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Il nuovo decreto Parco Agrisolare: tutto quello che devi sapere.

Cosa è, come funziona, e chi può accedere agli incentivi previsti dal Nuovo Decreto Parco Agrisolare

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Il decreto Parco Agrisolare, reso ufficiale il 24 luglio 2023 (trovi il testo qui), rappresenta un’opportunità senza precedenti per chi opera nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale. Questo decreto mira a finanziare la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo. Il tutto rientra nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare”.

Se vuoi massimizzare le prestazioni dell’attuale impianto o pensi di installarne uno nuovo sui tetti dei tuoi capannoni, questa è l’opportunità che stavate aspettando.

Ricorda, le domande per il bando agrisolare potranno essere presentate dal 12 settembre al 12 ottobre 2023.

La transizione verso l’energia verde è un passo necessario per garantire un futuro sostenibile. Con il decreto Parco Agrisolare, questo passo diventa non solo più facile, ma anche economicamente vantaggioso. Solar Cash è a tua disposizione per accompagnarti in questo percorso, offrendoti la sua esperienza e competenza per massimizzare i vantaggi di questo decreto.

Per qualsiasi domanda o per una consulenza gratuita, non esitare a contattarci. Siamo qui per rendere la tua transizione verso l’energia solare il più fluida possibile. Con Solar Cash, il futuro è più luminoso.

Cosa si intende per Parco Agrisolare e perché è vantaggioso

Nell’ambito della transizione verso l’energia rinnovabile, il Parco Agrisolare rappresenta un’innovazione chiave.

Ma cosa si intende per Parco Agrisolare e perché rappresenta un vantaggio per la tua attività nel settore primario?

Solar Cash, esperti di grandi impianti fotovoltaici, è qui per spiegarti ogni dettaglio.

Un Parco Agrisolare è un impianto fotovoltaico realizzato su terreni agricoli o sui tetti di capannoni di attività agricole, zootecniche e agroindustriali (ne avevamo parlato anche qui). Il suo scopo è duplice: produrre energia pulita e sostenibile, e allo stesso tempo mantenere e potenziare l’attività produttiva del terreno o dell’edificio.

Il recente decreto Parco Agrisolare, reso ufficiale il 24 luglio 2023, ha introdotto incentivi finanziari specifici per la realizzazione di questi impianti. Questo significa che ora è più conveniente che mai installare un Parco Agrisolare o migliorare quello già esistente.

Perché è vantaggioso? Oltre a contribuire alla transizione energetica e a ridurre l’impatto ambientale della tua attività, un Parco Agrisolare può offrirti un ritorno economico. L’energia prodotta può essere utilizzata direttamente per le tue necessità o venduta alla rete, generando un flusso di reddito aggiuntivo.

E grazie al bando agrisolare emanato nell’ambito del decreto, ora hai l’opportunità di accedere a finanziamenti per realizzare il tuo progetto. Le domande possono essere presentate dal 12 settembre al 12 ottobre 2023.

In Solar Cash, siamo pronti a guidarti attraverso tutte le fasi di questo processo, dalla pianificazione all’installazione. Con la nostra esperienza e competenza nel settore fotovoltaico, ti aiuteremo a sfruttare al massimo i vantaggi del Parco Agrisolare.

L’energia solare è il futuro, e con il decreto Parco Agrisolare, quel futuro è più accessibile che mai. Contattaci per una consulenza gratuita e per scoprire come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto.

Cosa prevede il nuovo bando Parco Agrisolare?

Nell’ambito del nuovo decreto Parco Agrisolare, un elemento fondamentale è il bando agrisolare, che stanzia risorse significative per la promozione dell’energia solare nel settore primario. In Solar Cash, specializzati nell’installazione di grandi impianti fotovoltaici, ci teniamo a chiarire cosa prevede questo bando per aiutarti a sfruttare al meglio questa opportunità.

Il bando Parco Agrisolare prevede un totale di 993.031.470,19 euro, suddivisi come segue:

  1. 693.031.470,19 euro sono destinati alle imprese del settore della produzione agricola primaria (tabella 1A dell’Allegato A del Decreto).
  2. 150 milioni di euro sono riservati alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli (tabella 2A dell’Allegato A del Decreto).
  3. 75 milioni di euro sono allocati alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli (tabella 3A dell’Allegato A del Decreto).
  4. Un altro importo di 75 milioni di euro va alle imprese del settore della produzione agricola primaria che non rispettano il vincolo dell’autoconsumo (tabella 4A dell’Allegato A del Decreto).

Questo finanziamento rappresenta un’opportunità senza precedenti per le imprese che desiderano installare un Parco Agrisolare o migliorare le prestazioni degli impianti fotovoltaici già esistenti.

In Solar Cash, siamo pronti a guidarti attraverso ogni passaggio del processo, dalla comprensione del decreto Parco Agrisolare alla presentazione di una domanda di finanziamento. Con la nostra esperienza e competenza, ti aiuteremo a massimizzare i benefici di questo bando. Non perdere questa opportunità unica per rendere la tua impresa più sostenibile e produttiva.

Chi potrà beneficiare delle risorse stanziate dal Bando Agrisolare?

Con l’introduzione del bando agrisolare nel contesto del decreto Parco Agrisolare, molte imprese del settore primario avranno la possibilità di accedere a fondi significativi per l’installazione o il potenziamento di un Parco Agrisolare. Ma chi potrà beneficiare specificamente delle risorse stanziate dal bando Agrisolare?

Il bando Agrisolare mette a disposizione risorse per i seguenti soggetti:

  1. Gli imprenditori agricoli, sia in forma individuale che societaria. Se sei un imprenditore agricolo e stai considerando l’installazione di un impianto fotovoltaico, questo è il momento ideale per agire.
  2. Le imprese agroindustriali, che possiedono un codice ATECO ancora da definirsi. Questo rende il bando una grande opportunità anche per queste imprese.
  3. Le cooperative agricole, anche sotto forma di consorzio. Queste società svolgono attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse, e risultano iscritte nella sezione speciale del registro imprese.
  4. I soggetti di cui alle lettere a), b) e c) costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).

Se rientri in una di queste categorie, sei un candidato idoneo per beneficiare delle risorse stanziate dal bando Agrisolare. In Solar Cash, possiamo aiutarti a capire come sfruttare questa opportunità e navigare nel processo di domanda.

Quali interventi sono incentivati dal Bando?

Il bando agrisolare del decreto Parco Agrisolare è stato progettato per incentivare l’adozione di energia solare tra gli imprenditori del settore primario.

La chiave è nell’installazione di impianti fotovoltaici con potenza di picco non inferiore a 6kWp e non superiore a 1000kWp sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività dei soggetti beneficiari. Questo significa che se stai pianificando di installare un Parco Agrisolare nel tuo impianto di produzione, questo bando potrebbe fornirti il sostegno finanziario necessario.

Oltre a questo, il bando incentiva anche:

  1. La rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai tetti. Questo rende il bando un’ottima opportunità per migliorare la sicurezza del tuo impianto mentre implementi soluzioni energetiche sostenibili.
  2. La realizzazione dell’isolamento termico dei tetti. Questo può contribuire a migliorare l’efficienza energetica dell’intero edificio, riducendo ulteriormente le tue spese energetiche.
  3. La realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto. Questo può migliorare la qualità dell’aria e la circolazione all’interno del tuo impianto.

Il bando agrisolare offre quindi un’opportunità unica per rendere il tuo impianto più sicuro, efficiente e sostenibile.

Entità dell’aiuto previsti dal Bando e spese ammissibili

Spese Ammissibili Costo
Impianti fotovoltaici €1.500/kWp
Sistemi di accumulo €1.000/kWh (spesa massima €100.000)
Dispositivi di ricarica €30.000
Altri interventi (rimozione amianto, isolamento termico, sistema di aerazione) €700/kWh
Soggetti Ammessi Entità dell’Aiuto Ulteriori Aiuti
Aziende nel settore della produzione primaria che rispettano il limite di autoconsumo 80%
Aziende nel settore della produzione primaria che NON rispettano il limite di autoconsumo 30% Piccole imprese: +20% 

Medie imprese: +10% 

Zone assistite*: +15%

Aziende nel settore della trasformazione di prodotti agricoli 80%
Aziende di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli 30% Piccole imprese: +20%

Medie imprese: +10%

Zone assistite*: +15%

Puoi approfondire l’argomento inerente agli interventi agevolabili in questo nostro articolo!

Solar Cash: il tuo partner ideale per ottenere i fondi del Bando per il Parco Agrisolare

Solar Cash, con la sua consolidata esperienza nel settore del fotovoltaico, è la scelta ideale per tutti gli imprenditori del settore primario che desiderano beneficiare del bando agrisolare.

L’obiettivo? Massimizzare la produzione energetica attraverso l’installazione di un Parco Agrisolare, ridurre i costi e contribuire alla transizione energetica sostenibile.

La nostra competenza e professionalità si traducono in una serie di vantaggi per te:

  1. Assistenza completa. Dall’ideazione alla realizzazione del tuo progetto, ti supportiamo in ogni fase, garantendo un servizio chiavi in mano.
  2. Accesso sicuro ai fondi. Sfruttiamo la nostra esperienza nel campo per ottenere il massimo dei benefici previsti dal decreto parco agrisolare.
  3. Installazione professionale. I nostri team di installatori qualificati assicurano l’installazione di un impianto fotovoltaico di alta qualità, massimizzando il rendimento energetico.
  4. Sostenibilità. Contribuisci attivamente alla transizione energetica, riducendo le emissioni di carbonio e risparmiando sui costi energetici.

Affidarsi a Solar Cash significa fare un investimento sicuro e duraturo. Facciamo del tuo impianto fotovoltaico un valore aggiunto per la tua impresa. Compila il modulo che trovi qui di seguito con i tuoi dati e aspetta la chiamata del nostro operatore e scopri come trasformare il tuo tetto in un efficace Parco Agrisolare!

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Tutto quello che devi sapere sull’ottimizzatore fotovoltaico

Scopri cosa è, a cosa serve, come funziona ed i vantaggi che puoi ottenere grazie all’ottimizzatore fotovoltaico in questa breve guida

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L’ottimizzatore fotovoltaico è uno strumento indispensabile per massimizzare la resa dei vostri impianti solari e ottenere un risparmio energetico significativo. L’installazione di un impianto fotovoltaico è un passo fondamentale per conquistare l’indipendenza energetica e ridurre i costi in bolletta, soprattutto in ambito imprenditoriale. Tuttavia, per garantire il successo di questa iniziativa, è essenziale ottimizzare il rendimento dell’impianto, anche attraverso un revamping, e monitorare costantemente la sua produzione.

Un ottimizzatore di potenza svolge proprio questo ruolo, ottimizzando la produzione di energia dei singoli pannelli solari e migliorando così l’efficienza complessiva del sistema. In questa guida, tratteremo in dettaglio i seguenti argomenti:

  1. Cosa sono e a cosa servono gli ottimizzatori per impianto fotovoltaico?
  2. Come funziona un ottimizzatore fotovoltaico?
  3. Quali sono i principali vantaggi dell’utilizzo di un ottimizzatore fotovoltaico?
  4. Quanto costa un ottimizzatore?

Imprenditori, considerate l’opportunità di installare ottimizzatori fotovoltaici sui tetti dei vostri capannoni industriali. Un impianto efficiente non solo riduce i costi energetici, ma contribuisce anche alla sostenibilità ambientale, un valore sempre più importante nel mondo degli affari di oggi.

La vostra guida agli ottimizzatori fotovoltaico inizia qui. Continuate a leggere per scoprire come questi dispositivi possono potenziare il vostro impianto fotovoltaico e contribuire al vostro successo energetico.

Cosa è e a cosa serve l’ottimizzatore fotovoltaico

Gli ottimizzatori fotovoltaici sono componenti cruciali nell’infrastruttura di un impianto solare. Questi dispositivi leggeri, pesano circa 2 kg, si installano sul retro dei moduli solari, svolgendo un ruolo chiave nel garantire l’efficienza di ogni pannello.

Ogni ottimizzatore di potenza funge da collegamento tra il pannello fotovoltaico individuale e l’inverter, rendendo ciascun pannello indipendente dal resto dell’impianto. Trasmettono in tempo reale via wireless i dati di produzione ed efficienza di ogni modulo, permettendo un monitoraggio costante e mirato. Questo controllo stringente assicura il rendimento massimo di ogni singolo pannello solare fotovoltaico, garantendo la massima efficienza anche nel caso di un calo di rendimento in un singolo pannello.

