potresti ottenere accedendo alle agevolazioni.

Si perché, con l’entrata in vigore del Decreto Rilancio, è stato possibile cedere questo credito d’imposta a soggetti terzi. Ciò implica una nascita di un vero e proprio mercato del credito d’imposta dove i grandi player acquistano a prezzi inferiori al reale valore questi crediti. Tuttavia il recente DL 4/2022 ha limitato questo mercato introducendo il limite di una sola cessione del credito.

Questo significa che se effettuiamo uno sconto in fattura del 110% sui lavori del Superbonus su di una spesa di 100.000 euro possiamo ottenere un credito d’imposta del valore di 110.000€. Essere specializzati nella cessione del credito d’imposta significa saper smobilizzare questo credito rivendendolo a soggetti terzi che dovranno utilizzarlo per forza in compensazione.

Ecobonus360 è infatti una società controllata da Solar Cash che si occupa proprio della gestione del credito d’imposta generato dall’accesso alle detrazioni fiscali da parti di privati ed imprese. Non è altro che una piattaforma dove domanda di credito d’imposta e cessione dello stesso si incontrano bypassando quello che è il normale iter burocratico bancario e finanziario. Ricordiamo che è proprio questo iter la principale causa di dilatazione dei tempi per l’ottenimento dei benefici derivanti dai crediti d’imposta e della rinuncia da parte dei privati a provare a percorrere queste strade alternative.

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Il valore del nostro know how è il principale strumento di crescita

Il know how della nostra azienda è lo strumento principale attraverso cui passa la nostra crescita aziendale

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Il know-how di un’azienda può essere tradotto in italiano con i termini “saper fare”. In un’ottica aziendale come quella di Solar Cash, il termine know-how potrebbe essere inteso come saper progettare un impianto fotovoltaico per esempio, sapere come redigere un A.P.E., oppure sapere come fare per inserire un lead nel CRM o sapere come registrare un contatto.

In altre parole, il termine know-how sta ad indicare tutti quei saperi, abilità, competenze ed esperienze che sono necessarie per svolgere bene determinate attività all’interno di settori industriali e commerciali. Saperi, abilità e competenze che risiede nel capitale umano impiegato in un’azienda o impresa, il vero tesoro che un’impresa o azienda possiede.

Risulta quindi evidente, da quanto abbiamo appena espresso, che il successo di un’azienda non si misura solamente dal suo fatturato, oppure dagli investimenti che riesce a portare a termine. Il successo di Solar Cash, è anche e soprattutto frutto del know-dei dei propri lavoratori e che pertanto merita di essere preservato ed arricchito il più possibile.

L’importanza delle formazione per arricchire il know how

Crediamo fermamente che il nostro successo dipenda dal know-how dei nostri dipendenti e collaboratori e per questo siamo disposti ad arricchirlo costantemente.

Il processo di arricchimento del know-how ovviamente non può non passare dalla formazione. La formazione che, in un mondo in continua evoluzione, come quello del settore delle energie rinnovabili è indispensabile. Se ci fermiamo un secondo e proviamo ad analizzare cosa è successo in questo settore negli ultimi tre decenni ci rendiamo conto che abbiamo attraversato un vero e proprio cambio di paradigma. Siamo passati dall’utilizzare i combustibili fossili come il petrolio per la produzione di energia, a scontrarci con le conseguenze di tutto ciò e quindi a dover virare sempre di più verso le energie rinnovabili.

E’ stato pertanto necessario innanzitutto reperire delle risorse umane formate adeguatamente ma anche fornire nuove conoscenze e competenze ai lavoratori di ogni genere ed età. Una formazione a tutto tondo è indispensabile sia per rimanere aggiornati sulle evoluzioni della normativa che sulle evoluzioni della tecnica. Solo acquisendo le giuste conoscenze in fatto di progettazione di impianti fotovoltaici o termici e imparando a conoscere i più moderni dispositivi siamo in grado di soddisfare le sempre più alte esigenze richieste dei nostri clienti.

Preservare il know-how esistente

Le competenze e le conoscenze del nostro staff hanno bisogno di essere ravvivate ed aggiornate periodicamente. Solo attraverso una formazione costante siamo sicuri di rispettare sempre le più recenti disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro, oppure di fare in modo che alcuni aspetti, magari più marginali rispetto ad altri anche se non meno importanti, vengano continuamente ripassati senza perderne la conoscenza.