L’obiettivo primario degli ottimizzatori per impianto fotovoltaico è aiutare l’impianto a raggiungere il punto di massima potenza (MPPT) per ciascun modulo. Questo si traduce in un funzionamento efficiente e ottimale dell’impianto, anche in presenza di sfide come ombreggiamenti, mancata manutenzione o agenti esterni che potrebbero ridurre la resa del pannello.

Quindi, sia che stiate pensando di installare un nuovo impianto fotovoltaico sul tetto del vostro capannone industriale, sia che vogliate ottimizzare un sistema esistente, l’uso degli ottimizzatori fotovoltaico può garantire che l’intero sistema mantenga l’efficienza di produzione ottimale.

Come funzionano gli ottimizzatori di potenza per impianti fotovoltaici?

Gli ottimizzatori fotovoltaici sono strumenti potenti e versatili che lavorano incessantemente per assicurare che il vostro impianto solare fornisca il massimo rendimento possibile. Ma come funzionano esattamente?

I loro meccanismi di azione si basano su un convertitore DC/DC, un circuito che converte una sorgente di corrente continua da una tensione a un’altra. Questa tecnologia permette agli ottimizzatori di potenza di differenziare in maniera ottimale i punti di lavoro dei moduli solari, ottimizzando la resa grazie a un’uscita in regime continuo variabile in rapporto alla potenza di ingresso.

Senza un ottimizzatore per impianto fotovoltaico, l’inverter riceve informazioni da un gruppo di moduli collegati in serie, non da un singolo modulo. Questo significa che se si verificano malfunzionamenti, anomalie o ombreggiamenti su un singolo pannello fotovoltaico, l’intero sistema subirà una perdita di produzione. Questo avviene perché ogni modulo è produttore sia di energia in corrente continua che conduttore in corrente alternata: riceve energia dal pannello fotovoltaico precedente e la trasmette in forma maggiorata a quello successivo.

Il risultato di un impianto senza ottimizzatore fotovoltaico può quindi essere una significativa riduzione della resa energetica nel caso di scarso rendimento di un modulo singolo.

Pertanto, l’installazione di ottimizzatori fotovoltaici diventa sempre più necessaria all’aumentare delle dimensioni dell’impianto fotovoltaico. Essi permettono di massimizzare l’efficienza, assicurando che qualsiasi problema riscontrato in un singolo modulo non comprometta la performance dell’intero sistema. In questo modo, la vostra impresa può beneficiare al massimo del potenziale del vostro impianto fotovoltaico, indipendentemente dalle sue dimensioni.

I vantaggi di utilizzare l’ottimizzatore fotovoltaico

L’adozione di un ottimizzatore fotovoltaico può offrire numerosi vantaggi per il vostro impianto solare. A Solar Cash, noi ci impegniamo ad assicurare che i vostri impianti siano al massimo della loro efficienza, e questi potenti strumenti possono aiutare a realizzare questo obiettivo. Ecco alcuni dei principali vantaggi dell’uso degli ottimizzatori di potenza:

  1. Versatilità di disposizione: L’installazione degli ottimizzatori permette di posizionare i moduli in diverse posizioni e orientamenti per ottimizzare la resa energetica dell’impianto, salvaguardando l’efficienza complessiva anche se un pannello è svantaggiato.
  2. Monitoraggio costante: L’uso di un ottimizzatore per impianto fotovoltaico migliora il rendimento energetico complessivo grazie a un monitoraggio continuo dei singoli moduli solari. Questo permette un intervento tempestivo su eventuali guasti, assicurando una produzione costante.
  3. Flessibilità: Gli ottimizzatori di potenza offrono flessibilità e versatilità, funzionando al meglio anche in condizioni ambientali sfavorevoli e garantendo affidabilità a lungo termine, spesso fino a 25 anni. Questa flessibilità si traduce anche in una progettazione ottimale per spazi ristretti.
  4. Rendimento: Gli ottimizzatori fotovoltaici sono progettati per contrastare le perdite di efficienza dei singoli moduli, che possono ridurre la resa energetica totale del 2-3%. Questa capacità di ottimizzazione contribuisce a mantenere alto il rendimento dell’intera stringa.
  5. Sicurezza: Gli ottimizzatori fotovoltaici offrono standard di sicurezza elevati, riducendo a 1 volt la tensione applicata a ciascun pannello del sistema fotovoltaico. Questo previene la produzione continua di elettricità con una tensione molto elevata (200-400 volt) in caso di spegnimento dell’inverter, garantendo un ambiente di lavoro più sicuro.

Quanto costa un ottimizzatore di potenza?

Installare un ottimizzatore fotovoltaico nel vostro impianto solare rappresenta un investimento strategico per massimizzare la resa energetica. Tuttavia, come ogni decisione d’investimento, è essenziale comprendere i costi coinvolti.

Inizialmente, un singolo ottimizzatore di potenza ha un costo di circa 150€ per pannello. Tenendo conto di questo, per un impianto fotovoltaico standard da 3 kWp, il costo complessivo degli ottimizzatori fotovoltaici può variare tra i 900 e 1.100€. Tuttavia, la flessibilità e l’efficienza di questi dispositivi permettono un recupero rapido dell’investimento, garantendo una resa superiore dell’impianto e minori costi di manutenzione. Per un impianto di grandi dimensioni ovviamente il costo sarebbe più alto, ma è anche vero che l’investimento si potrebbe ammortizzare in meno tempo. Inoltre c’è anche da considerare che il costo del singolo ottimizzatore potrebbe scendere di molto visto l’elevato numero di questi componenti da utilizzare.

E’ importante ricordare che questi costi sono stime e possono variare in base a vari fattori, tra cui:

  • le dimensioni,
  • la configurazione specifica del vostro impianto,
  • il costo delle materie prime,
  • le tariffe di installazione,
  • i costi di spedizione.

In Solar Cash, siamo impegnati a offrirvi soluzioni energetiche personalizzate e convenienti. Per ottenere un preventivo dettagliato e discutere di come un ottimizzatore per impianto fotovoltaico possa migliorare l’efficienza del vostro sistema solare, ti invitiamo a compilare il modulo contatti che trovate in fondo alla pagina. Un nostro consulente vi ricontatterà in breve tempo per discutere delle vostre esigenze specifiche.

Ricorda, l’investimento in un ottimizzatore fotovoltaico può sembrare significativo inizialmente, ma i benefici a lungo termine in termini di residuo energetico e minor costo di manutenzione faranno sì che l’investimento valga la pena.

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Cosa è un inverter ibrido? Ecco tutto quello che devi sapere

Cosa è un inverter ibrido? In quali contesti si usa e perché? Quali sono i vantaggi? Quanto costa? Scoprilo in questo approfondimento di Solar Cash

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L’inverter ibrido rappresenta la soluzione più avanzata nel panorama degli inverter per impianti fotovoltaici. Coniuga la funzionalità di conversione della corrente tipica di un inverter standard con la possibilità di stoccare l’energia prodotta, grazie all’integrazione con un sistema di accumulo.

L’inverter con accumulo, infatti, consente di immagazzinare l’energia prodotta durante le ore di sole per utilizzarla quando l’impianto non è in grado di produrre energia, come durante la notte o nelle giornate molto nuvolose. Questa caratteristica rende l’inverter fotovoltaico con accumulo la soluzione ideale per le aziende che vogliono massimizzare l’autosufficienza energetica e minimizzare i costi di energia elettrica.

I vantaggi di un inverter ibrido per fotovoltaico sono molteplici:

  • autosufficienza energetica, 
  • miglior bilanciamento dei carichi,
  • maggiore efficienza dell’impianto
  • riduzione dell’energia prelevata dalla rete e quindi dei costi delle bollette.

L’investimento iniziale per un inverter ibrido è più elevato rispetto ad un inverter standard, ma la possibilità di stoccare l’energia e utilizzarla quando necessario permette di ammortizzare il costo nel tempo. Per un’analisi dettagliata dei costi e dei benefici potenziali, il team di esperti di Solar Cash è a vostra completa disposizione.

Nelle prossime sezioni, approfondiremo le caratteristiche tecniche degli inverter ibridi, le diverse opzioni disponibili sul mercato e i fattori da considerare nella scelta del dispositivo più adatto alle vostre esigenze.

Cosa è un inverter ibrido o con accumulo? Quali sono le differenze con gli altri tipi di inverter?

L’inverter ibrido, noto anche come inverter con accumulo, è un dispositivo tecnologico che svolge un ruolo chiave negli impianti fotovoltaici moderni. Contrariamente ai tipi di inverter tradizionali, questo dispositivo non si limita a convertire la corrente continua prodotta dai pannelli fotovoltaici in corrente alternata utilizzabile nelle reti elettriche, ma offre anche la possibilità di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso per un uso successivo.

Questo tipo di inverter integra un sistema di accumulo interno o esterno che immagazzina l’energia non immediatamente necessaria in batterie di alta capacità. Quando l’energia prodotta dal vostro impianto non è sufficiente a coprire il fabbisogno, l’inverter ibrido per fotovoltaico attinge all’energia accumulata, garantendo continuità di alimentazione e un maggiore grado di autosufficienza energetica.

La principale differenza tra un inverter ibrido e altri tipi di inverter sta nella capacità di gestire in modo efficiente il flusso di energia, ottimizzando l’utilizzo dell’energia prodotta. Mentre gli inverter standard convertiscono semplicemente l’energia per l’uso immediato, gli inverter ibridi vi danno la possibilità di immagazzinare l’energia e utilizzarla quando più vi serve, minimizzando la dipendenza dalla rete elettrica.

In conclusione, l’adozione di un inverter ibrido rappresenta un passo avanti significativo per le aziende che mirano ad incrementare l’efficienza dei loro impianti fotovoltaici e massimizzare i benefici economici derivanti dall’autoproduzione di energia.

Caratteristiche tecniche principali degli inverter ibridi

Gli inverter ibridi sono la soluzione ideale per chi cerca di massimizzare l’efficienza e l’autosufficienza del proprio impianto fotovoltaico. Ma quali sono le principali caratteristiche tecniche di questi dispositivi?

  1. Funzione di Accumulo: Un inverter con accumulo è progettato per immagazzinare l’energia solare prodotta ma non immediatamente consumata. Questa energia può essere utilizzata in un secondo momento, quando il fabbisogno energetico supera la produzione solare, o quando i pannelli non producono energia (di notte o in giorni nuvolosi).
  2. Gestione Energetica: Gli inverter ibridi sono dotati di sofisticati sistemi di gestione dell’energia che equilibrano produzione e consumo in tempo reale. In questo modo, si assicurano che l’energia prodotta sia sempre utilizzata nel modo più efficiente possibile.
  3. Compatibilità con Diverse Batterie o pannelli fotovoltaici: Gli inverter fotovoltaici con accumulo sono compatibili con diverse tipologie di batterie, tra cui litio e acido-piombo. Questa flessibilità permette agli imprenditori di scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
  4. Alta Efficienza: Gli inverter ibridi per fotovoltaico sono progettati per massimizzare l’efficienza dell’impianto, consentendo di convertire e immagazzinare il più alto quantitativo possibile di energia solare prodotta.

Ricordiamo che la scelta del giusto inverter richiede un’attenta valutazione delle specifiche esigenze energetiche. I nostri esperti di Solar Cash sono a vostra disposizione per aiutarvi a scegliere il tipo di inverter più adatto al vostro impianto fotovoltaico. Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci compilando il modulo in fondo alla pagina con i vostri dati.

Quanto costa un inverter ibrido e quali fattori ne inficiano il prezzo

Il prezzo di un inverter ibrido può variare notevolmente, e diversi fattori possono influire su questo costo. Tra questi, i più rilevanti sono:

  • dimensioni dell’impianto da gestire,
  • potenza dell’inverter,
  • marca,
  • capacità di accumulo,
  • servizi aggiuntivi pre e post vendita,
  • diverse funzionalità (monitoraggio, app dedicate, ecc)

In generale, il costo di un inverter con accumulo può variare dai 1.000 ai 3.000 euro, ma potrebbe aumentare se si considerano impianti fotovoltaici di dimensioni più grandi o specifiche tecniche più avanzate.

I vantaggi

I vantaggi di un inverter ibrido sono tangibili tanto per gli impianti fotovoltaici domestici quanto per quelli aziendali di grandi dimensioni. Tra questi troviamo:

  1. Ottimizzazione dell’energia prodotta: un inverter con accumulo sfrutta al massimo l’energia prodotta dai pannelli solari, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e i costi energetici.
  2. Maggiore autonomia: grazie all’accumulo, è possibile utilizzare l’energia solare anche quando il sole non brilla, garantendo un flusso costante di energia. Ovviamente, una maggiore autonomia, significa anche una maggiore capacità di accumulo dell’energia. Ciò significa che il prezzo dipende in modo direttamente proporizionale anche dalla maggiore o minore capacità di accumulo
  3. Ritorno economico a lungo termine: sebbene l’investimento iniziale possa sembrare elevato, la durata e l’efficienza di un inverter ibrido si traducono in un risparmio significativo nel tempo.

Quando e perché è il caso di utilizzare degli inverter con accumulo?

L’adozione di un inverter ibrido in un impianto fotovoltaico, sia esso domestico o aziendale di grandi dimensioni, può apportare significativi vantaggi in termini di autosufficienza energetica e risparmio economico. Ecco quando e perché conviene scegliere un inverter con accumulo.

  1. Massimizzazione dell’Autoconsumo: Gli inverter ibridi permettono di immagazzinare l’energia prodotta ma non immediatamente utilizzata, per poi rilasciarla quando i pannelli non producono energia. Questa funzionalità aumenta notevolmente l’autoconsumo, consentendo un notevole risparmio sulla bolletta energetica.
  2. Riduzione della Dipendenza dalla Rete: Utilizzando un inverter fotovoltaico con accumulo, la dipendenza dalla rete elettrica si riduce sensibilmente. L’energia accumulata può essere utilizzata durante la notte o in caso di interruzione dell’alimentazione, garantendo una continuità di servizio.
  3. Risparmio Economico a Lungo Termine: Nonostante l’investimento iniziale per un inverter ibrido possa essere più elevato rispetto a un inverter tradizionale, i risparmi generati dall’aumento dell’autoconsumo e dalla riduzione del prelievo dalla rete si traducono in un ritorno economico significativo nel tempo.
  4. Gestione Intelligente dell’Energia: Gli inverter ibridi per fotovoltaico includono sistemi avanzati per la gestione dell’energia che ottimizzano l’uso dell’energia prodotta, riducendo al minimo gli sprechi.
  5. Sostenibilità Ambientale: Optando per un inverter con accumulo, le imprese contribuiscono alla sostenibilità ambientale, facendo un uso più efficiente dell’energia rinnovabile e riducendo l’uso di energia prodotta da fonti fossili.

La scelta dell’inverter giusto per il vostro impianto fotovoltaico può fare la differenza tra un investimento di successo e uno meno proficuo.

Conclusione

In conclusione, la scelta di un inverter ibrido rappresenta un passo fondamentale verso l’autosufficienza energetica e una gestione più efficiente dei consumi. Che si tratti di migliorare un impianto esistente o di progettarne uno nuovo, l’inverter fotovoltaico con accumulo garantisce un ottimizzazione dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici, offrendo un ritorno economico più vantaggioso nel tempo.

È cruciale, tuttavia, scegliere l’inverter più adatto alle specifiche esigenze del vostro impianto fotovoltaico, e per farlo è consigliabile affidarsi a esperti del settore. La nostra squadra di specialisti in Solar Cash è pronta a fornirvi una consulenza personalizzata, analizzando le vostre necessità e aiutandovi a individuare il modello di inverter ibrido per fotovoltaico più adatto.

Non perdere l’opportunità di massimizzare l’efficienza del vostro impianto fotovoltaico. Compila il modulo contatti in fondo alla pagina con i vostri dati e sarai ricontattato dal nostro team per una consulenza gratuita. Il futuro dell’energia è nelle vostre mani. Scegliete di investire in un inverter con accumulo e fate un passo in avanti verso un futuro più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

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Quali sono i principali tipi di inverter per gli impianti fotovoltaici?

Ecco le principali caratteristiche, quando si usano, e quanto costano i principali tipi di inverter per impianti fotovoltaici

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Nel mondo dell’energia fotovoltaica, l’inverter svolge un ruolo fondamentale. Questo dispositivo, infatti, è responsabile della conversione dell’energia prodotta dai pannelli solari in un formato utilizzabile all’interno delle reti elettriche come spieghiamo anche qui. Per gli imprenditori che stanno considerando di dotare i loro capannoni industriali di un impianto fotovoltaico, è di vitale importanza conoscere i tipi di inverter disponibili sul mercato, le loro caratteristiche principali, quando e dove vengono utilizzati, e naturalmente, i loro costi.

Esistono sostanzialmente cinque tipi di inverter per fotovoltaico ognuno dei quali ha le sue peculiarità e il suo impatto sull’efficienza complessiva dell’impianto. La scelta del giusto tipo di inverter può fare una notevole differenza nella performance dell’impianto e, in ultima analisi, nel ritorno sull’investimento.

In questo artocolo, esploreremo in dettaglio le tipologie di inverter fotovoltaico e le loro caratteristiche chiave, per aiutarvi a prendere una decisione informata e personalizzata in base alle vostre esigenze aziendali. Discuteremo inoltre i fattori che influenzano il costo di ciascuno di questi dispositivi, permettendovi di pianificare accuratamente il vostro budget.

Sia che stiate cercando di massimizzare le prestazioni di un impianto fotovoltaico esistente, sia che vogliate installare un nuovo impianto sui tetti dei vostri capannoni industriali, conoscere i tipi di inverter per pannelli fotovoltaici è il primo passo verso un investimento fotovoltaico di successo.

Cosa è un inverter ed i tipi più diffusi

L’inverter è un componente chiave in ogni impianto fotovoltaico. Esso converte la corrente continua prodotta dai pannelli fotovoltaici in corrente alternata, utilizzabile da tutte le apparecchiature elettriche presenti nelle aziende e immesse nella rete elettrica. Capire i tipi di inverter e le loro caratteristiche è fondamentale per gli imprenditori che vogliono ottimizzare il rendimento dei loro impianti fotovoltaici.

Esistono varie tipologie di inverter fotovoltaico, ciascuna con i propri punti di forza e aree di applicazione:

  1. Inverter a stringa: Questi sono i più comuni e vengono utilizzati nella maggior parte degli impianti fotovoltaici. Ogni “stringa” di pannelli solari è collegata a un inverter a stringa, che converte l’energia di tutta la stringa in corrente alternata.
  2. Micro inverter: In un sistema con micro inverter, ciascun pannello fotovoltaico ha il suo inverter dedicato. Questo permette a ciascun pannello di operare in modo indipendente dagli altri, migliorando l’efficienza complessiva in presenza di ombre o di pannelli non uniformi.
  3. Inverter centralizzati: Questi inverter sono utilizzati in impianti di grandi dimensioni. Un solo inverter centralizzato gestisce l’intero impianto, riducendo i costi e semplificando la manutenzione.
  4. Inverter plug and play: Questi inverter sono progettati per essere facilmente installabili e richiedono pochi collegamenti elettrici. Sono ideali per impianti di piccole dimensioni.
  5. Inverter ibridi o con accumulatore: Questi inverter, oltre a convertire l’energia prodotta dai pannelli, possono collegarsi a un sistema di accumulo di energia, come le batterie. Questo permette di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso per utilizzarla quando necessario. Puoi approfondire questo argomento cliccando qui.

In questo articolo, nei prossimi paragrafi, esploreremo in dettaglio le caratteristiche e i vantaggi di ciascuno di questi tipi di inverter per pannelli fotovoltaici. La scelta del giusto inverter può avere un impatto significativo sul rendimento del vostro impianto fotovoltaico, quindi è importante fare una scelta informata.

Tipi di inverter: descrizione, caratteristiche, utilizzo e costo dell’inverter a stringa

L’inverter a stringa rappresenta uno dei tipi di inverter più utilizzati nei sistemi fotovoltaici aziendali per la sua versatilità e il suo equilibrio tra costo ed efficienza. Esaminiamo più da vicino le sue caratteristiche principali, i contesti di utilizzo e i costi associati.

  1. Descrizione e Caratteristiche: L’inverter a stringa riceve il suo nome dal modo in cui i pannelli fotovoltaici sono collegati in “stringhe”. Questo tipo di inverter converte la corrente continua proveniente da una intera stringa di pannelli in corrente alternata. I moderni inverters a stringa includono funzionalità come il monitoraggio delle prestazioni, protezioni da sovraccarico e cortocircuito, e la capacità di massimizzare la produzione di energia attraverso algoritmi di puntamento del punto di massima potenza (MPPT).
  2. Utilizzo: L’inverter a stringa è ideale per impianti fotovoltaici di medie e grandi dimensioni, come quelli installati sui tetti dei capannoni industriali. Funzionano meglio in condizioni di luce uniforme e sono meno efficaci in presenza di ombreggiamento parziale. La versatilità dell’inverter a stringa lo rende adatto a una vasta gamma di applicazioni, dalla generazione di energia per l’uso diretto, alla vendita di energia in eccesso alla rete.
  3. Costo: Il costo di un inverter a stringa varia in base alla sua capacità e alle sue funzionalità. Tuttavia, in generale, tendono ad essere più economici dei micro inverter, rendendoli una scelta popolare per gli impianti fotovoltaici su larga scala.

Consigliamo anche l’adozione di ottimizzatori fotovoltaici per massimizzare al meglio la resa dell’impioanto. A questo proposito ti consigliamo di leggere questo approfondimento.

Descrizione, caratteristiche, utilizzo e costo dei micro inverter

Il micro inverter rappresenta una delle più innovative tipologie di inverter fotovoltaico. Questi dispositivi di piccole dimensioni stanno diventando sempre più popolari grazie alla loro flessibilità e efficienza. Ecco i dettagli che gli imprenditori dovrebbero considerare.

  1. Descrizione e Caratteristiche: A differenza dell’inverter a stringa che gestisce l’energia di una intera serie di pannelli, il micro inverter è installato su ciascun pannello fotovoltaico. Questo significa che ogni pannello ha il proprio inverter che converte la corrente continua in corrente alternata. I micro inverter permettono una gestione individuale dei pannelli, migliorando le prestazioni in caso di ombreggiamento parziale. Inoltre, offrono una monitorizzazione dettagliata delle prestazioni a livello di singolo pannello.
  2. Utilizzo: I micro inverter sono particolarmente utili in impianti fotovoltaici con potenziali problemi di ombreggiamento o con orientamenti diversi dei pannelli. Forniscono un’ottima soluzione per massimizzare l’efficienza in condizioni di luce variabile e permettono una facile espansione dell’impianto nel tempo.
  3. Costo: Il costo dei micro inverter è generalmente più elevato rispetto agli inverters a stringa. Tuttavia, la loro maggiore efficienza e la lunga durata di vita possono compensare l’investimento iniziale più elevato nel lungo termine.

Tipi di inverter: descrizione, caratteristiche, utilizzo e costo degli inverter centralizzati

Continuando con la nostra analisi dei tipi di inverter per fotovoltaico, passiamo ora agli inverter centralizzati, una scelta ottimale per grandi impianti fotovoltaici, come quelli installati sui tetti dei capannoni industriali.

  1. Descrizione e Caratteristiche: Gli inverter centralizzati sono progettati per gestire grandi volumi di corrente proveniente da un vasto numero di pannelli fotovoltaici. Essi convertono la corrente continua proveniente da tutte le stringhe di pannelli in corrente alternata utilizzabile. L’efficienza di questi inverter è molto alta, soprattutto in condizioni ottimali di irraggiamento solare.
  2. Utilizzo: Gli inverter centralizzati sono la scelta ideale per i grandi impianti fotovoltaici industriali. La loro capacità di gestire un elevato numero di pannelli li rende perfetti per l’installazione su capannoni industriali o su grandi aree di terreno.
  3. Costo: Gli inverter centralizzati hanno un costo per watt più basso rispetto ai micro inverter e agli inverter a stringa, rendendoli una soluzione economica per impianti di grandi dimensioni. Tuttavia, i costi di installazione e manutenzione possono essere più elevati, in quanto questi dispositivi richiedono cablaggio e protezioni speciali.

Gli inverter centralizzati offrono un’efficienza elevata e costi contenuti per watt, rendendoli una scelta popolare tra i vari tipi di inverter per pannelli fotovoltaici nelle applicazioni industriali su larga scala.

Descrizione, caratteristiche, utilizzo e costo degli inverter plug and play

Nel nostro studio dettagliato sui tipi di inverter per fotovoltaico, passiamo ora all’esame degli inverter plug and play, una scelta versatile e user-friendly per diversi tipi di impianti.