Per questo motivo i nostri operatori effettuano a cadenza regolare corsi di aggiornamento come quelli per la progettazione di impianti a fonti energetiche rinnovabili, per tecnici della refrigerazione e climatizzazione, per la sanificazione degli ambienti, per lo smaltimento di rifiuti o ancora corsi per la saldatura. Corsi che danno accesso a delle vere e proprie certificazioni come ad esempio il patentino F.E.R. o quello F-Gas tramite le quali possiamo dimostrare di essere in possesso del know-how necessario a svolgere determinate mansioni.

L’importanza dell’esperienza sul campo

Il know-how o saper fare non è solo studio sui libri o seguire lezioni in videoconferenza e superare degli esami per il rilascio dell’attestato. Il know-how è anche esperienza acquisita sul campo. Il saper fare è infatti indubbiamente frutto sì di una conoscenza teorica di base ma anche di un’insieme di esperienze che solo lavorando anni in un determinato settore possono essere accumulate.

A questo proposito le nostre scelte in merito alle risorse umane che fanno parte della nostra squadra o dei nostri collaboratori sono abbastanza chiare e volte ad arricchire e preservare il nostro know how. Proviamo a spiegarlo con un esempio che calza a pennello.

Avendo deciso di cogliere le opportunità del Superbonus 110%, abbiamo assunto delle valide risorse interne esperte o comunque giovani ma molto motivati con una formazione adeguata come architetti, geometri ed ingegneri.

Dall’altro abbiamo stretto accordi di collaborazione con imprese edili che rispettassero standard di qualità precedentemente individuato e già in possesso della strumentazione adeguata ad effettuare i lavori concordati.

Tramandare il saper fare

Riallacciandoci a quanto appena espresso, vogliamo focalizzarci su di un aspetto in particolare. Abbiamo infatti detto che “abbiamo cercato di assumere delle valide risorse interne esperte o comunque giovani ma molto motivati con una formazione adeguata”.

Il senso di questa affermazione non è solo mero pragmatismo ma è una politica aziendale che ci permette anche di avere un respiro più ampio. Tutte le imprese vorrebbero assumere del personale già pronto per lavorare ed adeguatamente formato. Spesso però non si trovano risorse umane che possiedano queste caratteristiche.

Cercare di affiancare risorse esperte ed in un possesso di un know-how frutto di una lunga esperienza sul campo a persone giovani e con una formazione più fresca ma senza o con poca esperienza ci permette di trasferire questo know-how tra le risorse senza disperderlo. Anzi, la freschezza delle risorse giovani può a volte correggere quegli standard operativi collaudati ma non più efficienti, così come l’esperienza di alcune risorse può evitare errori di gioventù delle risorse più nuove. Un vero e proprio scambio fra generazioni quindi, di cui siamo i primi estimatori e promotori, che non può far altro che far bene alla nostra impresa.

Il know-how al servizio della qualità

Quanto abbiamo appena espresso sul know-how si traduce in un concetto molto pratico e semplice che spesso viene dato per scontato. Il nostro know-how è volto ad uno specifico obiettivo ovvero quello di perseguire e raggiungere degli elevati standard qualitativi per i lavori che realizziamo.

Mantenendo, arricchendo, tutelando e tramandando il saper fare dei nostri dipendenti e collaboratori siamo sicuri di ottenere ben più di una semplice crescita di fatturato. Siamo sicuri di creare un valore che non appartiene ai singoli individui ma all’azienda in sé e che pertanto abbia un ruolo fondamentale nelle prestazioni della stessa che si misurano anche esaminando la qualità dei lavori realizzati e dei servizi forniti.

Siamo convinti che è solo attraverso l’offerta di servizi di qualità elevata e di relazioni cliente impresa di alto livello che siamo in grado di realizzare i sogni dei nostri clienti. Gli stessi elevati standard qualitativi che ci hanno permesso di raggiungere un risultato straordinario come quello della certificazione ISO 9001 che sicuramente è il coronamento migliore degli sforzi profusi per la nostra crescita aziendale.

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