  1. Descrizione e Caratteristiche: Gli inverter plug and play sono progettati per facilitare l’installazione e la manutenzione degli impianti fotovoltaici. Questi dispositivi sono dotati di connettori pre-cablati che permettono un collegamento semplice e veloce ai pannelli fotovoltaici e alla rete elettrica. Molti modelli di inverter plug and play includono anche funzioni di monitoraggio e diagnostica integrate.
  2. Utilizzo: Gli inverter plug and play sono una soluzione versatile adatta a una vasta gamma di applicazioni. Sono perfetti per i piccoli e medi impianti fotovoltaici, compresi quelli sui tetti dei capannoni industriali, grazie alla loro facilità di installazione e manutenzione.
  3. Costo: Il costo degli inverter plug and play può variare in base alle funzionalità incluse. Mentre il costo iniziale può essere leggermente più elevato rispetto ad altri tipi di inverter per pannelli fotovoltaici, i risparmi in termini di tempo di installazione e manutenzione possono renderli un investimento conveniente nel lungo termine.

Gli inverter plug and play combinano comodità, versatilità e funzionalità avanzate, rendendoli una scelta eccellente tra i diversi tipi di inverter per fotovoltaico disponibili sul mercato. Proseguiamo con la nostra serie sui tipi di inverter, esaminando nelle prossime sezioni altre soluzioni che possono aiutarti a ottimizzare le prestazioni del tuo impianto fotovoltaico.

Descrizione, caratteristiche, utilizzo e costo degli inverter con accumulo o ibridi

Continuando la nostra panoramica sui tipi di inverter per fotovoltaico, presentiamo ora un’opzione sempre più popolare tra gli imprenditori: gli inverter con accumulo o ibridi. Questi dispositivi combinano la funzione di un inverter tradizionale con la capacità di immagazzinare energia solare per l’utilizzo durante le ore non diurne o durante i picchi di domanda.

  1. Descrizione e Caratteristiche: Gli inverter con accumulo o ibridi svolgono due funzioni principali. Prima di tutto, convertono la corrente continua prodotta dai pannelli fotovoltaici in corrente alternata utilizzabile. Inoltre, sono in grado di immagazzinare l’energia non utilizzata in un accumulatore per un utilizzo successivo. Questi dispositivi di solito includono anche funzionalità di monitoraggio e controllo intelligenti.
  2. Utilizzo: Gli inverter ibridi sono perfetti per gli imprenditori che desiderano massimizzare l’autoconsumo dell’energia solare prodotta, riducendo al minimo la dipendenza dalla rete elettrica. Questi dispositivi sono particolarmente utili per i grandi impianti fotovoltaici installati sui tetti dei capannoni industriali, dove l’energia elettrica viene utilizzata in maniera intensiva e costante.
  3. Costo: Gli inverter con accumulo o ibridi tendono ad avere un costo iniziale più elevato rispetto ad altri tipi di inverter per pannelli fotovoltaici a causa della loro maggiore complessità e delle funzionalità aggiuntive. Tuttavia, l’investimento può essere ammortizzato nel tempo grazie ai risparmi sull’energia elettrica e all’indipendenza energetica che questi dispositivi permettono.

Gli inverter con accumulo o ibridi rappresentano una soluzione avanzata tra i tipi di inverter per fotovoltaico, che può portare un valore significativo alla tua impresa. Nei prossimi paragrafi, continueremo a esplorare le tipologie di inverter fotovoltaico disponibili per aiutarti a fare la scelta più informata.

Come capire qual è l’inverter giusto per il mio impianto?

La scelta del tipo di inverter per fotovoltaico giusto può fare una grande differenza nel rendimento complessivo del tuo impianto. Comprendere i diversi tipi di inverter per pannelli fotovoltaici ti aiuterà a fare una scelta informata. Ma come capire qual è l’inverter giusto per il tuo impianto?

  1. Valutare le esigenze del tuo impianto: I diversi tipi di inverter hanno prestazioni differenti in base alla dimensione dell’impianto, alla posizione dei pannelli e alle condizioni climatiche. Ad esempio, gli inverter a stringa sono generalmente utilizzati per impianti di grandi dimensioni, mentre i micro-inverter sono ideali per impianti più piccoli o con pannelli in ombra parziale.
  2. Considerare il costo: Il budget può influenzare la tua decisione. Mentre gli inverter a stringa e centralizzati hanno costi iniziali più bassi, i micro-inverter e gli inverter ibridi o con accumulo, pur essendo più costosi, possono fornire risparmi a lungo termine grazie alla loro efficienza energetica e capacità di stoccaggio.
  3. Pensare al futuro: Se stai pianificando di espandere il tuo impianto in futuro, potrebbe essere utile scegliere un inverter che ti permetta di farlo facilmente.

E’ importante ricordare, però, che la scelta dell’inverter giusto può essere complessa e richiede un’ampia conoscenza dei vari tipi di inverter per fotovoltaico. Questo è il motivo per cui è sempre consigliabile rivolgersi a professionisti del settore, come noi di Solar Cash. I nostri esperti ti guideranno attraverso le varie tipologie inverter fotovoltaico, aiutandoti a trovare l’opzione più adatta alle tue esigenze specifiche.

Per ricevere assistenza personalizzata, ti invitiamo a compilare il modulo di contatto in fondo alla pagina. Un membro del nostro team ti ricontatterà per discutere la migliore soluzione per il tuo impianto fotovoltaico. Con Solar Cash, l’ottimizzazione del tuo impianto solare è a portata di mano.

 

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Quando e perché effettuare la sostituzione inverter

Quando e perché effettuare la sostituzione dell’inverter del tuo impianto fotovoltaico aziendale?

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L’inverter fotovoltaico rappresenta il cuore del vostro impianto di energia solare (ne parliamo anche nella nostra guida qui). La sua funzione cruciale di conversione dell’energia solare in elettricità utilizzabile sottolinea l’importanza di mantenerlo in condizioni ottimali. Tuttavia, con il tempo, può essere necessaria la sostituzione dell’inverter per garantire l’efficienza del vostro sistema. Questo articolo esplora quando e perché dovreste considerare la sostituzione del vostro inverter fotovoltaico aziendale.

Gli inverter per impianti fotovoltaici sono dispositivi sofisticati e, come qualsiasi altro dispositivo elettronico, possono subire usura nel tempo o potrebbero non essere più in grado di sfruttare al meglio le nuove tecnologie. La sostituzione dell’inverter può quindi diventare una necessità sia per motivi di guasto che per il desiderio di massimizzare l’efficienza del vostro impianto.

Sebbene la vita media di un inverter sia solitamente di 10-15 anni, la decisione di quando effettuare la sostituzione dell’inverter fotovoltaico può dipendere da vari fattori. Potrebbe trattarsi di un calo delle prestazioni, la necessità di un dispositivo più efficiente o l’uscita sul mercato di modelli più avanzati.

Affidarsi a professionisti esperti come Solar Cash può fare la differenza, garantendo una sostituzione efficiente e sicura dell’inverter del vostro impianto fotovoltaico aziendale. Nel corso di questo articolo, esploreremo ulteriormente quando e perché dovreste considerare la sostituzione dell’inverter per fotovoltaico e come il nostro team può assistervi in questo processo.

Cosa è un inverter fotovoltaico e perché è importante

Un inverter fotovoltaico è un componente essenziale di qualsiasi impianto fotovoltaico. È responsabile della trasformazione dell’energia solare, raccolta dai pannelli solari in forma di corrente continua, in corrente alternata, che può essere utilizzata per alimentare i vostri capannoni industriali o immessa nella rete elettrica. La sua importanza non può essere sottovalutata poiché, senza di esso, l’energia solare raccolta non sarebbe utilizzabile.

Tuttavia, con il passare del tempo, l’efficienza di un inverter può diminuire o può presentare dei guasti, rendendo necessaria la sostituzione dell’inverter. L’importanza di una corretta sostituzione dell’inverter risiede nel fatto che un inverter malfunzionante o inefficiente può compromettere seriamente le prestazioni del vostro impianto fotovoltaico, diminuendo la produzione di energia e, di conseguenza, l’efficienza complessiva dell’impianto.

Riconoscere i segnali che indicano la necessità di una sostituzione dell’inverter fotovoltaico è essenziale per mantenere il vostro impianto al massimo delle sue prestazioni. Questi segnali possono includere cali di produzione energetica, errori ricorrenti visualizzati dall’inverter o danni fisici visibili all’unità.

Cause e motivi per cui potrebbe essere necessaria la sostituzione dell’inverter del fotovoltaico aziendale

Un inverter fotovoltaico è un elemento critico in ogni impianto fotovoltaico. Tuttavia, ci sono circostanze in cui potrebbe essere necessario considerare la sostituzione dell’inverter per garantire l’efficienza e l’affidabilità dell’intero sistema. Ecco alcuni dei motivi più comuni che possono richiedere la sostituzione dell’inverter:

  1. Vita dell’inverter: Gli inverter fotovoltaici hanno una vita operativa tipica che varia da 10 a 15 anni. Se il vostro inverter ha raggiunto o superato questa età, potrebbe essere il momento di considerare una sostituzione.
  2. Cali di rendimento: Se notate una diminuzione della produzione energetica del vostro impianto, ciò potrebbe essere dovuto a un inverter malfunzionante. Un controllo professionale può determinare se la sostituzione dell’inverter fotovoltaico è la soluzione adeguata.
  3. Errori frequenti: Gli inverter moderni hanno sistemi di monitoraggio integrati che segnalano eventuali errori. Se l’inverter presenta errori frequenti, potrebbe essere necessario considerare la sua sostituzione.
  4. Danni fisici: Danni visibili all’inverter, come corrosione o danni causati da eventi climatici estremi, possono rendere necessaria la sostituzione dell’inverter.
  5. Miglioramento tecnologico: Gli inverter si sono evoluti notevolmente negli ultimi anni. La sostituzione dell’inverter esistente con un modello più recente può portare a un aumento significativo dell’efficienza energetica e delle prestazioni dell’impianto.

In ogni caso, la sostituzione dell’inverter per fotovoltaico dovrebbe essere eseguita da un professionista esperto per garantire che l’operazione venga eseguita correttamente e in sicurezza. Il nostro team di esperti presso Solar Cash è sempre pronto a assistervi in questa operazione cruciale, garantendo che il vostro impianto fotovoltaico continui a funzionare al massimo delle sue capacità.

Quali sono i fattori da tenere in considerazione quando si sostituisce un vecchio inverter con uno nuovo?

Nel contesto della sostituzione dell’inverter, è essenziale considerare una serie di fattori chiave per garantire un passaggio efficiente e sicuro da un vecchio a un nuovo dispositivo. Questi elementi influenzeranno non solo la facilità di installazione, ma anche l’efficienza e la durata dell’inverter per fotovoltaico, influenzando così la performance complessiva del vostro impianto fotovoltaico aziendale.

  1. Compatibilità dell’Inverter: Il nuovo inverter dovrebbe essere compatibile con l’impianto fotovoltaico esistente in termini di tensione e corrente. Questo garantirà che l’inverter funzioni in modo ottimale e prolungherà la vita utile del sistema.
  2. Dimensioni dell’Inverter: Considerare la dimensione dell’inverter è fondamentale. Un inverter più grande potrebbe fornire più energia, ma potrebbe anche richiedere più spazio per l’installazione e causare sovraccarichi se l’impianto non è in grado di gestirlo.
  3. Efficienza dell’Inverter: La scelta di un inverter ad alta efficienza può contribuire a ridurre le perdite di energia, ottimizzando quindi l’output del vostro impianto fotovoltaico.
  4. Certificazioni e Garanzie: Verificare le certificazioni del prodotto e la disponibilità di garanzie affidabili per proteggere il vostro investimento.
  5. Supporto tecnico: Un buon supporto tecnico è indispensabile per la sostituzione dell’inverter. La nostra squadra di Solar Cash è pronta a fornire assistenza durante l’intero processo, assicurando una transizione senza problemi.

Quali vantaggi posso ottenere con la sostituzione degli inverter del mio fotovoltaico aziendale?

La sostituzione dell’inverter di un impianto fotovoltaico aziendale può sembrare un compito arduo, ma i vantaggi che ne derivano sono numerosi e tangibili. Qui ci concentreremo su cinque principali benefici che possono influenzare positivamente la produttività e l’efficienza del vostro impianto:

  1. Miglioramento delle prestazioni: Con la tecnologia che avanza rapidamente, un inverter più recente può offrire una maggiore efficienza rispetto a modelli più vecchi. Questo può tradursi in una maggiore produzione di energia, ottimizzando il rendimento del vostro impianto fotovoltaico.
  2. Riduzione dei costi di manutenzione: Gli inverter più vecchi potrebbero richiedere interventi di manutenzione più frequenti. La sostituzione dell’inverter fotovoltaico con un modello più recente può ridurre significativamente questi costi nel lungo periodo.
  3. Funzionalità aggiuntive: I nuovi modelli di inverter spesso offrono funzionalità aggiuntive, come il monitoraggio remoto e avanzato, che può semplificare la gestione e l’ottimizzazione del vostro impianto.
  4. Maggiore durata: Optare per un inverter di ultima generazione può garantire una vita utile più lunga, riducendo la necessità di future sostituzioni.
  5. Efficienza energetica: Un nuovo inverter può convertire l’energia solare in elettricità in modo più efficiente, riducendo le perdite di energia e aumentando così l’efficienza complessiva dell’impianto.

Conclusione

La sostituzione dell’inverter può rivitalizzare il vostro impianto fotovoltaico aziendale, portando a un aumento della produzione energetica, a una riduzione dei costi di manutenzione e a un’estensione della durata operativa dell’impianto. Ogni aspetto, dalle cause alla necessità della sostituzione, dalle tipologie di inverter disponibili ai vantaggi che la sostituzione può portare, gioca un ruolo cruciale nella gestione efficace di un impianto fotovoltaico.

Ricordiamo che un impianto fotovoltaico ben gestito non è solo una questione di buona pratica aziendale, ma rappresenta anche un importante contributo alla sostenibilità ambientale. Nella vostra impresa, un inverter per fotovoltaico efficiente è una chiave fondamentale per aprire la porta a un futuro più verde e produttivo.

Qui a Solar Cash, i nostri esperti sono pronti a fornirvi un’assistenza su misura per le vostre esigenze specifiche, che si tratti di una sostituzione dell’inverter fotovoltaico o di un’ottimizzazione completa del vostro impianto. Non esitate a compilare il modulo contatti in fondo alla pagina con i vostri dati per ricevere una consulenza gratuita. La nostra squadra vi contatterà per discutere come possiamo aiutare la vostra azienda a raggiungere i suoi obiettivi energetici.

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Guida completa all’inverter fotovoltaico per gli impianti aziendali

Cosa è, a cosa serve, come funziona, come sceglierli, quali tipologie esistono e quanto costano: ecco la guida completa sull’inverter fotovoltaico

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Benvenuti alla guida completa all’inverter fotovoltaico per gli impianti aziendali di Solar Cash. Se siete imprenditori alla ricerca di soluzioni per l’energia rinnovabile, sapete quanto sia cruciale un inverter per impianti fotovoltaici per il vostro business.

Ma cosa è un inverter?

L’inverter fotovoltaico è il cuore pulsante del vostro impianto, trasforma l’energia prodotta dai vostri pannelli solari da corrente continua in corrente alternata, rendendola utilizzabile per i vostri edifici aziendali. Non solo, monitora le prestazioni del sistema, ottimizzando l’efficienza energetica e garantendo un funzionamento sicuro.

Ma come funziona un inverter?

Il funzionamento dell’inverter può sembrare complicato, ma in realtà è un processo di ingegneria sofisticato progettato per massimizzare la produzione energetica del vostro impianto. E’ fondamentale capire che la scelta dell’inverter giusto può fare la differenza tra un impianto che fornisce costantemente energia ad alta efficienza e uno che lascia potenziale inutilizzato.

Se la sostituzione dell’inverter fotovoltaico esistente o l’installazione di uno nuovo è nei vostri piani, magari perché state per effettuare un intervento di revamping del vostro impianto, questa guida vi fornirà le informazioni necessarie per fare la scelta giusta. Solar Cash è qui per guidarvi attraverso ogni passaggio del processo, dal comprendere l’importanza dell’inverter fino all’installazione e alla manutenzione.

Per gli imprenditori che vogliono installare un impianto fotovoltaico sul tetto dei loro capannoni industriali o migliorare le prestazioni di quelli esistenti, un inverter fotovoltaico adeguato è un investimento essenziale. Continuate a leggere per scoprire come Solar Cash può aiutarvi a sfruttare al meglio il potere del sole.

Cosa è e a cosa serve l’inverter fotovoltaico

Nel campo degli impianti fotovoltaici, l’inverter fotovoltaico svolge un ruolo cruciale.

Ma cosa è un inverter e a cosa serve nel contesto dell’energia solare per la vostra azienda?

L’inverter fotovoltaico è l’elemento che permette di convertire la corrente continua prodotta dai pannelli solari in corrente alternata, il tipo di corrente utilizzabile per alimentare i vostri edifici aziendali. In sostanza, senza un inverter, l’energia generata dal vostro impianto fotovoltaico sarebbe inutilizzabile.

La scelta dell’inverter per impianti fotovoltaici è fondamentale per assicurare l’efficienza dell’intero sistema. Un inverter di alta qualità può infatti:

  • migliorare le prestazioni dell’impianto,
  • massimizzare l’output energetico,
  • garantire un funzionamento sicuro e affidabile.

Che siate imprenditori alla ricerca di una soluzione energetica per i vostri capannoni industriali o che vogliate semplicemente migliorare l’efficienza del vostro attuale sistema, Solar Cash può aiutarvi a comprendere e selezionare l’inverter fotovoltaico più adatto alle vostre esigenze. Non esitate a contattarci per saperne di più su come l’inverter fotovoltaico può migliorare il vostro impianto fotovoltaico.

Come funziona un inverter fotovoltaico

Per massimizzare l’efficienza dell’impianto fotovoltaico della vostra azienda, è essenziale capire come funziona un inverter fotovoltaico. L’inverter è infatti il cuore pulsante del vostro sistema, ed è responsabile della conversione dell’energia solare in energia elettrica utilizzabile.

Il processo di funzionamento dell’inverter per impianti fotovoltaici può essere suddiviso in tre fasi principali:

  1. Ricezione della corrente continua: I pannelli solari producono energia sotto forma di corrente continua (DC). Questa corrente viene poi inviata all’inverter.
  2. Conversione in corrente alternata: L’inverter converte la corrente continua in corrente alternata (AC), che è il tipo di corrente utilizzato dalle apparecchiature elettriche. Questa conversione avviene attraverso un processo chiamato inverterizzazione.
  3. Distribuzione dell’energia: Dopo la conversione, l’inverter invia la corrente alternata alla rete elettrica dell’edificio o la immagazzina in batterie per un utilizzo futuro.

Il valore di un inverter fotovoltaico nel contesto di un impianto fotovoltaico aziendale non può essere sottostimato. Non solo consente la conversione dell’energia solare in energia utilizzabile, ma anche la sua gestione ottimale. Un inverter di qualità può infatti monitorare e regolare l’output energetico dell’impianto, ottimizzando la produzione di energia e garantendo la sicurezza dell’intero sistema.

Se volete installare un impianto fotovoltaico sui tetti dei vostri capannoni industriali o migliorare le prestazioni del sistema esistente, scegliere l’inverter giusto è cruciale.

Le tipologie di inverter e  loro caratteristiche

Nell’ambito degli impianti fotovoltaici, esistono diverse tipologie di inverter, ciascuna con caratteristiche specifiche. Per un’efficiente generazione di energia, è fondamentale scegliere l’inverter fotovoltaico più adatto alle esigenze della vostra azienda.

  1. Inverter a stringa: Questo tipo di inverter è ideale per impianti di dimensioni medie o grandi. L’Inverter a stringa riceve l’energia da più pannelli collegati in serie (o stringa) e converte la corrente continua in corrente alternata. Si tratta di una soluzione versatile e di facile installazione.
  2. Micro-inverter: Questo tipo di inverter è utilizzato in impianti fotovoltaici di piccole dimensioni. Ciascun micro-inverter è collegato a un singolo pannello solare, permettendo un’ottimizzazione individuale del rendimento di ciascun pannello.
  3. Inverter ibrido o multi-mode: L’inverter ibrido unisce in un unico dispositivo le funzionalità di un inverter tradizionale e di un sistema di accumulo energetico. Questo tipo di inverter può alimentare la rete elettrica aziendale e, contemporaneamente, caricare un accumulatore in caso di surplus di energia.
  4. Inverter Plug and Play: Sono inverter di facile installazione e ideali per piccoli impianti o per l’aggiunta di nuovi moduli a un sistema esistente.
  5. Inverter con accumulo: Questo inverter non solo converte l’energia solare in elettricità, ma è anche capace di immagazzinarla per un uso successivo, permettendo così un utilizzo più efficiente dell’energia prodotta.

A prescindere dai tipi di inverter, la scelta dovrebbe sempre tenere conto delle specifiche esigenze della vostra azienda, della dimensione dell’impianto e delle condizioni ambientali. Se vuoi approfondire l’argomento di consigliamo di leggere qui.

Da Solar Cash, vi forniamo consulenza e supporto per scegliere l’inverter fotovoltaico più adatto e per massimizzare le prestazioni del vostro impianto. Contattateci per scoprire le soluzioni più adatte alle vostre esigenze.

Quanto costa un inverter?

Il costo di un inverter fotovoltaico varia in base a diversi fattori come la potenza, la tecnologia utilizzata e la marca. Non esiste un prezzo standard, ma è possibile fornire una fascia di prezzo indicativa per ciascuna tipologia di inverter.

  1. Inverter a stringa: Questo tipo di inverter, adatto per impianti di dimensioni medie o grandi, ha un costo che varia tra 800 e 2000 euro.
  2. Micro-inverter: I micro-inverter, ideali per impianti di piccole dimensioni, hanno un prezzo che oscilla tra 100 e 250 euro per unità.
  3. Inverter ibrido o multi-mode: Questo inverter, che combina le funzionalità di un inverter tradizionale e di un sistema di accumulo energetico, ha un costo più elevato, compreso tra 2000 e 5000 euro.
  4. Inverter Plug and Play: Questi inverter di facile installazione hanno un costo variabile tra 500 e 1000 euro.
  5. Inverter con accumulo: Questo inverter, che permette di immagazzinare l’energia per un uso successivo, ha un costo che può variare tra 2000 e 6000 euro, a seconda della capacità di accumulo.

Ricordiamo che questi costi sono indicativi e possono variare in base a specifici requisiti e condizioni del vostro impianto. E’ importante sottolineare che, indipendentemente dal costo, l’installazione o la sostituzione di un inverter dovrebbe sempre essere affidata a esperti del settore come quelli di Solar Cash.

Disponiamo di un team di professionisti che può fornirvi consulenza su quale inverter fotovoltaico sia più adatto alle vostre esigenze, garantendo un’installazione sicura ed efficiente. Non esitate a contattarci per una consulenza personalizzata e per un preventivo preciso per il vostro impianto fotovoltaico aziendale.

I fattori da tenere in considerazione nella scelta di un inverter per un impianto fotovoltaico aziendale

La scelta di un inverter fotovoltaico per un impianto di grandi dimensioni è un passaggio cruciale. È fondamentale prendere in considerazione una serie di fattori per assicurarsi che l’inverter sia adatto alle esigenze del vostro impianto.

  1. Potenza dell’Inverter: la potenza dell’inverter dovrebbe corrispondere alla potenza dell’impianto fotovoltaico. Un inverter sovradimensionato o sottodimensionato può influire sul rendimento dell’impianto.
  2. Efficienza: l’efficienza di un inverter indica quanta energia DC può convertire in energia AC. Un inverter con un’alta efficienza permetterà al vostro impianto di produrre più energia.
  3. Affidabilità e durata: l’affidabilità e la durata sono fattori importanti da considerare. Un inverter di alta qualità potrebbe costare di più all’inizio, ma nel lungo termine può risparmiare sui costi di manutenzione e sostituzione.
  4. Tecnologia: esistono diversi tipi di inverter tra cui scegliere, come gli inverter a stringa, gli inverter centralizzati, gli inverter ibridi e i micro-inverter. Ogni tecnologia ha i suoi vantaggi e svantaggi e la scelta dovrebbe essere basata sulle specifiche esigenze del vostro impianto.
  5. Servizio Post-Vendita e Garanzia: è importante considerare la garanzia offerta dal produttore e la qualità del servizio post-vendita.

Conclusione

In conclusione, l’inverter fotovoltaico svolge un ruolo fondamentale nel vostro impianto aziendale, convertendo l’energia solare in energia utilizzabile e ottimizzando le prestazioni del vostro impianto. L’investimento in un inverter di qualità non solo garantisce un funzionamento efficiente, ma contribuisce anche a ridurre i costi a lungo termine.

A prescindere dalla tipologia di inverter scelta, che sia a stringa, centralizzato, ibrido o un micro-inverter, è essenziale considerare fattori come la potenza, l’efficienza, la durata e la garanzia offerta. Ma la scelta e l’installazione di un inverter non è un compito da affrontare da soli.

Da Solar Cash, comprendiamo che ogni impianto fotovoltaico ha esigenze specifiche. Il nostro team di esperti negli inverter per impianti fotovoltaici è dedicato a fornire la migliore assistenza possibile, guidando la vostra azienda attraverso la complessità della scelta dell’inverter più adatto.

Invitiamo i nostri lettori a compilare il modulo di contatto in fondo alla pagina per una consulenza gratuita. Gli esperti di Solar Cash sono pronti a fornirvi tutte le informazioni necessarie, aiutandovi a fare la scelta giusta per massimizzare le prestazioni del vostro impianto fotovoltaico. La vostra azienda merita la migliore soluzione di inverter fotovoltaico. Contattateci oggi.

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Similitudini e differenze tra Scambio sul posto e Ritiro Dedicato

Scambio sul posto e ritiro dedicato a confronto. Quali sono le differenze fra questi incentivi? Quale conviene di più? Facciamo il punto della situazione

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Nel contesto di un cambiamento normativo significativo nel settore dell’energia rinnovabile, capire la fine dello scambio sul posto (SSP) e l’introduzione del ritiro dedicato (RID) diventa fondamentale per gli imprenditori che cercano di massimizzare l’efficienza dei loro impianti fotovoltaici.

Nel nostro articolo “Similitudini e differenze tra Scambio sul posto e Ritiro Dedicato”, esploriamo in dettaglio come queste due modalità di gestione dell’energia prodotta in eccesso si confrontano e differiscono. Analizzeremo le caratteristiche chiave di ciascun sistema, comprese le potenziali implicazioni per le tue attività e la gestione dei tuoi impianti fotovoltaici.

L’SSP e il RID rappresentano due approcci distinti alla compensazione dell’energia in eccesso prodotta dai tuoi impianti. Mentre lo scambio sul posto (SSP) ha permesso una compensazione energetica diretta con la rete, il ritiro dedicato (RID) offre una diversa prospettiva, focalizzata sull’autoconsumo e la vendita dell’energia in eccesso.

In questo panorama mutevole, rimanere aggiornati è più importante che mai. A Solar Cash, siamo dedicati a fornire le informazioni più recenti e rilevanti per aiutarti a prendere decisioni informate che possono avere un impatto significativo sul tuo investimento in energia solare e sul tuo successo imprenditoriale.

Scopri con noi come la fine dello scambio sul posto e l’ascesa del ritiro dedicato possono influenzare la tua azienda e come sfruttare al meglio questi cambiamenti nel panorama energetico italiano.

Lo scambio sul posto in breve

Lo Scambio sul Posto (SSP) è un meccanismo che ha svolto un ruolo cruciale nel settore dell’energia rinnovabile in Italia. Ha permesso agli imprenditori di compensare la produzione energetica in eccesso dei propri impianti fotovoltaici, rendendo la produzione di energia da fonti rinnovabili un’opzione più accessibile e vantaggiosa. Tuttavia, siamo alla fine dello Scambio sul Posto, e sta emergendo una nuova modalità: il Ritiro Dedicato (RID).

Nel meccanismo dello SSP, l‘energia in eccesso prodotta dal vostro impianto fotovoltaico veniva ceduta alla rete elettrica, consentendovi di ricevere un credito energetico che potrebbe essere utilizzato quando il vostro impianto non produceva energia, come durante la notte o nei periodi di minore irraggiamento solare. Questo sistema, quindi, offriva sia un risparmio in bolletta che una certa indipendenza energetica.

Tuttavia, con l’abolizione dello SSP e l’introduzione del RID, cambiano le regole del gioco. Il Ritiro Dedicato si propone come un sistema che favorisce l’autoconsumo istantaneo e la vendita dell’energia in eccesso, offrendo una diversa prospettiva sullo sfruttamento dell’energia solare.

Cosa è e come funziona il Ritiro Dedicato

Il Ritiro Dedicato (RID) rappresenta la nuova normativa che entra in campo dopo la fine dello Scambio sul Posto (SSP). È un meccanismo che ha l’obiettivo di stimolare la produzione e l’autoconsumo di energia rinnovabile, dando una nuova prospettiva agli imprenditori che intendono sfruttare al massimo i loro impianti fotovoltaici.

Nel contesto del Ritiro Dedicato, l’energia prodotta in eccesso dal vostro impianto fotovoltaico non è più scambiata con l’energia della rete, ma viene venduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Questo cambiamento di prospettiva mette in luce l’importanza dell’autoconsumo: l’energia che potete utilizzare direttamente diventa ancora più preziosa.

Per la vendita dell’energia in eccesso, il RID offre due opzioni principali: il Prezzo Minimo Garantito e il Prezzo Zonale Orario. Entrambi offrono opportunità e sfide diverse, a seconda delle vostre esigenze e della capacità del vostro impianto.

Nel contesto della fine dello Scambio sul Posto e del passaggio al Ritiro Dedicato, è fondamentale informarsi e adattarsi per massimizzare il rendimento del vostro impianto fotovoltaico. In Solar Cash, siamo pronti a supportarvi in questo passaggio e ad aiutarvi a navigare nel nuovo panorama dell’energia rinnovabile.

Le differenze fondamentali tra scambio sul posto e ritiro dedicato

La fine dello Scambio sul Posto (SSP) e l’introduzione del Ritiro Dedicato (RID) rappresentano una nuova era per la gestione dell’energia rinnovabile in Italia. Per i titolari di impianti fotovoltaici, sia per le nuove installazioni che per quelle esistenti, è fondamentale comprendere le differenze tra queste due opzioni per poter massimizzare il ritorno sugli investimenti.

L’SSP e il RID offrono entrambi soluzioni per gestire l’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico, ma si differenziano in termini di funzionamento e benefici:

  1. Scambio sul Posto (SSP): L’energia prodotta viene immessa direttamente nella rete locale. L’utente può sfruttare l’energia di altre fonti presenti nella rete, pagando solo per l’energia effettivamente consumata, senza alcun costo fisso per la produzione dell’energia. La parte dell’energia immessa in rete genera un credito che può essere scalato dalla bolletta. In altre parole, l’SSP è un meccanismo di compensazione tra energia immessa e prelevata.
  2. Ritiro Dedicato (RID): L’energia prodotta viene acquistata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). L’utente riceve un pagamento per l’energia prodotta, ma non ha la possibilità di utilizzarla direttamente. Il valore di questa energia è stabilito dal GSE e può variare a seconda di diversi fattori.

La scelta tra SSP e RID può dipendere da diversi elementi, tra cui:

  • Il tuo profilo di consumo energetico,
  • Esigenze specifiche,
  • La volatilità del mercato energetico.

Scambio sul posto e ritiro dedicato: quando conviene l’uno e quando l’altro?

All’interno dell’ambito dell’energia fotovoltaica, l’incertezza tra Scambio sul Posto (SSP) e Ritiro Dedicato (RID) era comune. Entrambe le opzioni hanno specifici vantaggi e possono rappresentare la scelta ideale in base alle esigenze individuali e al contesto operativo. Per semplificare la decisione, è necessario capire quando conviene l’una o l’altra opzione.

  • Lo Scambio sul Posto è la soluzione preferibile per coloro che vogliono utilizzare direttamente l’energia generata dal proprio impianto fotovoltaico, riducendo così i costi energetici e contribuendo alla sostenibilità ambientale. Questa opzione è più vantaggiosa quando i kWh prelevati dalla rete sono circa uguali a quelli immessi. Pertanto, lo Scambio sul Posto risulta particolarmente adatto ai contesti residenziali.
  • Il Ritiro Dedicato, invece, è l’opzione ideale per chi desidera monetizzare l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. Questo meccanismo risulta conveniente quando si possiede un grande impianto fotovoltaico (di potenza superiore ai 200 kW) non dedicato ad alcuna utenza. In questo modo, i benefici dello Scambio sul Posto diventano irrilevanti, poiché l’energia scambiata con la rete sarebbe praticamente nulla. Questa soluzione è quindi più adatta ai contesti aziendali, dove è più frequente l’installazione di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni, come quelli industriali.

È importante sottolineare che, a seguito dell’approvazione della fine dello Scambio sul Posto, l’unico servizio attualmente attivabile è il Ritiro Dedicato. Di conseguenza, è fondamentale valutare attentamente le diverse opzioni disponibili e determinare quale sia la soluzione più adatta alle proprie esigenze, considerando le caratteristiche dell’impianto fotovoltaico e le esigenze energetiche.

In Solar Cash, siamo pronti a guidarti in queste decisioni e a identificare l’opzione più vantaggiosa per il tuo caso specifico. Per una consulenza personalizzata, ti invitiamo a compilare il modulo contatti con i tuoi dati per essere ricontattato dal nostro esperto staff. Siamo qui per guidarti nel mondo dell’energia fotovoltaica, aiutandoti a massimizzare il rendimento del tuo investimento.

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La fine dello scambio sul posto è arrivata!

La fine dello scambio sul posto è l’inizio del ritiro dedicato per il fotovoltaico. Cosa cambierà adesso?

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Nel dinamico settore dell’energia solare, la fine dello Scambio Sul Posto (SSP) rappresenta un punto di svolta cruciale per gli imprenditori che desiderano massimizzare le prestazioni dei loro impianti fotovoltaici. Questo articolo offre una panoramica completa del futuro del settore, con un focus particolare sull‘abolizione dello scambio sul posto e l’introduzione del Ritiro Dedicato.

L’abolizione dello Scambio sul Posto segna la fine di un era. Con le modifiche alle politiche energetiche in arrivo, gli imprenditori con impianti sui tetti dei loro capannoni industriali devono prepararsi a navigare in un panorama in rapida evoluzione. Come potranno adattarsi a queste novità?

Il meccanismo del SSP ha svolto un ruolo fondamentale nell’incoraggiare la produzione di energia rinnovabile (ne parliamo anche qui). Tuttavia, con la fine dell’SSP, gli operatori del settore devono ora rivolgere la loro attenzione al Ritiro Dedicato, il nuovo incentivo introdotto per sostituire lo Scambio Sul Posto.

Questo articolo vi guiderà attraverso le implicazioni dell’abolizione dello scambio sul posto, offrendo una visione chiara di come sfruttare al meglio le nuove opportunità offerte dal Ritiro Dedicato. Da Solar Cash, ci impegniamo a tenervi aggiornati su queste importanti evoluzioni, fornendovi gli strumenti per navigare con successo in questa nuova era dell’energia solare.

La fine dello scambio sul posto non rappresenta la fine delle opportunità nel settore fotovoltaico, ma piuttosto l’inizio di un nuovo capitolo. Scopriamo insieme come fare il passaggio in modo efficace ed efficiente.

La normativa che prevede la fine dello scambio sul posto

Nel settore delle energie rinnovabili, il quadro normativo è in continua evoluzione. Con l’entrata in vigore della Legge 22 aprile 2021, n. 53, siamo di fronte a un cambiamento di grande rilievo: la fine dello scambio sul posto (SSP). Questa decisione ha scatenato un intenso dibattito tra privati e imprenditori, in particolare coloro che possiedono o prevedono di installare impianti fotovoltaici.

La fine dell’SSP è una misura attuata per favorire l’emergere delle comunità energetiche, sostenendo una produzione di energia più localizzata e distribuita. Questa legge ha l’obiettivo di incentivare l’adozione di sistemi di accumulo energetico, inclusi i veicoli elettrici per la rete vehicle-to-grid.

La Legge evidenzia chiaramente l’intenzione di promuovere:

  1. Sistemi di autoconsumo da fonti rinnovabili, al fine di ridurre l’uso della rete elettrica.
  2. Meccanismi semplificati che escludono la quota di energia condivisa dalle voci oggetto di fornitura da parte di venditori terzi.
  3. L’impiego diffuso di sistemi di accumulo di energia, tra cui i veicoli elettrici, attraverso un processo autorizzativo semplificato.

È fondamentale sottolineare che, pur annunciando la fine dell’SSP, la legge non ignora la necessità di proteggere gli investimenti già effettuati. Vengono introdotti nuovi meccanismi per stimolare l’autoconsumo istantaneo e la condivisione dell’energia all’interno di configurazioni di autoconsumo multiplo, come l’autoconsumo collettivo e le comunità dell’energia.

Di conseguenza, la fine dello scambio sul posto apre la strada a nuove opportunità per l’autoconsumo. La transizione verso il nuovo sistema richiede sicuramente attenzione e adattabilità, ma noi di Solar Cash siamo qui per guidarvi, che siate privati o imprenditori, attraverso i nuovi scenari energetici.

Lo scambio sul posto sarà inoltre sostituito dal Ritiro Dedicato, un cambio di direzione che richiede un’analisi accurata per massimizzare i vantaggi offerti.Cambio di direzione che approfondiremo più avanti.

Cosa è e come funziona lo scambio sul posto in breve

Lo Scambio sul Posto (SSP) è un meccanismo di compensazione energetica molto apprezzato, che però è oggetto di profonde modifiche con l’imminente fine dello scambio sul posto. Ma cos’è l’SSP e come funziona?

Lo SSP è un sistema che consente ai produttori di energia da fonti rinnovabili, come ad esempio un impianto fotovoltaico, di cedere l’energia elettrica in eccesso alla rete. In cambio, il produttore ottiene un credito energetico utilizzabile quando l’impianto non è in grado di produrre energia, come durante la notte o nei periodi di minore irraggiamento solare.

Questo meccanismo comporta numerosi vantaggi:

  1. Riduzione della bolletta elettrica: l’energia immessa in rete viene sottratta da quella consumata, abbassando così il costo finale.
  2. Indipendenza energetica: grazie all’accumulo energetico, è possibile utilizzare la propria energia anche quando l’impianto non produce.
  3. Sostenibilità ambientale: l’SSP promuove l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale.

Tuttavia, con la Legge 22 aprile 2021, n. 53, lo scambio sul posto sta per incontrare la sua fine, prevedendo l’abolizione dello SSP. Questo meccanismo verrà sostituito da nuovi strumenti che mirano a incentivare l’autoconsumo istantaneo e la condivisione dell’energia all’interno di configurazioni di autoconsumo multiplo, come l’autoconsumo collettivo e le comunità dell’energia.

Esempio di scambio sul posto

Nel contesto della fine dello scambio sul posto (SSP), è importante comprendere come funzionava questo meccanismo prima dell’introduzione della nuova normativa. Per farlo, prendiamo in considerazione un esempio pratico.

Immagina un’installazione fotovoltaica su un capannone industriale che produce 5000 kWh di energia all’anno. Se l’attività consuma 4000 kWh all’anno, l’autoconsumo, ovvero l’energia utilizzata direttamente dall’impianto, rappresenta circa il 35% della produzione totale.

Vediamo come si distribuisce questa energia:

  1. Autoconsumo diretto: Circa 2000 kWh sono utilizzati direttamente per l’attività. Questa energia rappresenta un risparmio diretto sulla bolletta.
  2. Immissione in rete: I restanti 3000 kWh vengono immessi nella rete elettrica. Dei quali, i primi 2000 kWh possono essere compensati da consumi notturni, invernali, ecc. Questa energia viene rimborsata a un tasso interessante, rappresentando un’ulteriore fonte di risparmio.
  3. Energia in eccesso: Infine, l’energia in eccesso che non può essere compensata da un consumo (l’eccedenza) viene pagata al prezzo minimo garantito.

Questo era lo scenario tipico con il sistema dello scambio sul posto. Tuttavia, con la fine dello SSP, si prevede l’abolizione dello scambio sul posto e l’introduzione di nuovi meccanismi che andranno a modificare questo modello.

Per gli imprenditori che possiedono impianti fotovoltaici sui tetti dei loro capannoni industriali, o coloro che mirano a ottimizzare le prestazioni dei propri impianti, è fondamentale comprendere le implicazioni di questa transizione. Con la fine dello scambio sul posto, emergono nuovi orizzonti nell’ambito dell’energia rinnovabile. In Solar Cash siamo pronti ad accompagnarvi in questa transizione e ad aiutarvi a navigare nel futuro dell’energia sostenibile. Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a compilare il modulo contatti che troverete in fondo alla pagina.

Il Ritiro dedicato in breve

Nell’ambito del fine dello scambio sul posto (SSP), è fondamentale mettere in luce il sistema che prenderà il suo posto: il Ritiro Dedicato. Questo nuovo meccanismo è stato introdotto per incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili e la sua integrazione nell’economia energetica.

Il Ritiro Dedicato è un sistema in base al quale l’energia prodotta in eccesso dal tuo impianto fotovoltaico e non autoconsumata viene acquistata direttamente dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). L’abolizione dello scambio sul posto non significa, quindi, che l’energia prodotta e non utilizzata andrà sprecata, ma che verrà semplicemente gestita in modo diverso.

Un aspetto importante del Ritiro Dedicato è che il prezzo di acquisto dell’energia è deciso dal mercato all’ingrosso dell’energia. Ciò potrebbe portare a una variabilità del prezzo, a differenza del meccanismo dello scambio sul posto che garantiva un tasso fisso. Inoltre, l’energia venduta al GSE deve superare un determinato limite annuale per essere ammissibile al Ritiro Dedicato.

Il passaggio dallo scambio sul posto al Ritiro Dedicato rappresenta una significativa svolta nella gestione della produzione energetica rinnovabile in Italia. Questo cambio è un passo verso una maggiore sostenibilità energetica e autonomia per gli imprenditori che hanno già installato impianti fotovoltaici sui tetti dei loro capannoni industriali o che hanno intenzione di farlo.

Quanto viene pagata l’energia ceduta al GSE con il Ritiro Dedicato?

Nel contesto della fine dello scambio sul posto (SSP), un elemento chiave da considerare è come l’energia in eccesso generata dai tuoi impianti fotovoltaici verrà remunerata attraverso il meccanismo del Ritiro Dedicato. Come imprenditore, capire come funziona questo nuovo meccanismo è essenziale per massimizzare le prestazioni dei tuoi impianti esistenti o futuri.

Il Ritiro Dedicato ti consente di cedere l’energia in eccesso prodotta dal tuo impianto fotovoltaico al Gestore dei Servizi Energetici (GSE). In seguito alla abolizione dello scambio sul posto, si pone la questione di quanto questa energia sarà remunerata. La risposta dipende dalla modalità che scegli per la vendita dell’energia in eccesso.

Hai principalmente due opzioni:

  1. Prezzo Minimo Garantito: Questo è un prezzo fisso, stabilito annualmente dall’ARERA. Per esempio, nel 2022, il prezzo era di 0,04 € al kWh.
  2. Prezzo Zonale Orario: Questo prezzo varia a seconda dell’ora e del giorno, simile al Prezzo Unico Nazionale (PUN).

Con l’abolizione dell’SSP, è importante sottolineare che molti proprietari di impianti fotovoltaici che hanno usufruito del SuperBonus stanno ora guadagnando somme significative grazie al Ritiro Dedicato, in quanto il prezzo dell’energia è notevolmente aumentato.

In Solar Cash, siamo qui per aiutarti a navigare in queste nuove acque. Con la nostra esperienza e competenza, possiamo aiutarti a comprendere come la fine dello scambio sul posto influenzerà la tua attività e come puoi adattarti per trarre il massimo beneficio da questo cambiamento.

Compila il modulo contatto che trovi qui sotto con i tuoi dati per essere ricontattato e scoprire come possiamo supportarti in questa transizione.

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Guida completa allo scambio sul posto

Cosa è, come funziona, fino a quando posso accedervi e molto altro sullo Scambio sul Posto

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Nel contesto attuale dell’energia rinnovabile, uno dei termini più discusso è sicuramente lo Scambio sul Posto (SSP). Questo articolo è una guida completa allo Scambio sul Posto, progettata per fornirti tutte le informazioni necessarie su come funziona e come può influenzare la tua strategia energetica.

Per cominciare, cos’è lo Scambio sul Posto?

In termini semplici, l’SSP è un meccanismo che permette ai produttori di energia fotovoltaica di immettere l’energia prodotta direttamente nella rete elettrica e, in cambio, prelevare la stessa quantità di energia quando necessario. Questo può rappresentare una soluzione efficace per le industrie che producono un grande quantitativo di energia, riducendo i costi energetici e massimizzando l’efficienza degli impianti fotovoltaici.

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) regola questo meccanismo, assicurando che tutti i partecipanti rispettino le normative e garantendo un equilibrio nell’energia scambiata. Comprendere come funziona lo Scambio sul Posto può aiutare a ottimizzare le strategie energetiche della tua impresa.

È importante notare, tuttavia, che l’opzione dello Scambio sul Posto è stata recentemente soggetta a cambiamenti. A seguito di recenti regolamenti, l’opportunità di aderire a tale schema si è conclusa, portando a una nuova fase per l’energia fotovoltaica.

In Solar Cash, siamo qui per aiutarti a navigare in queste acque sempre in evoluzione. Continua a leggere per scoprire di più sullo Scambio sul Posto, le sue implicazioni per la tua attività e come possiamo supportarti nel tuo percorso verso l’efficienza energetica.

Cosa è lo scambio sul posto

Nel vasto universo delle energie rinnovabili, lo Scambio sul Posto (SSP) occupa un posto di rilievo.

Ma cosa è lo Scambio sul Posto e come può aiutare la tua impresa a ottenere il massimo dai propri impianti fotovoltaici?

Lo Scambio sul Posto è un meccanismo che consente ai produttori di energia fotovoltaica di immettere l’energia prodotta direttamente nella rete elettrica. L’energia non utilizzata o eccedente, invece di essere persa, viene restituita alla rete, generando un credito energetico. In sostanza, si tratta di uno scambio equo: l’energia che non utilizzi viene ceduta alla rete, e quando ne hai bisogno, puoi attingere da quella stessa quantità di energia.

Questa pratica è regolamentata dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), l’entità responsabile della gestione di questo flusso di energia. Il GSE assicura che tutti i produttori rispettino le regole stabilite e monitora l’energia immessa e prelevata per garantire un corretto bilancio.

Comprendere come funziona lo Scambio sul Posto è fondamentale per le aziende che desiderano massimizzare l’efficienza dei propri impianti fotovoltaici. Se la tua attività produce un surplus di energia durante le ore di picco, questo sistema ti permette di conservare quella energia per i momenti in cui la produzione è più bassa.

Tuttavia, è importante notare che l’opportunità di aderire allo Scambio sul Posto è terminata a seguito delle recenti regolamentazioni. Nonostante ciò, lo Scambio sul Posto resta un elemento chiave per comprendere le dinamiche dell’energia fotovoltaica.

Come si calcola il corrispettivo economico dello Scambio sul posto?

Lo Scambio sul Posto, anche conosciuto con l’acronimo SSP, è un sistema che prevede l’immissione in rete dell’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico e non autoconsumata. Questa energia viene valorizzata economicamente attraverso un meccanismo di corrispettivi stabiliti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Ma come si calcola il corrispettivo economico dello Scambio sul Posto? È un calcolo piuttosto semplice, basato su specifiche tariffe determinate dal GSE, che variano in funzione della potenza dell’impianto e dell’energia immessa in rete.

In sostanza, l’energia che produci e non consumi è acquistata dal GSE ad un prezzo che si chiama “prezzo zonale orario dell’energia” (PUN), che varia ogni ora in base all’offerta e alla domanda di energia sul mercato. Il GSE poi somma a questo un premio, che dipende dall’ora del giorno in cui l’energia viene immessa in rete.

La formula per il calcolo del corrispettivo economico dello Scambio sul Posto è la seguente: corrispettivo SSP = energia immessa in rete (kWh) x (PUN + premio GSE).

Quando è conveniente ricorrere allo Scambio sul Posto?

Nell’ambito delle soluzioni per la produzione di energia fotovoltaica, lo Scambio sul Posto (SSP) rappresenta un’opzione estremamente vantaggiosa per diverse tipologie di imprenditori.

Ma quando è realmente conveniente ricorrere allo scambio sul posto?

Lo Scambio sul Posto si rivela particolarmente vantaggioso nei casi in cui l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico viene utilizzata in larga parte in loco. Questa soluzione è ideale per le aziende che presentano un alto consumo di energia durante le ore diurne, quando l’impianto fotovoltaico è in grado di produrre energia.

Un altro elemento da considerare è la dimensione dell’impianto fotovoltaico. Il scambio sul posto GSE può essere utilizzato per impianti con una potenza nominale fino a 200 kW, rendendolo particolarmente adatto per imprenditori con capannoni industriali di medie dimensioni.

Ricordiamo, tuttavia, che la convenienza dello Scambio sul Posto non è solo legata alla quantità di energia prodotta e auto-consumata, ma anche a fattori come la tariffa di scambio sul posto e le condizioni di contratto con il fornitore di energia elettrica.

Chi può rientrare in questa agevolazione?

A questo punto ti starai chiedendo: Chi può realmente accedere allo Scambio sul Posto?

L’accesso allo Scambio sul Posto è aperto a una vasta gamma di soggetti.

  • Imprenditori e aziende con impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 500 kW possono accedere al regime dello Scambio sul Posto, a patto che l’energia prodotta sia parzialmente autoconsumata e parzialmente immessa in rete.
  • Tali impianti devono essere connessi alla rete di distribuzione su media tensione, bassa tensione o alta tensione.
  • Gli impianti devono inoltre essere allacciati ad una fornitura attiva presso il distributore di energia elettrica.

Importante sottolineare che gli impianti esistenti non necessitano di alcuna modifica per poter aderire a questo sistema.

Se rispetti queste condizioni, il tuo impianto fotovoltaico può essere idoneo per lo Scambio sul Posto, permettendoti di sfruttare al massimo l’energia prodotta.

Fino a quando si potrà beneficiare di questo incentivo?

Il panorama degli incentivi per la produzione di energia fotovoltaica sta subendo cambiamenti significativi che è importante tenere sotto controllo. Lo Scambio sul Posto (SSP), sistema tanto apprezzato da professionisti e imprenditori per la semplificazione burocratica e il ritorno economico garantito, sta arrivando alla sua fine naturale.

In particolare,

  • entro la metà del 2023, non sarà più un’opzione accessibile ai nuovi impianti rinnovabili,
  • gli impianti in esercizio perderanno l’incentivo entro la fine del 2024.

Questi cambiamenti possono generare incertezze sul ritorno economico degli impianti installati recentemente e potrebbero influire sulla pianificazione delle nuove installazioni. Tuttavia, è importante ricordare che la fine dello Scambio sul Posto è una decisione deliberata dal legislatore, volta a introdurre un altro tipo di incentivo: il Ritiro dedicato di cui parliamo qui.

Il Ritiro dedicato rappresenta una modalità di valorizzazione dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici e non auto-consumata, venduta direttamente al GSE a prezzi prestabiliti. Questo sistema potrebbe diventare la soluzione privilegiata per la valorizzazione dell’energia prodotta dai grandi impianti fotovoltaici delle imprese.

Qui a Solar Cash, siamo a vostra disposizione per chiarire qualsiasi dubbio e guidarvi attraverso queste evoluzioni. Per avere più informazioni e per un consulto personalizzato sulle migliori soluzioni per la vostra azienda, vi invitiamo a compilare il modulo contatti che trovate in fondo alla pagina. Il nostro team di esperti sarà felice di assistervi e di sviluppare con voi la migliore strategia energetica per il futuro.

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Tutto quello che devi sapere sul Ritiro Dedicato

Cos’è il ritiro dedicato? Quali differenze ci sono con lo scambio sul posto? Ne parliamo in questo approfondimento

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Sono sempre di più le persone e le imprese che stanno scegliendo di installare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione o su quello dei capannoni delle loro industrie o attività. In effetti, visti i recenti aumenti dei costi delle bollette, non possiamo non essere concordi sul fatto che questa sia una scelta vantaggiosa soprattutto da un punto di vista economico.

I pannelli solari sono infatti un’ottima soluzione per contrastare l’aumento dei prezzi e il rincaro delle bollette. Questo perché, producendo l’energia necessaria alla tua attività potresti consumare direttamente questa energia per alimentare i dispositivi elettrici della tua impresa.

E’ proprio l’autoconsumo fotovoltaico la chiave di volta per raggiungere l’indipendenza energetica e quindi per staccarsi dalla rete elettrica nazionale. Indipendenza energetica che aumenterà ancora di più qualora tu decidessi di integrare l’impianto con delle batterie di accumulo! Ma non solo, con un impianto fotovoltaico potresti alimentare i tuoi macchinari o elettrodomestici con un’energia a 0 emissioni di CO2.

I vantaggi di un impianto fotovoltaico aziendale però non finiscono qui. E’ infatti possibile usufruire del Ritiro Dedicato ovvero di una remunerazione derivante dalla commercializzazione dell’energia prodotta dall’impianto che verrà immessa in rete.

Pronto a scoprire di più sul Ritiro Dedicato? Allora continua a leggere il nostro approfondimento!

Ritiro Dedicato: cos’è?

Avvalersi dell’autoconsumo fotovoltaico, ovvero consumare l’energia elettrica prodotta in autonomia dal proprio impianto fotovoltaico, può darti la possibilità di ottenere un risparmio consistente sulla bolletta da pagare al fornitore. E questo a prescindere dal fatto che tua sia un’azienda, una PA o un privato.

Ma allora a cosa serve il Ritiro Dedicato?

Secondo la definizione che è possibile trovare sul sito ufficiale del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici:

” Il Ritiro Dedicato è una modalità semplificata a disposizione dei produttori per la commercializzazione dell’energia elettrica prodotta e immessa in rete.”

Tale modalità è attiva dal 1 gennaio 2008 e consiste nella cessione al GSE dell’energia elettrica immessa in rete dagli impianti. Tali impianti infatti vi possono accedere su richiesta del produttore e in alternativa al mercato libero. In particolare, il GSE corrisponde al produttore un determinato prezzo per ogni kWh immesso in rete.

Il GSE è quindi un acquirente intermediario tra il produttore e il mercato dell’energia. I vantaggi di ricorrere al GSE sono sostanzialmente due:

  • semplificazione delle procedure;
  • redditività più sicura rispetto ai prezzi che caratterizzano il mercato libero sulla Borsa grazie ai prezzi minimi garantiti.

Un contratto di Ritiro Dedicato solitamente dura un anno solare ed è tacitamente rinnovabili. I produttori hanno la libertà di recedere il contratto in ogni momento, previo invio della disdetta tramite il portale dedicato entro 60 giorni prima della data dalla quale si intende recedere.

Chi può accedere al Ritiro Dedicato?

Possono accedere ai contratti di Ritiro Dedicato tutti gli impianti che rispettano le seguenti condizioni:

  • Potenza inferiore a 10 MW alimentati da fonti rinnovabili e non rinnovabili;
  • Potenza qualsiasi per impianti che producono energia elettrica dalle seguenti fonti rinnovabili: eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica (limitatamente agli impianti ad acqua fluente);
  • Potenza apparente nominale inferiore a 10 MW alimentati da fonti non rinnovabili, compresa la produzione non imputabile delle centrali ibride;
  • Potenza uguale o superiore a 10 MW, alimentati da fonti rinnovabili diverse dalle fonti rinnovabili citate in precedenza.

Non possono accedere al Ritiro Dedicato:

  • gli impianti fotovoltaici incentivati dal D.M. 5 luglio 2012 (quinto Conto Energia) o D.M. 5 maggio 2011 (quarto Conto Energia per soli impianti con Tariffa Onnicomprensiva)
  • gli impianti alimentati a fonti rinnovabili (non fotovoltaici) incentivati dal D.M. 18 Dicembre 2008, dal D.M. 06 Luglio 2012 e dal D.M. 23 Giugno 2016.

Infine, il Ritiro Dedicato non è compatibile con il servizio di Scambio sul posto.

Come accedere al Ritiro Dedicato

I produttori di energia possono accedere al regime di Ritiro Dedicato secondo due modalità:

  • Modello Unico. In questo caso possono seguire l’iter semplificato per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di nuovi impianti fotovoltaici che richiedono l’accesso al servizio di Ritiro Dedicato. Dopo aver ricevuto dal gestore di rete i dati presenti nel Modello Unico, il GSE, provvederà ad attivare il contratto. Sarà sempre il GSE a comunicare all’utente le informazioni per poterne visualizzare i dettagli tramite il portale Ritiro Dedicato – RID dell’Area Clienti GSE.
  • Modalità standard. Questa procedura ha sicuramente tempi più lunghi visto che prevede che l’invio dell’istanza per il RID, accessibile dall’Area Clienti GSE, avvenga entro 60 giorni dalla data di allaccio alla rete. All’interno della procedura dovranno inoltre essere indicati i dati tecnici e amministrativi.

Il prezzo di ritiro e le tariffe per gli oneri di gestione

Il prezzo per il ritiro dell’energia da parte del GSE è definito dall’Autorità per l’Energia. Tale prezzo è pari al prezzo zonale orario. Ma cos’è quest’ultimo? 

Il prezzo zonale orario è il prezzo sul mercato elettrico che varia in base all’ora nella quale l’energia viene immessa in rete e alla zona di mercato in cui si trova l’impianto. In questo caso il gestore di rete trasmette le misure al GSE, che poi paga il corrispettivo di vendita in base al prezzo zonale orario.

Tuttavia c’è la possibilità di richiedere dei prezzi minimi garantiti. Questi sono stabiliti ogni anno dall’Autorità per l’Energia e riguardano tutti quegli impianti che:

  • producono energia da fonti rinnovabili, non sono non incentivati con altri meccanismi di remunerazione, ed hanno una potenza fino a 1 MW;
  • Sono fotovoltaici, sono già incentivati con altri meccanismi di remunerazione la cui potenza è fino a 100 kW;
  • Idroelettrici, incentivati, di potenza efficiente fino a 500 kW.

Il prezzo minimo definito da ARERA, in questi casi, si differenzia per la fonte rinnovabile che utilizzano gli impianti che vogliono accedere al Ritiro Dedicato oltre che in base alla quantità di energia ritirata su base annua.

La maggior parte dei proprietari di un impianto fotovoltaico aderiscono al meccanismo del Ritiro Dedicato con il prezzo minimo garantito. A titolo esemplificativo, nel 2022, il prezzo minimo è di 40,7 €/MWh. Pertanto coloro che aderiscono al Ritiro Dedicato quest’anno riceveranno circa 0,04 €/kWh di energia immessa in rete come prezzo minimo garantito.

Non preoccuparti se ti sembra poco. A questo incentivo potrai aggiungere quelli previsti per le comunità energetiche ottenendo così uno sconto sull’energia prelevata dalla rete elettrica nazione che può arrivare anche a 0,17 €/kWh! Scopri come cliccando qui! 

Quali sono le differenze tra Scambio sul Posto e Ritiro Dedicato?

Ritiro Dedicato e Scambio sul posto non sono affatto la stessa cosa. In particolare:

  • Lo Scambio sul posto è un meccanismo di compensazione tra immissioni e prelievi,
  • Il Ritiro Dedicato è, invece, un meccanismo di vendita dell’energia.

Ma le differenze non finiscono qui (ne parliamo anche qui). Abbiamo cercato di fare il punto qui di seguito.

Lo Scambio sul posto in pillole

Per usufruire dello scambio sul posto è necessario che gli impianti per la produzione di energia siano connessi a un unico punto di connessione con la rete pubblica. Inoltre, possono usufruirne tutti quegli impianti alimentati da fonti rinnovabili e per la Cogenerazione ad Alto Rendimento fino a 200 kW di potenza. Precisiamo però che la potenza degli impianti di produzione complessivamente installata nel sito non deve essere superiore a 500 kW.

In ogni caso, lo scambio sul posto rimane comunque un meccanismo di compensazione tra immissioni e prelievi di energia. Per questo è necessario conteggiare tutta l’energia immessa in rete per poi compensarla con quella prelevata dalla rete (e pagata in bolletta). Per questo motivo, quando si parla di Scambio sul Posto, si può anche parlare di rimborso dell’energia prodotta in eccesso dal proprio fotovoltaico ed immessa in rete. Di fatto, il GSE riconosce una corrispettivo economico per compensare l’energia immessa in rete, se quest’ultima eccede quella prelevata.

Tutta l’energia immessa in rete dall’impianto fotovoltaico e ri-prelevata viene pagata dal GSE con una tariffa variabile, ma mediamente di circa 0,15 € a kWh.

Dobbiamo però precisare che entro metà del 2023 lo scambio sul posto non sarà più un’opzione accessibile ai nuovi impianti rinnovabili anche se rimarrà in vigore fino al 2024 per quelli che già ne usufruiscono. Al loro posto ci saranno i già accennati incentivi per le comunità energetiche.

Conviene di più il Ritiro Dedicato o lo Scambio sul posto?

Per rispondere a questa domanda è necessario tenere conto di come e quanto viene utilizzata l’energia prodotta, quali sono le abitudini di consumo del produttore e da molto altro ancora.

Tuttavia possiamo anche fare una valutazione a spanne per avere un quadro generico della situazione. In linea di massima, possiamo affermare che lo Scambio sul posto conviene di più quando i kWh prelevati dalla rete sono più o meno lo stesso quantitativo di quelli immessi. Pertanto questa soluzione è particolarmente adatta ai contesti residenziali.

Il Ritiro Dedicato, invece, conviene di più quando si è in possesso di grandi impianti fotovoltaici (oltre i 200 kW di potenza) che non sono asserviti a nessuna utenza. In questo caso, infatti, i vantaggi dello Scambio sul posto sarebbero superflui in quanto l’energia scambiata con la rete sarebbe praticamente nulla. Questa soluzione è quindi più adatta ai contesti aziendali dove è più facile che vengano installati impianti fotovoltaici di grosse taglie.

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